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Comunicato del 14.05.2017 - resoconto incontro contrattazione dell'11.05.17

 

COMUNICATO DEL CSA DELLA CISAL UNIVERSITA’

In data 11/05/2017, alle ore 11,00, una delegazione del CSA della CISAL Università ha incontrato Il Direttore Generale dell’Università della Calabria. Nel corso dell’incontro sono stati trattati vari temi di notevole importanza per tutti i lavoratori del nostro Ateneo che saranno riassunti brevemente di seguito.


Diritti dei lavoratori


La delegazione CSA della CISAL Università ha sottolineato come ad oggi si è ancora in attesa della contrattazione di Ateneo e come ciò comporti l’impossibilità di retribuire le giuste spettanze ai lavoratori (fondo accessorio IMA, prolungamento orario serale del sistema bibliotecario, indennità di responsabilità, turni, ecc.). Con rammarico, è stato rimarcato come questo modus operandi sia ormai diventato un’abitudine che lede un diritto sacrosanto del lavoratore, ovvero la certezza della retribuzione.
Relativamente alle PEO, la nostra delegazione ha fatto presente come siano da ritenersi un fallimento in quanto non possono essere considerate uno strumento veramente premiale. Il fatto che il management abbia a disposizione più di 45 punti per valutare il PTA senza di fatto utilizzarli, dimostra la portata dell’incongruità valutativa. La performance stessa non è stata condivisa con il Sindacato e non ci sono elementi obiettivi che possano valutare efficacemente il PTA. Per non parlare poi delle risorse, del tutto insufficienti a gratificare e motivare il personale. Ancora si stanno valutando i titoli dei vincitori delle ultime PEO cosa che fa pensare che una verifica è necessaria ed indispensabile perché troppi saranno stati gli errori fatti nella giusta presentazione dei titoli e di quant’altro. A tal proposito il CSA della CISAL Università suggerisce anche di pubblicare i punteggi in maniera dettagliata. Suggerisce, inoltre, per una garanzia di trasparenza ed equità, che gli incarichi e le posizioni organizzative di tutto il personale debbano essere conservate nelle cartelle personali di ciascuno e pubblicizzati nelle strutture di appartenenza e che il peso degli stessi incarichi debba essere chiaro e documentato.

La delegazione ha sottolineato come la metodologia di reclutamento è stata ed è ancora parentale e clientelare, e sono anche poco chiari gli spostamenti da una struttura all’altra dell’Ateneo. Gli spostamenti di personale continuano ad ingenerare malessere ed hanno a che fare con difficoltosi ed artificiosi mezzi di scambio. Il benessere lavorativo dovrebbe essere preso sempre in elevata considerazione.
Purtroppo, lo stesso precariato del PTA è stato anche un mezzo per rafforzare il potere di sottomissione fisica e psicologica sui lavoratori ed anche un ripiego per dare un contentino a chi aveva ambizioni di ricerca.  
IL CSA della CISAL Università ha fatto notare come, in tempi passati, siano state raccolte firme da parte dei lavoratori (per i ticket mensa, i turni serali, alcune modifiche statutarie) più volte senza ricevere, anche se dovuta, alcuna risposta. Pratica che va cambiata.
Già da tempo il nostro sindacato ha portato all’attenzione dell’Amministrazione le problematiche relative ai colleghi apicali al fine di dare loro risposte adeguate, ma con rammarico è stato fatto presente che ad oggi non è stato dato loro riscontro.
La delegazione ha fatto presente che il CSA della CISAL Università di avere iniziato da tempo ad istruire le pratiche per il recupero dell’indebita trattenuta del 2,50% che viene fatta a tutti quelli assunti dopo 31/12/2000 e che sono in regime di TFR ed ha comunicato che si riserva di dare corrette informative sul Fondo Sirio Perseo.

Sicurezza e Welfare

La delegazione CSA della CISAL Università ha affrontato anche tematiche riguardanti la sicurezza dei lavoratori e degli studenti.
Ha sottolineato che occorrerebbe intervenire sul percorso per gli ipovedenti, in quanto quello attuale è pericoloso soprattutto quando si forma del ghiaccio o quando piove.
Ha fatto notare che bisognerebbe, inoltre, approntare una Mappa con la localizzazione dei defibrillatori rendendola di pubblico dominio insieme al numero di telefono dei colleghi preparati ad intervenire ed istituire a riguardo dei turni di reperibilità. A queste sollecitazioni il Direttore Generale ha risposto esaurientemente.

La nostra delegazione, inoltre, ha esposto alcune idee che si potrebbero concretizzare perché già realizzate in altre università:

Sconto del 50% sulle tasse universitarie dei dipendenti e dei loro figli.


- Maggiori risorse al personale da destinare al fondo sussidi.
- Istruire per tempo la possibilità di ottenere i Ticket mensa (buoni pasto) poiché non tutti beneficiano della mensa e non tutti sono vicini alle mense, il buono pasto non sarebbe altro che un necessario incremento stipendiale.
- Allorché ci siano esigenze di servizio, consentire di andare a mensa dalle 12,30.
- Trovare un modo per ridurre il tempo che si perde quando c’è troppa affluenza alla mensa.  Eventualmente chiedere un migliore posizionamento dei distributori automatici di bevande e vivande.
- Abbiamo segnalato che la strada di accesso all’Università prospicente il vecchio campus venga riparata perché piena di profonde buche.
- Abbiamo segnalato che i bar devono rimanere aperti quando anche se pochi colleghi sono in servizio e che la mensa vicino all’amministrazione, al Rettorato e alle biblioteche sia aperta dal 1° settembre.
- Abbiamo proposto di avviare una discussione sulle Ferie solidali.


Inoltre, è stato fatto presente che in occasione del seminario sulla trasparenza e del benessere organizzativo non tutti sono stati messi in condizione di poterlo seguire. Una possibile soluzione sarebbe quella di replicare il seminario o consentire a chi è di servizio di avere le stesse informative per avere anche lo stesso attestato.


Problematiche relative alle biblioteche


La delegazione CSA della CISAL ha posto l’attenzione anche sulle problematiche più urgenti che investono il sistema bibliotecario dell’UNICAL sia dal punto di vista gestionale che dal punto di vista strutturale. Sarebbe bello che si avesse la concezione del bibliotecario così come la si ha in ambiente anglosassone; il “librarian” stile inglese ha una considerazione davvero enorme e di certo non si può chiedere tanto, ma una modifica che desse più dignità alla categoria sarebbe quantomeno auspicabile. Non si può, come previsto dal regolamento del nostro Ateneo, ridurre la professione del bibliotecario a mero esperto amministrativo.
Ritornando allo stato in cui versa tutto il sistema bibliotecario, è stata sottolineata la carenza di personale che di conseguenza non è in grado di garantire un’ottimale erogazione dei servizi all’utenza. Infatti, le unità che nel corso dell’ultimo decennio sono andate in pensione non sono state mai rimpiazzate andando a compromettere un organico già di fatto sottodimensionato.
Sono state segnalate, in modo dettagliato, le numerose carenze strutturali, ambientali, tecniche ed igieniche delle Biblioteche.
Conclusioni

Sono tanti e di vario tipo, dunque, i disagi con cui ci confrontiamo tutti quotidianamente. Quando si dice “tutti” si intende tutta la comunità universitaria. Non si tratta di individuare colpevoli o cercare lo scontro con chi sta ai vertici, ma di trovare, tutti assieme delle soluzione che possano accontentare tutti e rendere la gestione quotidiana dell’università un luogo dove quotidianamente è piacevole lavorare, studiare, intrattenere relazioni personali e quant’altro.

Il Coordinamento Sindacale d’Ateneo
del CSA della CISAL Università Della Calabria

 
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