Comunicato stampa CSA della Cisal Università Roma La Sapienza- Policlinico Umberto I°: necessari altri lavori per la messa in sicurezza delle gallerie ipogee ancora non completamente aperte al pubblico, smentite le affermazioni del D.G.
Roma 26 marzo 2014 - Il coordinamento provinciale dell’O.S. CSA della CISAL Università ha letto con vivo stupore le dichiarazioni rese ad un quotidiano in data odierna dal Direttore Generale, dott. Domenico Alessio, in cui afferma di aver fatto risistemare e mettere in sicurezza le gallerie ipogee dell’Umberto I, accusando poi che chi creò l’allarme non fece l’interesse dei pazienti. << La nostra O.S. CSA di CISAL–spiega Giuseppe Polinari coordinatore provinciale del sindacato – rammenta che il sequestro delle gallerie ipogee avvenne con un decreto della Magistratura e, ad oggi, al contrario di quanto affermato dal dott. Alessio, sono solo parzialmente aperte ai cittadini.
Infatti, nel decreto di dissequestro della Procura della Repubblica di Roma del 14.01.2013 si dispone che l’accesso alle gallerie ipogee è consentito solo al personale dipendente e che i pazienti possono accedervi per trasferimenti tra i reparti solo se accompagnati da personale sanitario dell’Azienda, nonché l’Azienda deve garantire la costante presenza di un presidio composto da almeno tre persone presente durante tutto l’arco della giornata per vigilare sull’efficienza dei sistemi di protezione attivi e passivi, nonché la sorveglianza costante delle Gallerie a mezzo di telecamere a circuito chiuso. Quindi il dissequestro non è completo ma contiene delle prescrizioni.”>>. Ma c’è di più.
Il sequestro fu eseguito in quanto la presenza dell’impianto vapore privo di flange sulle valvole di intercettazione e l’esistenza di deviazioni dalla linea della condensa, ossidati e privi di isolamento, nonché la massiccia presenza di cavi non canalizzati, costituivano fattori predisponenti le gallerie a situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica. Inoltre risultavano inutilizzabili alcune uscite di sicurezza e le porte tagliafuoco erano in conflitto tra loro.
Nel provvedimento di sequestro si leggeva testualmente: . <
Un Verbale è addirittura quindi successivo al dissequestro. Nella delibera che comporta una spesa di circa un milione e mezzo di euro si prevede la realizzazione di nuove zone filtro, l’adeguamento e la riqualificazione dell’impianto di rilevazione incendi, la realizzazione di una uscita di sicurezza verso l’esterno e l’individuazione dei percorsi di esodo e relative uscite su luogo sicuro. Forse – conclude il sindacalista Giuseppe Polinari - il dott. Alessio quando ha rilasciato quelle dichiarazioni potrebbe non aver ricordato la delibera da lui stesso firmata circa un mese e mezzo prima e quanto riportato a suo tempo nel verbale di sequestro.>>.
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