Roma La Sapienza
Roma 24/02/2017
Vestiti, scarpe, libri usati, accessori per cellulari e cd, oggettistica per la casa varia, è l'immancabile cianfrusaglia che attanaglia Roma, in ogni angolo, senza pudore. Da anni, innumerevoli ormai, trova spazio anche davanti al pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I.
Il suk di viale Regina Elena, ha trovato nuovamente le prime pagine dei giornali della Cronaca di Roma.
Quando il D.G, dell’Umberto I Domenico Alessio ha tuonato sulla stampa come anni prima aveva già fatto l’allora Rettore Frati.
Il manager, questa volta ha già pronta una lettera per la sindaca Raggi, che in questo momento ha ben altri pensieri per la testa, visto come ha ereditato la città, affermando di aver già scritto anche alla Prefettura. Fosse che fosse la volta bbona… verrebbe da dire con Manfredi, che si farebbe una risata e forse una pernacchia. È il decoro e la viabilità a preoccupare di più il manager, arrabbiato con tutti: Campidoglio, polizia locale e quant’altri che girano lo sguardo dall’altra parte.
Ben venga una risoluzione del problema, che infatti, ha subìto una battuta d’arresto in questi giorni. Chissà per quanto tempo… le bancarelle intorno al Policlinico Umberto I lasceranno ai passanti i marciapiedi. I vigili, solo pochi giorni fa, dopo i titoloni strillati sui giornali, sono intervenuti e hanno effettuato sequestri della merce esposta, fatto sgomberare le bancarelle abusive, senza apposita licenza, ovviamente più della metà e portato un po’ di ordine e pulizia nella zona. Il suk per qualche giorno darà tregua e con i viali di Regina Elena e limitrofi sgombri, il nosocomio universitario più importante del Centro Italia finalmente risplenderà a nuova gloria! In quale film?
Fino a quando saremo pronti a credere che il problema del Policlinico Umberto I sono le bancarelle, seppur fastidiose, fuori dall’ospedale?
E’ dentro quell’ospedale, un tempo vanto di Roma e d’Italia che dovremmo girare lo sguardo, per assistere al deserto, alla desolazione, anche nell’ora di visita ai pazienti, forse perché l’utenza ha capito il livello di organizzazione della struttura.
Il Coordinatore CISAL Università
Giuseppe Polinari