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Comunicato del 29/07/2011 ''Contratto Integrativo - Fondo Comune di Ateneo''

Torino, 29 luglio 2011

email inviata ai Tecnici della Ricerca

Contratto Integrativo - Fondo Comune di Ateneo

Cari colleghi/e Tecnici della Ricerca,
come sapete faccio parte delle RSU, ma non sempre sono allineato sulle posizioni dei colleghi sindacalisti
In particolare, non ho firmato questo Contratto Integrativo, e le motivazioni sono sintetizzate in allegato (volantino CSA da me sottoscritto, distribuito nell'ultima assemblea che, data la scarsa affluenza, pochi hanno forse avuto modo di leggere).
Se qualcuno pensa ad una dotta citazione anglofona nel titolo,  tranquillizzo... e' solo tratta dal testo di una canzonetta (di Caro Emerald - tormentone estivo della wind), ma con parole che descrivono benissimo la situazione attuale nell'Ateneo...

Pure non ho firmato l'intesa sul Fondo Comune di Ateneo, che continua imperterrita a sancire il principio secondo cui chi porta risorse all'Ateneo col proprio lavoro "conto terzi" o "Convenzioni", non partecipa al Fondo Comune - alimentato con quelle risorse (percepisce solo l'eventuale differenza); insomma, per piccoli importi e' come se non avesse lavorato...
Se vi interessa, potete verificare quanto da me fatto inserire in allegato a verbale (gutta cavat lapidem...) negli incontri di Trattativa del 27 e 29 luglio.
I verbali (spesso astrusi e troppo sintetici...) sono pubblicati sulla intranet:
https://intranet.unito.it/web/personale-unito/verbali-incontri-sindacali

Non vi voglio scocciare tutti per protagonismo personale ma, come detto piu' volte nelle nostre riunioni, perche' vi facciate parte diligente nel non consegnare "assegni in bianco" ai vostri eventuali rispettivi sindacati di appartenenza, invitandoli ad una maggiore attenzione nei confronti di chi opera nei Dipartimenti, e magari iniziando voi stessi ad entrare nella mischia...

Speriamo a settembre di poter proseguire, e ottenere qualcosa di piu' concreto, rispetto al documento presentato dalla recentemente segnalata specie in estinzione dei "Tecnici della Ricerca"...
Buone vacanze a tutti. Pino

Di seguito il
volantino distribuito nell’assembea di consultazione lavoratori su Contratto integrativo


Comunicato CSA della Cisal Università di Torino

Torino 29.07.11


...Why am I sitting in the middle of nowhere

Standing here with nothing to do...

 

Premesso che le attuali difficoltà del Comparto non sono legate solo alle disastrose incursioni “Brunettiane” e “Tremontiane” ma, se qualcuno ha ancora memoria storica, risalgono allo sciagurato impianto dei Contratti Collettivi Nazionali, soprattutto dal 2000 in poi...

Pur avendo attivamente contribuito alla discussione nella contrattazione, non abbiamo ritenuto in coscienza di firmare questa “ipotesi” di Contratto Integrativo, forse eccessivamente tesa a tutelare  le prerogative dell'Amministrazione, un po' meno altri aspetti per noi sensibilmente “dolenti” :

1) Le indennità aggiuntive (per intenderci: front-office, guida, turno, reperibilità, cura animali e piante), nate per compensare limitate tipologie di “disagio” e... strumento di “consenso” sindacale, continuano a rivelarsi come un “contentino” dato ad alcuni, e l'alibi per non rimuovere efficacemente le cause del “disagio”, consentendo nel tempo anche alcune forzature...

2) l'indennità di Responsabilità prevista per le Categorie B, C e D, ha la giusta pretesa di monetizzare il maggiore impegno, però in modo poco trasparente e “non per tutti” (attraverso una “job evaluation” basata sulla Procedura NEXT, che non pesa in modo omogeneo e palese le “posizioni organizzative”) e facendo dimenticare che il riconoscimento di una effettiva evoluzione professionale e livello di autonomia decisionale dovrebbe essere garantita da avanzamento verticale di Categoria (come avvenne nel passato per alcuni) e magari per concorso interno...  Per quanto riguarda gli EP, è sotto gli occhi di tutti la disparità di trattamento tra i “primi” e gli “ultimi”, e la lentezza nel preoccuparsi della sua perequazione.

3) Non si è trovato l'accordo sul “conto ore” previsto dall'attuale CCN, per cui la disciplina dello Straordinario risulta ancora ambigua per alcuni aspetti (orario flessibile, compensazione su base mensile o annuale delle “fluttuazioni” di orario) e pur essendo a metà anno non prevede un periodo transitorio di adeguamento.

4) Si è persa l'occasione per promuovere una Formazione più accessibile e professionalizzante, inserendo nel Contratto una articolata enunciazione di roboanti principi che, per scarsità di fondi, rimangono però teorici. Abbiamo ribadito che non valutando la crescita professionale legata alla formazione su un arco di tempo sufficientemente lungo (maggiore di due anni) di fatto si stimola la “domanda” di formazione a mero “fine di punteggio” da utilizzare nelle progressioni orizzontali... Analoga considerazione si può fare per quanto riguarda il proliferare di incarichi (remunerati o meno) che non sempre hanno effettiva rilevanza professionale e/o organizzativa.

5) In questo Contratto emerge una visione organizzativa che sicuramente privilegia gli aspetti amministrativo-contabili, poco applicabile a figure professionali che forniscono servizi tecnici generali o specifici – ad esempio i “tecnici della ricerca”, che spesso svolgono un mix di attività di collaborazione alla ricerca, didattica e organizzazione, figura penalizzata da un forte appiattimento rispetto alle altre posizioni organizzative di tipo gestionale-amministrativo.

6) Sarebbe ora di cogliere l'obbligata revisione dello Statuto di Ateneo come opportunità e occasione per avviare una analisi organizzativa trasparente e ambiziosa; non solo la “fotografia” statica della attuale situazione, che”ritaglia” le posizioni “su misura”, e allargare esplicitamente a tutti i lavoratori la possibilità di accedere (con mobilità interna) a nuove posizioni che permettano  avvicendamento e pari opportunità di arricchimento di funzioni e, perchè no, all'Amministrazione di valorizzare adeguatamente il patrimonio professionale dei propri dipendenti.

E' perciò auspicabile, analogamente a quanto previsto per la Formazione, un “Osservatorio sulla Organizzazione” paritetico, che segua in modo agile e trasparente le prossime fasi di riorganizzazione del nostro Ateneo.

Continuiamo a credere che una presenza propositiva e costruttiva non debba necessariamente significare omologazione sindacale...

Gino  Cassarà

Giuseppe Cassarà

 

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