COMUNICATO CSA della CISAL UNiversità di Torino
Chissa’, forse sarebbe meglio una lotteria ;-)
Gentili colleghe e colleghi,
vi offriamo ulteriori spunti di riflessione sulla Trattativa PEO in corso.
Tutto fermo fino al 12 giugno: l’Amministrazione era intenzionata a procedere in pochi giorni (forse un po’ frettolosamente, dopo anni di inerzia) senza prima valutare tra le parti la possibilità di reperire risorse aggiuntive, o riallocare risorse esistenti (magari riprendendo la Contrattazione Integrativa, congelata da eoni).
Nella proposta di accorpare le procedure e le risorse di 4 anni, non è stata realmente estesa la platea dei percipienti, che si fermerebbe ad una stima del 23%, comunque eludendo la potenziale possibilità dei lavoratori (come da CCNL) di partecipare ogni due anni alle selezioni, e pure caricando in parte sugli ultimi passati del 2011 l'aumento di una risibile frazione aggiuntiva di lavoratori…
Continuiamo a stigmatizzare l'atteggiamento populistico di Sindacati che (avendo legittimato a suo tempo l'abolizione degli “scatti biennali” e l'implementazione di un meccanismo finto-competitivo che perversamente destina scarse risorse alle progressioni di anzianità) ora sostengono l'attribuzione di un maggior punteggio alla “anzianità nella posizione economica” che solo apparentemente avvantaggia i molti lavoratori che, pur continuando a svolgere lodevolmente il proprio servizio, non ne vedono (da anni) l'effetto a livello stipendio-pensionabile.
Come nelle precedenti selezioni, non vogliono comunque seguire il criterio del CCNL, che non prevede “quote riservate” alle singole Categorie o Aree, ma una semplice graduatoria – tra l’altro già pesata per Categoria, per equilibrare il diverso livello di responsabilità.
Oltre che rendere un po’ meno soggettiva la procedura del “pagellino”, il vero nodo resta quello dei punteggi attribuiti dalle griglie di valutazione dei titoli.
Per una selezione realmente meritocratica, si dovrebbe garantire a monte una pari opportunità di accesso ai titoli che vengono valutati, nonché ripartire in modo più equo ed equilibrato i relativi punteggi, evitando di dare:
- eccessivo (e saturante) quotazione agli incarichi di Responsabilità, in qualche caso già ampiamente remunerati, peraltro attribuiti per la maggior parte a funzioni di tipo gestionale/amministrativo;
- eccessivo peso solo alla formazione centrale (quella definita “certificata e pertinente”), in questi anni con risorse scarse e forse gestite in modo poco trasparente…
Consideriamo positivo, come da noi richiesto da anni, il fatto di valutare i titoli acquisiti su un arco temporale più ampio, ma ancora sbagliato quello di considerarli “usa e getta” - cioè spesi o no…
La vera competizione dovrebbe favorire il miglioramento globale della professionalità e della qualità del servizio svolto (visto soprattutto dalla parte dell’utente), e non invece promuovere l’individualismo sfrenato di alcuni e aumentare il senso di frustrazione di molti.
Occorre sempre ricordare che il lavoratore non è un mero soggetto economico ma una persona che attraverso il lavoro aspira anche ad una maggiore soddisfazione e crescita, anche partecipando in modo più condiviso al pesante processo di riorganizzazione in atto.
Torino 4 giugno 2015
Cordiali saluti - Gino Cassarà, Pino Maiorana, Eugenio Rinaldi
(P.S. Ringraziamo i soci CUT per il sostegno dato a Eugenio Rinaldi e Franco Bosco).