Contatori visite gratuiti Sentenza del Tribunale di Napoli '' Estesa la platea dei lavoratori pubblici dipendenti che, avendo parenti disabili, possono fruire dei 3 gg. di permessi retribuiti, ex art. 33 - Legge 104/92''

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Sentenza del Tribunale di Napoli '' Estesa la platea dei lavoratori pubblici dipendenti che, avendo parenti disabili, possono fruire dei 3 gg. di permessi retribuiti, ex art. 33 - Legge 104/92''

Spetta la concessione dei permessi anche aI tutori legali dell’invalido, esplicitamente esclusi dai soggetti beneficiari della legge. Si segnala, per l’interesse generale che riveste, la decisione della Sezione Lavoro del Tribunale di Napoli n. 7054/2015 che, in accoglimento della nostra tesi difensiva, ha di fatto esteso la platea dei lavoratori pubblici dipendenti che, avendo parenti disabili, possono fruire dei tre giorni di permessi retribuiti, ex art. 33 - Legge 104/92. Va premesso infatti che, tale norma, riformata in senso restrittivo dalla Legge 183/2010, prevede che spettino tali permessi solo ai parenti entro il secondo grado ovvero ai parenti dell’inabile entro il terzo grado, quando i genitori dello stesso siano deceduti oppure abbiano compiuto i 65 anni di età od, anche, siano affetti da patologie invalidanti. Tale restrizione normativa ha avuto l’ingiusta conseguenza di escludere altri soggetti dapprima beneficiari della norma che, effettivamente, assistono altri più svantaggiati, espletando un ruolo di assistenza di cui le istituzioni non si fanno più carico. Tale è il caso dei tutori legali dell’invalido, esplicitamente esclusi dai soggetti beneficiari della legge, pur ricadendo su di loro l’adempimento di oneri di assistenza che spesso si sovrappongono con gli impegni lavorativi e che li costringono a ridurre il loro monte ore di permessi o di ferie, per prestare la detta assistenza all’inabile.

Esprimiamo quindi molta soddisfazione nell’essere riusciti a garantire, a chi presta realmente assistenza ad un disabile, la possibilità di beneficiare di pause dal lavoro per ragioni solidaristiche, secondo un modello di società che vorremmo vedere sempre più applicato sui luoghi di lavoro.

Finalmente è prevalsa una lettura costituzionalmente orientata delle norme per cui, permessi e benefici per lavoratori con parenti disabili, sono direttamente fissati dalla legge a favore dei soggetti disabili e spettano a chi effettivamente li assiste, indipendentemente dal numero e dal grado di parentela.

Avv. Nerino Allocati - Studio Legale CSA della Cisal Università -

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