Corte di Cassazione ‘’legittima la scelta di una Pubblica Amministrazione di procedere al recupero degli incentivi indebitamente erogati’’
 La Corte di Cassazione - sez. lavoro, con la sentenza n. 24834/2015 ritiene legittima la scelta di una Pubblica Amministrazione di procedere al recupero degli incentivi indebitamente erogati (per violazione, in sede di contratto integrativo, dei limiti fissati dai contratti nazionali di comparto) ai propri dipendenti tramite una corrispondente decurtazione del fondo per la contrattazione decentrata.
La Corte di Cassazione - sez. lavoro, con la sentenza n. 24834/2015 ritiene legittima la scelta di una Pubblica Amministrazione di procedere al recupero degli incentivi indebitamente erogati (per violazione, in sede di contratto integrativo, dei limiti fissati dai contratti nazionali di comparto) ai propri dipendenti tramite una corrispondente decurtazione del fondo per la contrattazione decentrata. 
Corte di Cassazione - Sentenza n. 24439 del 1/12/2015 ''Indennità di turno anche nei riposi compensativi''
 Con sentenza n. 24439 del 1 dicembre 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che l’indennità di turno per i lavoratori di una azienda ospedaliera, spetta pur in presenza di riposo compensativo, in quanto lo stesso serve a compensare “la particolare penosità del lavoro“. La controversia è relativa alla mancata corresponsione, da parte di una Azienda Ospedaliera Universitaria, dell’indennità di turno relativamente ad un periodo in cui la prestazione era articolata su cinque giorni lavorativi a settimana, anziché sei.
 Con sentenza n. 24439 del 1 dicembre 2015, la Corte di Cassazione ha affermato che l’indennità di turno per i lavoratori di una azienda ospedaliera, spetta pur in presenza di riposo compensativo, in quanto lo stesso serve a compensare “la particolare penosità del lavoro“. La controversia è relativa alla mancata corresponsione, da parte di una Azienda Ospedaliera Universitaria, dell’indennità di turno relativamente ad un periodo in cui la prestazione era articolata su cinque giorni lavorativi a settimana, anziché sei. 
Riforma P.A.: la sintesi dei primi 11 decreti attuativi
 Dalle sanzioni disciplinari alla trasparenza, passando per la riduzione delle società partecipate, SCIA, conferenza di servizio ed altro. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madìa, ha approvato nella seduta del 20 gennaio 2015, in esame preliminare, i seguenti decreti legislativi attuativi della legge 7 agosto 2015 n. 124:
Dalle sanzioni disciplinari alla trasparenza, passando per la riduzione delle società partecipate, SCIA, conferenza di servizio ed altro. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Marianna Madìa, ha approvato nella seduta del 20 gennaio 2015, in esame preliminare, i seguenti decreti legislativi attuativi della legge 7 agosto 2015 n. 124:
Comunicato stampa del Coordinatore regionale CISAL FPC Sardegna '' iniziativa CODACONS''
In riferimento alla iniziativa del CODACONS in favore dei dipendenti pubblici riguardo al blocco dei contratti, pubblichiamo il comunicato stampa del Coordinatore regionale CISAL FPC Sardegna.
| Cassazione: concetto di immediatezza della contestazione disciplinare
 Formazione per la sicurezza nelle Pmi, pubblicato bando Inail da 14,5 milioni di euro I fondi, trasferiti all’Istituto dal Ministero del Lavoro, saranno assegnati a progetti realizzati in almeno quattro regioni, una per ciascuna delle macroaree nord, centro, sud e isole. I soggetti attuatori potranno presentare la domanda di finanziamento, singolarmente o in forma aggregata, entro il prossimo 19 aprile. Pensione Anticipata, nelle Pa pensionamento d'ufficio anche prima dei 62 anni Le Amministrazioni pubbliche potranno collocare in quiescenza forzosa il dipendente al perfezionamento della massima anzianità contributiva anche prima del 62° anno di età. Ma sino al 2017. Confermata anche quest'anno la possibilità per le pubbliche amministrazioni di far ricorso alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei confronti dei dipendenti che abbiano già maturato i 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne), ovvero il diritto alla pensione anticipata. Lavori Usuranti ''In Pensione con 5 anni di anticipo'' Coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti, riconosciuti come usuranti, (Categorie di lavoratori) hanno la possibilità di andare in pensione prima rispetto all'età ordinaria per la vecchiaia con un'anzianità contributiva di almeno 35 anni ed un'età di 61 anni e 7 mesi.    Rientra nella categoria di lavoro usurante, anche quello che obbliga il lavoratore a prestare la propria opera  per almeno 78 giorni annui nelle ore notturne e per almeno 6 ore tra le 24.00 e le 05.00. Previdenza. Nuove regole per andare in pensione
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 Nuove regole per andare in pensione per effetto dell'aumento delle speranze di vita di quattro mesi. I lavoratori del comparto pubblico non potranno congedarsi prima del compimento di 66 anni e 7 mesi. Le lavoratrici del settore privato potranno farlo a 65 anni e 7 mesi, quelle autonome a 66 anni e 1 mese. Cambia anche il requisito contributivo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
Nuove regole per andare in pensione per effetto dell'aumento delle speranze di vita di quattro mesi. I lavoratori del comparto pubblico non potranno congedarsi prima del compimento di 66 anni e 7 mesi. Le lavoratrici del settore privato potranno farlo a 65 anni e 7 mesi, quelle autonome a 66 anni e 1 mese. Cambia anche il requisito contributivo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne. 











