Ufficio Studi '' Nuovo Sistema di Rintracciabilità dei Rifiuti Speciali SISTRI '': quali sono le competenze, quali sono le tutele per gli operatori?
A cura di Barbara Tuveri *
Il varo del nuovo Sistema di Rintracciabilità dei Rifiuti Speciali SISTRI (Testo Unico Ambientale D.Lgs. 03/04/2006 n°152), può creare potenziali ostacoli per una corretta applicazione delle norme, in considerazione del fatto che attualmente gli interessati a cui spetta la gestione del procedimento negli atenei sono colleghi in servizio presso vari Dipartimenti, indicati dalla normativa come “produttori iniziali dei rifiuti” e addetti alla compilazione e aggiornamento dei registri cartacei; gli stessi sono parte in causa, vuoi perché direttamente interessati, vuoi perché incaricati da tempi non recenti a seguire la pratica, senza avere ricevuto adeguata formazione e lasciando al caso e alla buona volontà dell’individuo tutto l’iter, con evidenti rischi che può comportare la non adeguata preparazione.
Considerato che il sistema non si basa più tanto su registri cartacei bensì su supporti informatici si rende ancora più necessaria una rivalutazione della situazione attuale che prenda in esame alcuni aspetti:
· chi deve seguire il procedimento
· con quali competenze
· con quali tutele
Non bisogna infatti dimenticare che buona parte del personale “delegato ufficialmente nominato”, rientra nelle categorie B e C, con qualche raro collega inserito nella categoria D e qualche ricercatore, gentilmente prestato alla causa perché la carenza di personale comporta anche “l’ampliamento” di certe mansioni. Nella categoria B tra l’altro, sono inseriti gli operatori di stabulario che spesso non hanno a disposizione neanche un PC, strumento essenziale per caricare il software ministeriale di cui trattasi.
Una Pubblica Amministrazione più moderna e giusta. Ma Chi la vuole?
Francesco Cavallaro - segretario generale CISAL
Non è da ieri, ma da settimane, da mesi, da anni, anzi da decenni, per non dire da sempre, che si parla, si discute, si promettono e si decidono "riforme della pubblica amministrazione’’ L'ultima, in ordine di tempo, quella varata dall'attuale Governo con un Decreto Legge (tipo omnibus) e con un Disegno di Legge Delega (più o meno in coerenza con la prassi!).
Il Ministro Madia, l'ha definita " una riforma per una PUBBLICA AMMINISTRAZIONE più moderna e giusta". Come darle torto? Chi non la vorrebbe una pubblica amministrazione così, magari anche più snella, più efficiente, sempre in grado di assicurare servizi tempestivi e adeguati ai cittadini e alle imprese? Domanda retorica, ma legittima. Ancor più legittimo, però, è chiedersi il perché finora non si sia riusciti a realizzarla, nonostante la periodica e ricorrente pioggia di norme, scaturita dalle numerose riforme precedenti (forse dieci, a partire da quella ‘’GIANNINI", mai varata e compresa la "Brunetta’’, addirittura ritenuta "epocale’’).
Circolare INPS n° 73 del 05/06/2014 ''Le nuove regole in materia di pagamento rateale e di termini di erogazione dei Tfs e dei Tfr''
Le nuove regole in materia di pagamento rateale e di termini di erogazione dei Tfs e dei Tfr, introdotte dall’art. 1, commi 484 e 485, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) - Chiarimenti -
Diritto del lavoro; ieri diritti acquisiti, poi diritti inquisiti, oggi diritti requisiti….
A cura di Arturo Maullu*
Se ciò che sta facendo questo presidente del consiglio lo avesse solamente ipotizzato Berlusconi, Monti, Letta o chiunque altro sarebbe stato immediatamente proclamato lo sciopero generale a oltranza, ora invece, stranamente, tutto tace. E non ci riferiamo solo al modo in cui è stata presentata la cosiddetta “riforma della pubblica amministrazione” in totale assenza di un confronto con le parti sociali adottando il metodo del prendere o lasciare. I pochi, ultimi diritti ancora rimasti in essere del tanto vituperato Statuto dei Lavoratori il signor 41% li sta demolendo senza che nessuno fiati, al massimo, come dichiara il segretario generale della CISL che minaccia una protesta "Gandhiana e senza casino" (?).
Il signor Renzi ha detto a chiare lettere che se ne frega del consenso, che lui è stato messo lì (o si è messo da solo ?) per decidere e se a qualcuno non gli sta bene può anche tornarsene a casa, alla faccia della democrazia ! Vedasi i recenti casi dei 14 PD autosospesi ed il defenestramento di Corradino Mineo.
Ci sembra oltremodo strano che a non fiatare, oltre agli altri, sia soprattutto il sindacato di riferimento del PD, la CGIL la cui segretaria generale si è limitata a definire la proposta “deludente", "senza coraggio" e che "si accanisce contro i lavoratori", in altri tempi e per molto meno portarono in piazza un milione di lavoratori facendo cadere uno dei tanti traballanti governi di centrodestra. O Renzi ha in saccoccia elementi tali da poterli zittire con il ricatto di chissà quale ritorsione, oppure chissà cosa gli avrà promesso in cambio del silenzio sul gioco al massacro che sta portando avanti, che qualcuno degli addetti ai lavori (e favori) ci illumini per favore !....
Approvate dal CdM nella riunione del 13 giugno 2014 le misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese. Tra queste quelle riguardanti la riforma della P.A.
Fonte IlSole24ore.it Arriva la riforma della Pa. Non ci saranno prepensionamenti per dipendenti in esubero e la mobilità obbligatoria sarà tra sedi fino a 50 chilometri.
Incontro tra OO.SS. e Ministro Madia: le risultanze Riforma della Pubblica Amministrazione - Convocate le OO.SS.Giovedì 12 giugno alle 10.30 la Cgu-Cisal e le altre Organizzazioni Sindacali incontreranno il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, che illustrerà gli interventi di riforma della PA. Ufficio Studi '' Alcune considerazioni sui dati emersi da indagini ISTAT sui dottori di ricerca'' A cura della dott.ssa Elena Quadri*
L’esclusivo segmento formativo post-universitario del dottorato di ricerca, rappresenta il livello più elevato dell’istruzione universitaria e, mentre nei paesi avanzati è stato sempre contraddistinto da una forte espansione e un enorme aumento della sua domanda/offerta, nel nostro paese, storicamente, è stato caratterizzato da una grave arretratezza e un titolo valutabile solo a livello accademico. Infatti, ciò che ha contribuito maggiormente alla scarsa efficacia del dottorato, è stato l’inesistente collegamento con le altre istituzioni di ricerca, pubbliche/private, ed il mondo delle imprese; solo negli ultimi anni, si sta assistendo ad una lenta inversione di marcia, che sta portando ad una nuova considerazione e una diversa spendibilità del titolo. Questo è stato anche frutto di rinnovamenti legislativi dell’intero sistema del dottorato in Italia, di fine anni ’90. La Legge 210/1998 sul reclutamento di ricercatori e professori universitari di ruolo, il DM 224/1999 con cui si da vita alle collaborazioni con soggetti pubblici/privati, italiani/stranieri, affinché i dottorandi possano svolgere esperienze lavorative, il DM 45/2013, con cui l’ANVUR ha fornito un “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per l’istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”, ne sono esempi. Sentenza Corte di Cassazione - il dipendente pubblico che va su siti hot a pagamento dal PC dell'ufficio durante l'orario di lavoro commette il reato di peculato d'uso
Sentenza Corte di Cassazione - Il lavoratore sospeso è assolto: qualunque sia la formula di proscioglimento, le retribuzioni non percepite sono dovute
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