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Nuove misure di contenimento del Coronavirus, Conte firma il Dpcm 11 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.

Vai al link delil testo del decreto.

 

Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. DPCM 8 marzo 2020

 

DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 - Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00026) (GU n.53 del 2-3-2020) Vigente al: 2-3-2020

Il link del DL. n.9 del 2 marzo 2020 - Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. pubbliocato in G.U. n.53 del 2-3-2020)

Per alcune misure  riguardanti la Pubblica Amministrazione si vada agli artt. 18 e 19 del D.legge 

Art.18  Misure di ausilio allo svolgimento del lavoro agile da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico

Art.19 Misure urgenti in materia di pubblico impiego

 

Comunicato 5 marzo - Resoconto incontro del 4 marzo 2020 a Roma presso il MUR con il capo segreteria del Ministro dell’Università :confronto sulla problematica relativa alle misure di contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19.

INFORMATIVA SINDACALE

Oggi 4 marzo 2020 si è tenuto a Roma presso il MUR un incontro con il capo segreteria del Ministro dell’Università per un confronto sulla problematica relativa alle misure di contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19.

La premessa fatta dal capo segreteria ha riguardato due aspetti, il primo legato alla necessità di ascoltare le parti sociali in merito ai provvedimenti da adottare nell’ottica della regolamentazione delle attività didattiche fino al 15 marzo, il secondo riferito alla volontà del Ministro di instaurare un dialogo continuo con le OO.SS. attraverso un canale, anche telematico, per poter interagire e scambiarsi informazioni quotidianamente.

Le premesse sembravano buone, noi della FGU Gilda Unams Dipartimento Università  abbiamo subito  manifestato la necessità che il o i provvedimenti da adottare dovevano necessariamente considerare che:

1)     L’eventuale sospensione dell’attività didattica doveva contemplare anche la sospensione di tutte le attività lavorative del personale T.A. obbligando le Amministrazioni con disposizioni inderogabili a favorire forme di prestazioni lavorative a distanza (Smart Working) e sospendere l’attività lavorativa per gli Uffici che svolgono attività di Front Office favorendo l’utilizzo di call center e video chiamate in streaming.

2)     Inserire disposizioni che potessero favorire i genitori di quei nuclei familiari dove entrambi lavorano e sono presenti figli minori per consentire ad uno dei due di restare a casa, senza subire penalizzazioni economiche e senza ricorrere all’utilizzo dei congedi personali previsti dal CCNL.

Mentre si ragionava su questi argomenti ci è stato comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva emesso il provvedimento in relazione all’emergenza Coronavirs, senza che vi fossero contemplate le richiesta avanzate sul tavolo di confronto.

Immediatamente la nostra O.S. ha contestato il metodo adottato e l’inutilità stessa della convocazione per l’adozione di un provvedimento mirato al contenimento della diffusione del COVID-19 che interessa e tutela solo una parte delle persone che appartengono al mondo universitario, tenendo fuori tutto il personale T.A. e lasciandolo  alla mercé delle amministrazioni universitarie che, nella loro autonomia, potranno  adottare provvedimenti anche fantasiosi e praticamente precettando tutto il personale, docente e non, delle facoltà mediche che sia in convenzione con il SSN.

La nostra battaglia ed il nostro impegno sarà sempre ai massimi livelli, ci adopereremo affinché questo DPCM sia integrato con quanto richiesto a quel tavolo di confronto, nel frattempo interverremo nelle singole Università per l’adozione  di provvedimenti volti alla tutela del personale e delle loro famiglie.

Per ultimo, ma non per ordine d’importanza ci voleva il Coronavirus  per far comprendere ai più, non solo a chi governa, che una parte cospicua dell’Università, quella che si occupa della formazione dei medici e delle professioni sanitarie, include figure professionali peculiari nel settore, difatti, non a caso, oltre ai dipendenti tutti, docenti e non, anche gli studenti, specializzandi e iscritti nei corsi di laurea delle professioni sanitarie sono chiamati in prima linea a fronteggiare questa emergenza, una ragione di più per continuare la nostra battaglia a sostegno della specificità della Sanità Universitaria.

Il Coordinamento Nazionale FGU Gilda Unams Università

 

Una sintesi delle norme che riguardano l'Università del DL. Milleproroghe votato alla Camera il 20 Febbraio

A cura di Michele Poliseno - coordinatore nazionale aggiunto FGU GILDA - Dipartimento Università

Terminato l'iter alla Camera, del Decreto Legge 162/19 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”, elaborato dalle Commissioni I Affari Costituzionali e V Bilancio. Il successivo passaggio in Senato, visti i tempi strettissimi per la conversione in legge, non consentirà di apportare modifiche pena la decadenza dell’intero provvedimento.

A tale proposito vi elenco una sintesi delle norme già presenti nel decreto legge e degli emendamenti approvati e vi alleghiamo il testo:

All’art. 1 comma 1 (stabilizzazioni) - All'articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole «nel triennio 2018-2020» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2021»

1-bis. All'articolo 20, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole: «31 dicembre 2017» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2020».

Si riportano le modifiche all’art. 20 comma 1:

Articolo 1.

1. All’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole « nel triennio 2018-2020 » sono sostituite dalle seguenti: « fino al 31 dicembre 2021 ».

 

Resoconto dell'incontro tenutosi presso il MIUR con il Ministro On. Manfredi

Roma Mercoledì 19 febbraio 2020, il Ministro dell’Università e della Ricerca, On.le Prof. Gaetano Manfredi, ha convocato i sindacati rappresentativi (Flc Cgil, Fsur Cisl, Fed. Uil Scuola Rua, Confsal Snals, Fed. Gilda Unams) per affrontare le tematiche inerenti i settori dell’Afam, della Ricerca e dell’Università.

Come FGU Dipartimento Università, abbiamo consegnato al nuovo Ministro una nota che riassumesse i vari punti già inviati in questi ultimi mesi al Miur ed all’Aran, per mezzo di una serie di proposte (riguardanti il nuovo CCNL) tra cui quella per garantire la qualità del servizio e per richiedere quegli aumenti economici che consentano almeno una perequazione economica con gli stipendi degli altri comparti del pubblico impiego, tappa indispensabile per avvicinare i nostri stipendi a quelli in essere a livello europeo e tutelare e valorizzazione il personale Tecnico/Amministrativo e CEL.

Infine abbiamo voluto ribadire con forza la nostra posizione contraria alla nota del Direttore Generale, dott. Daniele Livon del MIUR sulle modalità di accesso alle PEV, nota MIUR prot. n. 0002059 del 4.2.2019, sull'applicazione dell’art. 22, comma 15, del D.lgs 75 del 2017, in relazione al limite massimo, pari al 20% dei posti previsti  nei  piani di fabbisogno, calcolato sulle teste e non sui punti organico.

In considerazione di quanto esposto sopra abbiamo consegnato due note (link di seguito riportati ) al ministro,  che ad ogni buon conto, gli sono state trasmesse anche per mezzo pec.

Clicca su:

Nota PEV - Corretta  interpretazione art. 22 c. 15 D.lgs 75/2017

Proposta per il comparto università  incontro del 19/02/2020

Sarà cura della FGU Gilda Unams Università aggiornarvi sugli sviluppi successivi.

ROMA 19.02.2020

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

 

Aran : Orientamenti Applicativi (Comparto Istruzione e Ricerca del 19/04/2018) - È possibile ipotizzare la fruizione per frazioni di ora dei permessi orari di cui alla L. n. 104/1992?

L’art. 49, comma 1, del CCNL Istruzione e Ricerca del 19/04/2018, prevedendo un’applicazione più flessibile dei permessi di cui all’art. 33, comma 3, della legge 104/1992, dispone che il lavoratore possa beneficiare dei tre giorni mensili anche sotto forma di permessi orari, nel limite massimo di 18 ore mensili.

In ordine a tale ultima previsione, in particolare alla possibilità di utilizzo di detti permessi per frazioni di ora, va osservato che la fruizione per un arco temporale molto ridotto risulta oggettivamente incompatibile con l’esigenza di prestare assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità.

Pertanto, in coerenza logica con lo spirito della fonte legislativa e al fine di evitare potenziali effetti distorsivi della previsione contrattuale, va esclusa la possibilità di fruizione dei permessi di cui all’art. 33, comma 3, della l. n. 104/1992 per archi temporali inferiori ad una sola ora. Resta comunque ferma la possibilità per il dipendente di avvalersi del beneficio per le frazioni orarie consecutive alla prima ora di utilizzo (es. 1 h e 35 minuti, 2 h e 10 minuti). Fonte: www.ARAN CIRU15

 

Resoconto dell'incontro del 12.02.20 tenutosi presso l'Aran con la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale (art.44 CCNL Istruzione e Ricerca triennio 2016/2018)

INCONTRO ARAN - OO.SS. 12.02.2020

Resoconto dell'incontro tenutosi presso l'Aran con la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale (art.44 CCNL Istruzione e Ricerca triennio 2016/2018)

Mercoledi 12 febbraio,  si è tenuto il quarto incontro presso l'Aran con la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione del personale come previsto dall'art. 44   del CCNL Istruzione e Ricerca 2016/2018.

Con grande sorpresa, visto che nella convocazione ricevuta non si evinceva, il Presidente della Commissione ha comunicato che si sarebbe affrontato il problema riguardante il personale che opera presso la AOU. Dopo una breve premessa di carattere generale, è stata consegnata una ricostruzione storica (a partire dalla L.n.132 del 1968 ad oggi) sulla evoluzione normativa e contrattuale in merito. Tale documento presentatoci in sintesi dalla Responsabile delle relazioni sindacali Dott.ssa Marongiu  è stato poi commentato dalle OO.SS. presenti al tavolo.

La FGU Gilda Unams Università nel suo duplice intervento ha fatto presente che sulla materia c’è una carenza normativa, nonché di gravi inadempienze da parte degli Atenei stessi, sia relativamente alla definizione di modello aziendale unico di azienda ospedaliera-universitaria dotata di personalità giuridica propria come stabilito dal D. lgs. N. 517/99, che alla mancata emanazione dei decreti interministeriali previsti dallo stesso D.lgs. che dovevano definire le procedure di assegnazione del personale  a queste AA.OO.UU.

Si è altresì ribadito che il personale assegnato a questo modello unico di AOU  deve mantenere lo stato giuridico universitario ed inquadrato in uno specifico settore della “Sanità universitaria”, vista l’inscindibilità delle funzioni di Ricerca, Didattica ed Assistenza, analogamente al personale docente e ricercatore al quale si applica, a differenza dei docenti delle altre Facoltà,  la contrattazione di secondo livello.

Pertanto prima ancora di parlare del contenuto (il personale), si deve definire il contenitore (AOU) attraverso una disposizione normativa, sulla quale poi calare il nuovo CCNL che dia giusta dignità e sviluppo professionale al personale cui si applica questa specifica sezione contrattuale.

Alla fine dei lavori si è concordato di preparare una proposta comune da redigere insieme alle altre OO.SS. da presentare poi al Presidente della Commissione.

Sarà cura della FGU Gilda Unams Università aggiornarvi sugli sviluppi successivi.

ROMA 13.02.2020

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

 

Convocate le OO.SS. rappresentative all'ARAN per la prosecuzione dei lavori della Commissione sull'Ordinamento Professionale del Personale Università

Si comunica che l'Aran  ha inviato alle confederazioni sindacali Cgil,Cisl,Uil, Confsal, Cgs ed alle OO.SS. Flc Cgil, Cisl Scuola, Fed.Uil Scuola Rua,Snals Confsal, Federazione GILDA Unams (FGU) in data 03.02.2020 una nota di convocazione riferita all’incontro che si terrà presso la sede dell'Aran il giorno 12 febbraio 2020 alle ore 11.00 per la prosecuzione dei lavori della Commissione sull'Ordinamento Professionale del Personale Università di cui all'art. 44 del CCNL Istruzione e Ricerca sottoscritto il 19.aprile 2018. Terremo informati sull'esito dei lavori

Il coordinamento nazionale

Nota Convocazione Aran.pdf

 

Pensione anticipata “Opzione donna”: nuove disposizioni

Fonte: Inps.it Confermata anche per il 2020 la misura del pensionamento anticipato riservata alle donne (cd. Opzione donna).

La legge di bilancio 2020 ha esteso questa possibilità alle lavoratrici che, al 31 dicembre 2019, abbiano compiuto 58 anni di età, se dipendenti, e 59 anni di età, se autonome, e che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi, a condizione che optino per la liquidazione della pensione con le regole di calcolo del sistema contributivo.

Con il messaggio 23 gennaio 2020, n. 243 l’INPS informa che è possibile presentare la domanda per l’Opzione donna avvalendosi delle consuete modalità:

- attraverso il servizio online;

- rivolgendosi al Patronato e agli intermediari dell'Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;

- tramite il Contact center.

________________________

Correlati  - Fonte INPS '' Pensione donna cosa è,  e come funziona''

 

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