INFORMO CUN: adunanza del 17-18 e 19 /12/2019
Rapporto informativo a cura di Michele Poliseno - coordinatore nazionale FGU GILDA - Dipartimento Università - rappresentante del personale TA al CUN - Informo CUN - Adunanza del 17, 18 e 19 dicembre 2019
Convegno “1979-2019” - 40 di CUN
Il 18 Dicembre, in occasione dei quaranta anni del Consiglio Universitario Nazionale, si è tenuto presso la Sala Aldo Moro del MIUR un convegno al quale hanno partecipato, oltre agli attuali e ad alcuni dei precedenti Consiglieri, numerosi rappresentanti delle comunità scientifiche e accademiche. Ai saluti del Ministro Lorenzo FIORAMONTI e alla relazione introduttiva del Presidente del CUN, Antonio VICINO, sono seguite le testimonianze di Luigi FRATI, Andrea LENZI e Carla BARBATI per il loro ruolo rispettivamente di Vicepresidente CUN (1986-1989), di Presidente CUN (2007-2017) e Presidente CUN (2017-2019). Sono poi intervenuti il Presidente dell’ANVUR Paolo MICCOLI, il Presidente della CRUI Gaetano MANFREDI e la Presidente del CNGR Lucia ALTUCCI.
Audizione del Presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari - CNSU
È intervenuto nel corso della sessione Luigi Leone CHIAPPARINO, neoeletto Presidente del CNSU.
Novità sui Buoni Pasto: Legge di Bilancio 2020 - i nuovi limiti di esenzione fiscale
Le soglie per la deducibilità integrale dei buoni pasto elettronici e cartacei per effetto della Legge di Bilancio 2020, a partire da questo mese di gennaio muteranno. Infatti, se dal 1° gennaio 2020, la soglia di deducibilità dei buoni pasto elettronici passerà da 7 a 8 euro, (fino a questo importo non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente), per quelli cartacei la soglia scenderà da 5,29 euro a 4 euro.
Lettera al neo Ministro dell'Università e Ricerca Prof. G.Manfredi '' richiesta incontro urgente''
Trasmessa con Pec a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. in data 15.01.2020
Al Ministro dell’Università e della Ricerca
Prof. Gaetano Manfredi
Egregio signor Ministro,
a nome della FGU Gilda Dipartimento Università, sindacato rappresentativo del comparto universitario, Le formuliamo i migliori auguri per l’alto incarico conferitoLe e Le chiediamo cortesemente di volerci fissare un incontro urgente per conferire in merito alle esigenze, non più procrastinabili, sull’università e in particolare sul personale Tecnico/Amministrativo e CEL.
Come FGU Gilda Dipartimento Università riteniamo un grave errore normativo da correggere al più presto, l’aver compattato 10 livelli e 32 profili professionali diversi così come era strutturato l’ordinamento in applicazione del DPCM 1981 in solo 4 categorie, eliminando di fatto anche il mansionario!
Non possiamo che essere contrariati per quello che sta avvenendo nelle varie commissioni o Tavoli Tecnici del MIUR, perché non si tiene minimamente conto della specificità e del ruolo che l’università svolge in una società avanzata come quella attuale e dove la sua “autonomia” non è reale ma solo di facciata perché comunque si continua ad applicare anche a questa Istituzione le stese regole vigenti in tutto il P.I.
Per la parte economica la cosa ancor più grave e stare in un Comparto dove il 95% del personale contrattualizzato, così come quello non contrattualizzato, usufruisce degli scatti stipendiali che prescindono da qualsivoglia tipologia di selezione, al contrario, per il personale TAB delle Università si prevede una selezione molto dura per le PEO che di fatto esclude dalle graduatorie persino gli idonei poiché si prevede il passaggio solo per una parte molto limitata di personale a prescindere dall’idoneità degli stessi.
Un altro punto per noi molto importante è quello relativo alle nuove figure professionali che operano nelle Università, come ad esempio i Tecnologi, Avvocati, Ingegneri, Biologi, Chimici, Fisici, Psicologi, Manager della Didattica, Fundraiser, Infermieri, tecnici dell’area sanitaria e altre figure, per le quali è prevista l’iscrizione agli Albi Professionali e che svolgano effettive attività collegate alla loro competenza professionale, la cui iscrizione all’Albo risulti essere pertinente e che l’attuale ordinamento non riconosce. E’ quantomeno strano che proprio l’istituzione che attribuisce questi titoli culturali e professionali non li voglia poi riconoscere ai propri stessi dipendenti.
Abbiamo altresì ribadito con forza, la nostra posizione contraria alla circolare del DG del MIUR sulle modalità di accesso alle PEV, così come già espresso nel documento del 16 aprile us. (apri il link al documento PEV) ed abbiamo colto l’occasione per sollecitare ai rappresentanti del MIUR, del CODAU, della CRUI e alla stessa ARAN una risposta al nostro documento.
In merito alla “Sanità Universitaria”, è diventato ormai inderogabile attuare un intervento normativo che le ridia dignità tramite uno specifico inquadramento normativo, visto l’importante compito istituzionale che è chiamata a svolgere nella formazione di tutte le figure sanitarie, ambito nel quale, negli anni successivi alla legge 517/99 l’ingerenza della politica è stata deleteria, creando una vera e propria fuga verso altri lidi di questo personale ridotto ormai ad un ruolo ad esaurimento, vista l’esiguità degli organici e l’immane mole del carico di lavoro.
Riguardo al personale universitario che opera presso strutture assistenziali di qualsivoglia tipologia si rileva che a distanza di troppi anni dall’istituzione della norma di legge, la 200 del 1974 e le sue successive modificazioni, il problema rimane praticamente irrisolto, in quanto continuano ad esserci dei sistemi di equiparazione disomogenei tra amministrazioni, con bandi di concorso del personale del Comparto che nella stessa Regione prevedono inquadramenti contrattuali sia del SSN che nell’Università, rendendo ancora più ingarbugliata la situazione e persino tra le stesse sentenze passate in giudicato in diversi tribunali di ogni ordine e grado.
Ci appare inoltre ineludibile una rivisitazione della legge 165/2001 e successive modificazioni, poiché è evidente che per accrescere l'efficienza delle amministrazioni e realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, è necessario un maggiore coinvolgimento delle OO.SS. nelle fasi decisionali dell’organizzazione del lavoro, riportando la stessa alle competenze proprie della contrattazione tra le parti.
Per finire crediamo che sia utile, anche per il personale Tecnico/Amministrativo e CEL, un piano di assunzione straordinaria, non solo per i tanti precari o stabilizzandi, ma anche per gli innumerevoli pensionamenti avvenuti negli ultimi 10 anni.
In attesa di Suo cortese riscontro, Le formuliamo i migliori auguri per lo svolgimento del mandato.
Il coordinatore generale nazionale
Dipartimento Università-FGU GILDA Unams
Arturo Maullu
Assicurazione contro gli infortuni domestici. Obbligo di iscrizione con modalità esclusivamente telematiche dal 1° gennaio 2020.
Servizi online per la prima iscrizione e per l’iscrizione annuale dei soggetti esonerati dal versamento del premio.
Questa polizza assicurativa obbligatoria per legge, prevede in caso di mancato pagamento alla scadenza fissata interessi di mora che non possono superare l'ammontare del premio stesso. Quello che conta però è che chi non si assicura rimane scoperto in caso di infortunio.
Chi ha l’obbligo dell’assicurazione Inail contro gli infortuni domestici:
Riferimento Circolare INPS n.122 del 06-09-2019 ''Termine prescrizione contributi dovuti dalle amm.ni pubbliche'' - Ottemperanza Progetto ECO -
Con il progetto ECO (sistemazione estratto conto contributivo dipendenti pubblici) del 2018, l'I.N.P.S. ha provveduto a formare personale delle pubbliche amministrazioni allo scopo di ottemperare e sanare eventuali "buchi contributivi" dei propri dipendenti.
Il rinvio al 2021 di tale termine (inizio era 2018) è stato voluto dal Legislatore proprio su richiesta delle parti che hanno individuato in questi tempi il percorso volto a sanare quanto non fatto in precedenza.
Siamo certi che le amministrazioni già stanno operando per ottemperare a quanto previsto, ma in ogni caso, il sindacato localmente può verificare se presso la propria amministrazione è stato predisposto il personale dedicato a tale compito così come prevede il citato progetto e in caso di assenza farlo presente.
Dott.Damiano Curcio
Consulente Previdenziale
FGU GILDA Unams – Dipartimento Università
Sintesi Legge 27 dicembre 2019, n. 160 Legge di Bilancio 2020, ed una sintesi del Decreto riferito alle UniversitàSintesi Legge 27 dicembre 2019,
n. 160 LEGGE DI BILANCIO 2020 1) Cuneo fiscale per lavoratori dipendenti Art. 1, comma 7 Per la riduzione del carico fiscale delle persone fisiche, nello stato di previsione del MEF è istituito un “Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti”, con una dotazione pari a: 3 miliardi di euro per l’anno 2020; 5 miliardi di euro annui a decorrere dall’anno 2021. L’attuazione della riduzione del carico fiscale dei lavoratori dipendenti è, tuttavia, demandata a futuri interventi normativi, nei limiti delle risorse stanziate nel predetto fondo, eventualmente incrementate nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, nell’ambito dei medesimi interventi. 2) Oneri per la contrattazione collettiva nazionale Art. 1, comma 127 E’ previsto l’incremento degli oneri a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale, per il triennio 2019-2021, del pubblico impiego e per i miglioramenti economici per il personale statale in regime di diritto pubblico, per: - 325 milioni di euro per il 2020 (da euro 1.425 milioni di euro già previsti a 1.750 milioni) - 1,6 milioni di euro dal 2021 (da euro 1.775 milioni di euro già previsti a 3.375 milioni). La Relazione tecnica allegata al disegno di legge di bilancio specifica che le suddette risorse corrispondono ad un incremento delle retribuzioni medie complessive, del personale appartenente al settore Stato, pari: - 1,3% per cento per il 2019; - 1,9% per il 2020; - 3,5% per cento a decorrere dal 2021. Resta inteso che, anche per il triennio 2019 – 2021, gli oneri degli incrementi contrattuali relativi al personale dipendente delle amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, tra cui le Università, continueranno, invece, ad essere posti a totale carico dei rispettivi bilanci, giusta art. 1, comma 438 della Legge 145/2018. Cambio al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Comunicato Unitario:Firmata la conciliazione al Miur, Il Ministro assume precisi impegni - i Sindacati sospendono iniziative di mobilitazioneFonte: www.gildains.it - Si è svolto ieri, 19 dicembre 2019, con la diretta partecipazione del Ministro Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.
CISLScuola (Maddalena Gissi) UIL Scuola Rua (Giuseppe Turi) SNALS Confsal (Elvira Serafini) GILDAUnams (Rino Di Meglio) Allegati Legge di Bilancio, proclamato lo stato di agitazione per istruzione e ricerca
Questa l’iniziativa con cui FLC Cgil, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams danno avvio allo stato di agitazione proclamato ufficialmente dalle segreterie unitarie a causa dei troppi nodi che restano ancora irrisolti nel momento in cui la legge di Bilancio 2020 giunge alle battute finali in Parlamento.Dopo la riunione degli organismi nazionali al teatro Quirino di Roma, le cinque organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca chiamano ancora alla mobilitazione gruppi dirigenti, quadri e RSU per ribadire con forza gli obiettivi del documento unitario redatto dopo l’evento del 20 novembre. In testa alle rivendicazioni, l’aumento delle risorse per il rinnovo contrattuale, visto che quelle stanziate nella legge di Bilancio consentono, a regime, un incremento delle retribuzioni di poco superiore all’inflazione: meno di 80 euro medi mensili, ben lontano dall’aumento a “tre cifre” promesso a più riprese. Le richieste delle sigle sindacali riguardano anche la valorizzazione professionale e la perequazione retributiva rispetto al resto del personale della PA. “Il fatto che oltre il 40% dei lavoratori del comparto beneficia dell’elemento perequativo – affermano Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio - dimostra che le retribuzioni del comparto istruzione e ricerca sono significativamente inferiori a quelle delle altre pubbliche amministrazioni.
Se le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale sono comprensive della quota necessaria a finanziare il perequativo, l’aumento medio mensile reale si riduce a circa 70 euro: queste - spiegano i leader dei cinque sindacati - devono pertanto essere considerate aggiuntive rispetto a quelle occorrenti per il rinnovo contrattuale. Al fine di conseguire un reale avvicinamento alla media delle retribuzioni europee, è dunque necessario un ulteriore significativo stanziamento”.
Il presidio di mercoledì 18 dicembre punterà i riflettori anche sulle problematiche relative ai punti delle intese del 24 aprile e 1° ottobre rimasti inattuati, a partire dalla questione degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA e dal mancato avvio del tavolo di confronto sui percorsi di formazione e abilitazione.
I sindacati contestano inoltre le invasioni di campo su materie contrattuali che si stanno compiendo in sede di conversione del decreto scuola, che interviene sulla mobilità del personale docente; insistono inoltre sulla necessità di rivedere la normativa generale sul pubblico impiego e di rifinanziare e rendere più flessibile la composizione e l’utilizzo dei fondi del salario accessorio. Il presidio rilancerà anche le motivazioni delle manifestazioni unitarie del 3 dicembre sulla ricerca e del 16 dicembre sull’università.
Roma, 16 dicembre 2019 Leggi :NOTA UNITARIA PROCLAMAZIONE-16122019-def.pdf Fonte: www.gildaunams.it Lettera agli IscrittiArturo Maullu - Coordinatore Generale Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università Gentile Collega,
le prossime festività natalizie che ci approcciamo a celebrare in serenità e concordia con i nostri familiari e con gli amici più cari, non devono farci dimenticare che anche questo anno, purtroppo, si chiude con una instabilità politica che nel nostro Paese è diventata ormai endemica e, che a sua volta si riflette sulle relazioni sindacali a tutti livelli considerato che oltre a vedere mutare la controparte datoriale, vede mutare anche le politiche sul pubblico impiego, oltre a quelle più generali che governano il paese e questo non sempre in meglio.
Per quanto riguarda il Comparto Istruzione e Ricerca ed in particolare quello nostro, ex Comparto Università, oggi ricompreso in quello più ampio ma con una sua specifica sezione contrattuale, le cose vanno come và il paese, cioè male.
Male perché si continua a perseguire una metodologia che insegue le emergenze e non affronta con coraggio e lungimiranza quella che dovrebbe essere una politica di lungo respiro che investa seriamente sull’istruzione a tutti i livelli, i cui risultati non potrebbero vedersi a breve ma nel giro di cinque, dieci anni, ed in tal modo potremmo forse pensare di poter competere con altri paesi avanzati, in caso contrario dovremo rassegnarci alla mediocrità e ci vedremo sopravanzare tecnologicamente anche da paesi oggi in via di sviluppo.
Cosa possiamo fare noi del sindacato FGU GILDA - Dipartimento Università per modificare questo trend negativo ?... sicuramente continuare ad insistere su una politica sindacale autonoma da ingerenze partitiche, dialogando con tutti, ma senza stare al seguito del carro di nessuno, sforzandoci di far capire a chi governa, di qualunque colore esso sia, che l’Università e tutto ciò che ad essa ruota intorno, se valorizzata come merita, è l’assicurazione per il futuro del paese, perché forma la sua futura classe dirigente e chi si adopererà per la sua crescita culturale e sociale.
La co gestione del potere fine a se stesso, che spesso vede i massimi dirigenti confederali transitare da un lato all’altro del tavolo del confronto, per cui oggi “rappresentano i lavoratori” e l’indomani ‘’la controparte’’ , ha fatto perdere agli occhi dei lavoratori e delle lavoratrici, buona parte della credibilità che il sindacato si era faticosamente conquistata negli anni addietro, anche perché in questi ultimi tempi, spesso riscontriamo che vengono confezionate leggi che più che alla tutela dei diritti dei lavoratori, di sovente mirano a salvaguardare gli interessi della casta di cui sono essi stessi parte integrante.
Noi questo non lo abbiamo mai permesso, nessuno fin’ora ha potuto utilizzare il nostro sindacato come trampolino di lancio per intraprendere carriere politiche o per interessi personali e siamo certi che sarà così anche in futuro. Questa nostra politica sindacale probabilmente ci impedirà di avere i grandi numeri che vantano altre sigle, ma possiamo esserne orgogliosi perché i consensi ricevuti sono dati da chi crede in noi e non sono portati in dote da altri interessi che prima o poi ti presentano il conto su ciò che puoi o non puoi chiedere per i lavoratori che dici di rappresentare.
Aiutaci anche tu in questo percorso di crescita, coinvolgi e fai aderire alla FGU GILDA UNAMS - Dipartimento Università tramite l’apposita iscrizione ( il modulo è scaricabile dal sito web ) un/una collega e per meglio comprendere chi siamo e come operiamo fai visitare il nostro sito web nazionale: www.fgudipartimentouniversita.org
Nel ringraziarti per la fiducia che ci hai accordato fino ad ora, in vista delle prossime festività colgo l’occasione per porgere a te ed ai tuoi cari i migliori auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Arturo Maullu Coordinatore Generale Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università |