Per la prosecuzione dei lavori della Commissione sull'Ordinamento Professionale del Personale Università ''Convocate per il 5 dicembre pv all'ARAN le OO.SS. rappresentative''
Si informa che proseguono le riunioni riguardanti i lavori della Commissione sull'Ordinamento Professionale del Personale Università di cui all'art. 44 del CCNL Istruzione e Ricerca sottoscritto il 19 aprile 2018.
L'Aran in data odierna, 22.11.2019 ha inviato alle confederazioni sindacali Cgil,Cisl,Uil, Confsal, Cgs ed alle OO.SS. Flc Cgil, Cisl Scuola, Fed.Uil Scuola Rua,Snals Confsal, Federazione GILDA Unams ( FGU) una nota di convocazione riferita all’incontro che si terrà presso la sede dell'Aran il prossimo 05 dicembre alle ore 11.00 per la prosecuzione dei lavori della Commissione sull'Ordinamento Professionale del Personale Università di cui all'art. 44 del CCNL Istruzione e Ricerca sottoscritto il 19.aprile 2018. Terremo informati sull'esito dei lavori
Il coordinamento nazionale
Comunicato sindacale con il resoconto dell'incontro della Commissione Paritetica all'Aran del 14-11-19 sui sistemi di classificazione professionale
Comunicato sindacale
Resoconto dell’incontro presso l’Aran della commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale (art.44 del CCNL Istruzione e Ricerca - Triennio 2016/2018)
Mercoledì 14 novembre ’19 è stata riconvocata per la seconda volta presso l’Aran, la commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale prevista dall’art.44 del CCNL Istruzione e Ricerca - Triennio 2016/2018.
Si rammenta che l’articolo prevedeva che i lavori dovevano concludersi entro luglio 2018 e considerato che la commissione fino ad oggi si è riunita solo una volta, è prevedibile che per vedere la conclusione dei lavori ci vorranno mesi.
La delegazione ARAN ha consegnato una bozza di proposta sulle classificazioni professionali e su una, a parere loro, semplificazione, per lo svolgimento delle PEO, tutto questo in previsione di una possibile continuazione dei lavori.
Riteniamo che la bozza presentata sia inaccettabile e per questo abbiamo ribadito la nostra posizione già critica quando sottoscrivemmo, con molte riserve, il CCNL 1998/2001 che istituiva le categorie, abbandonando le qualifiche funzionale, a tutt’oggi è evidente che l’ordinamento così com’è strutturato ha dimostrato di non essere funzionale neppure alle esigenze degli Atenei.
Un grave errore normativo da correggere al più presto. L’aver compattato 10 livelli e 32 profili professionali diversi così come era strutturato l’ordinamento in applicazione del DPCM 1981 in solo 4 categorie, eliminando di fatto anche il mansionario, a parere loro avrebbe consentito di ottenere il migliore ordinamento professionale di tutto il pubblico impiego, i fatti, nella realtà, dicono ben altro. L’appiattire e omogeneizzare le professionalità è l’esatto opposto di quello che occorre oggi in una Università al passo con i tempi, dove più che mai devono essere presenti figure super specializzate e non l0appiattimento e la generalizzazione!
Come FGU Dipartimento Università non possiamo che essere contrariati per quello che sta avvenendo nelle varie commissioni o Tavoli Tecnici del MIUR, perché non si può andare a nozze coi fichi secchi e cioè senza indicare le risorse necessarie per portare avanti tale operazione e soprattutto se queste risorse esistono.
Siamo in un Comparto in cui il 95% del personale contrattualizzato e non usufruisce degli scatti stipendiali che prescindono da qualsivoglia tipologia di selezione al contrario, per il personale TAB ciò non è possibile, anzi, a parere dell’ARAN per questi ultimi si prevede una selezione ancora più dura solo per accedere alle PEO, tutto ciò è per noi INACCETTABILE!
Un altro punto per noi molto importante è quello relativo alle nuove figure professionali che , di fatto, operano nelle Università, come ad esempio i Tecnologi, Avvocati, Ingegneri, Biologi, Chimici, Fisici, Psicologi, Manager della Didattica, Fundraiser e altre figure per le quali è prevista l’iscrizione agli Albi Professionali e che svolgano effettive attività collegate alla loro competenza professionale, la cui iscrizione all’Albo risulti essere pertinente e che l’attuale ordinamento non riconosce. E’ quantomeno strano che proprio l’istituzione che attribuisce questi titoli culturali e professionali non li voglia poi riconoscere ai propri stessi dipendenti.
Diventa sempre più importante, sviluppare e valorizzare nuove competenze sia di natura tecnico specialistica legate all’innovazione digitale con una forte caratterizzazione ai processi di qualità organizzativa, sia di natura trasversale (comportamentale) mirate alla capacità di adattabilità e al cambiamento oltre che alla cooperazione e alla leadership di processo.
Al Tavolo sono emerse diverse proposte su come poter incrementare il fondo per future PEO, alcune interessanti, altre meno, perché poco premianti, noi riteniamo che debbano essere date pari opportunità a tutti i lavoratori con regole chiare, (onde evitare che ci siano alcuni che possono fare le PEO ogni biennio e altri ai quali questa possibilità è preclusa invece per molti anni), e per raggiungere questo obiettivo, crediamo sia necessario inserire nel prossimo CCNL un regolamento nazionale tipo, al quale tutti gli atenei si dovrebbero attenere.
Abbiamo altresì ribadito con forza, la nostra posizione contraria alla circolare del DG del MIUR sulle modalità di accesso alle PEV, così come già espresso nel documento del 16 aprile us. (apri il link al documento PEV) ed abbiamo colto l’occasione per sollecitare ai rappresentanti del MIUR, del CODAU, della CRUI e alla stessa ARAN una risposta al nostro documento.
In merito alla “Sanità Universitaria”, è diventato ormai inderogabile attuare un intervento normativo che le ridia dignità tramite uno specifico inquadramento normativo, visto l’importante compito istituzionale che è chiamata a svolgere nella formazione di tutte le figure sanitarie, ambito nel quale, negli anni successivi alla legge 517/99 l’ingerenza della politica è stata deleteria, creando una vera e propria fuga verso altri lidi di questo personale ridotto ormai ad un ruolo ad esaurimento, vista l’esiguità degli organici e l’immane mole del carico di lavoro.
Riguardo al personale universitario che opera presso strutture assistenziali di qualsivoglia tipologia si rileva che a distanza di oltre 43 anni dall’istituzione della norma di legge, la 200 del 1974 e le sue successive modificazioni, il problema rimane praticamente irrisolto, in quanto continuano ad esserci dei sistemi di equiparazione disomogenei tra amministrazioni, con bandi di concorso del personale del Comparto che nella stessa Regione prevedono inquadramenti contrattuali sia del SSN che dell’Università, rendendo ancora più ingarbugliata la situazione e persino tra le stesse sentenze passate in giudicato in diversi tribunali di ogni ordine e grado.
La nostra proposta, al fine di dare una soluzione definitiva al problema, sarebbe quella di concedere la possibilità alle Facoltà Mediche dotate di strutture assistenziali di costituirsi in Scuole Autonome di Medicina, alla stregua di quanto già avvenuto per i Politecnici, con le stesse medesime modalità, dotandole di personale con un proprio ordinamento professionale che sia funzionale ai loro compiti istituzionali, evitando così impropri parallelismi con il personale del SSN.
Ci appare inoltre ineludibile una rivisitazione della legge 165/2001 e successive modificazioni, poiché è evidente che per accrescere l'efficienza delle amministrazioni e realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane nelle pubbliche amministrazioni, è necessario un maggiore coinvolgimento delle OO.SS. nelle fasi decisionali dell’organizzazione del lavoro, riportando la stessa alle competenze proprie della contrattazione tra le parti.
Abbiamo chiesto di stabilire un calendario di incontri tale da consentire una rapida conclusione dei lavori, visto il grave ritardo con cui si è arrivati a questa seconda convocazione.
In conclusione il Presidente della Commissione ha quindi concordato che il prossimo incontro si terrà il 5 dicembre 2019 sempre presso l'ARAN, dove si discuteranno le varie proposte che giungeranno dalle OO.SS e in particolare anche dalla nostra sull'ordinamento.
L'ordine del giorno potrebbe essere modificato solo se la Commissione avrà a disposizione dati precisi sui fondi accessori utilizzati dagli Atenei per il personale CEL e sui Lettori di madre lingua.
Abbiamo chiesto e ottenuto una sessione intera, dedicata al problema del personale universitario che opera nelle AOU, per il quale abbiamo ribadito che non deve essere messo in discussione lo stato giuridico universitario e và inquadrato nel CCNL università sia quello già in servizio che quello che verrà assunto in futuro.
Andremo ai prossimi incontri con lo spirito e la coerenza che ci ha sempre contraddistinto, quello di non consentire un rivisitazione dell’Ordinamento che cambi la forma, ma non la sostanza e che oltre ad una giusta remunerazione, sia anche data la possibilità a tutti i lavoratori e le lavoratrici delle Università di poter progredire nella carriera.
Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi futuri.
Roma 15.11.2019
Il Coordinamento Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università
INFORMO CUN: Mozione del 12.11.19 relativa al DDL Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022
A cura di Michele Poliseno - coordinatore nazionale FGU GILDA - Dipartimento Università - rappresentante del personale TA al CUN
Si informa che nell'adunanza del 12 us il Consiglio Nazionale Universitario (CUN) ha ritenuto deliberare una mozione di analisi e proposte riferita al DDL Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022. Tale mozione è stata inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri On G. Conte ed al Ministro dell'Istruzione e della Ricerca On. L.Fioramonti.
Corte di Cassazione - Legge 104 ''No al trasferimento del dipendente che deve assistere il disabile, anche se all'interno della stessa unità produttiva''

DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2019, n. 126 ''Misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti''
Il decreto scuola, Decreto Legge 29 ottobre 2019, n. 126 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre e pubblicato nella G.U. del 30 ottobre 2019 con 10 articoli, ma due di questi (gli artt.4 e 5 ) includono importanti novità per le Università Italiane:
Esenzione Mepa - l'art. 4 del DL.prevede l'esenzione, per gli Atenei e le istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica, dall’obbligo di ricorrere al Mepa per l’acquisto di beni e servizi destinati alla ricerca.
Semplificazioni in materia universitaria - l'art. 5 del DL ha apportato alcune modificazioni riguardo sia alla durata delle abilitazioni scientifiche - che alla validità delle abilitazioni scientifiche nazionali che passa da 6 a 9 anni.
Il testo del decreto legge passerà quindi all’esame del Parlamento, che dovrà convertirlo in legge entro i consueti 60 giorni successivi rispetto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Lettera alla CRUI ed al CODAU - Problematiche CEL ex lettori di madre lingua straniera – richiesta proroga sottoscrizione contratto integrativoAl Presidente della CRUI Al Presidente del CODAU Loro sedi
Oggetto: Problematiche CEL ex lettori di madre lingua straniera – richiesta proroga
Gentilissimi,
Nei giorni scorsi è stato inviato dal MIUR a tutti gli Atenei il decreto di adozione dello schema tipo di contratto integrativo di sede, volto al superamento del contenzioso degli ex lettori di madre lingua straniera e criteri di ripartizione del cofinanziamento delle Università, per la stipula dei relativi contratti (art. 11 della legge n. 20 novembre 2017, n. 167); il decreto in questione risulta datato 16 agosto ma lo stesso è stato pubblicato solo venerdì sul sito del MIUR.
Clicca su: Decreto-interministeriale n.765 del 16/08/2019
Tale decreto concede tempo soltanto fino al 31.10.2019 alle Università per sottoscrivere il contratto integrativo relativo ai CEL ex lettori, che dovrà essere conforme allo schema allegato al decreto, in modo da partecipare agli appositi finanziamenti ministeriali previsti, superiori agli 8 milioni annui a gravare sul FFO.
La FGU Dipartimento Università chiede che anche Rettori e DG si attivino, pure attraverso i loro Organi di Rappresentanza Nazionali per richiedere una proroga, in quanto tale termine non è compatibile con le prerogative sindacali e con la normale attività amministrativa, poichè la procedura prevede che l’accordo debba passare anche al vaglio del Collegio dei Revisori per la compatibilità economico finanziaria del contratto e del Consiglio di Amministrazione per autorizzare la sottoscrizione del CCI nel testo di cui al decreto.
Distinti saluti,
Arturo Maullu
Coordinatore Generale Nazionale
FGU Gilda Unams - Dipartimento Università Telecamere sul luogo di lavoro: dichiarazione di Antonello Soro, Presidente del Garante per la privacy, su sentenza Corte di Strasburgo
"La sentenza della Grande Camera della Corte di Strasburgo se da una parte giustifica, nel caso di specie, le telecamere nascoste, dall'altra conferma però il principio di proporzionalità come requisito essenziale di legittimazione dei controlli in ambito lavorativo.
L'installazione di telecamere nascoste sul luogo di lavoro è stata infatti ritenuta ammissibile dalla Corte solo perché, nel caso che le era stato sottoposto, ricorrevano determinati presupposti: vi erano fondati e ragionevoli sospetti di furti commessi dai lavoratori ai danni del patrimonio aziendale, l'area oggetto di ripresa (peraltro aperta al pubblico) era alquanto circoscritta, le videocamere erano state in funzione per un periodo temporale limitato, non era possibile ricorrere a mezzi alternativi e le immagini captate erano state utilizzate soltanto a fini di prova dei furti commessi.
La videosorveglianza occulta è, dunque, ammessa solo in quanto extrema ratio, a fronte di "gravi illeciti" e con modalità spazio-temporali tali da limitare al massimo l'incidenza del controllo sul lavoratore. Non può dunque diventare una prassi ordinaria.
Il requisito essenziale perché i controlli sul lavoro, anche quelli difensivi, siano legittimi resta dunque, per la Corte, la loro rigorosa proporzionalità e non eccedenza: capisaldi della disciplina di protezione dati la cui "funzione sociale" si conferma, anche sotto questo profilo, sempre più centrale perché capace di coniugare dignità e iniziativa economica, libertà e tecnica, garanzie e doveri".
Roma, 17 ottobre 2019 INFORMO CUN: Incontro con il ministro Fioramonti e resoconto adunanze del 24, 25 e 27 settembre e 8 e 9 ottobre 2019
Informo CUN PARERE CUN SULLA PROPOSTA ANVUR PER LA REVISIONE DELLA RILEVAZIONE DELL’OPINIONE DEGLI STUDENTI PROSSIMA ADUNANZA: 22 e 23 ottobre 2019. ALTRE NOTIZIE Codici di comportamento dei dipendenti pubblici: la relazione sulle Linee Guida Anac. Le violazioni possono essere causa di illecito disciplinare e finanche di licenziamento.![]() Università Parthenope - Elezioni per il Senato Accademico triennio 2019-2022 "Rieletto Andrea d'Angelo'' (già senatore uscente)
E' questo l’ultimo, in ordine di tempo, nuovo successo riportato dal ns sindacato in seno agli Organi di Governo nelle Università. Pervengano i ns più sentiti complimenti al neo rieletto D'Angelo, e visto che era senatore uscente i complimenti per la rielezione sono doppi, ed estesi a tutta la dirigenza sindacale FGU della Parthenope che ha consentito di raggiungere tale significativa riaffermazione.
Il Coordinamento Nazionale
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