Riferimento Circolare INPS n.122 del 06-09-2019 ''Termine prescrizione contributi dovuti dalle amm.ni pubbliche'' - Ottemperanza Progetto ECO -
Con il progetto ECO (sistemazione estratto conto contributivo dipendenti pubblici) del 2018, l'I.N.P.S. ha provveduto a formare personale delle pubbliche amministrazioni allo scopo di ottemperare e sanare eventuali "buchi contributivi" dei propri dipendenti.
Il rinvio al 2021 di tale termine (inizio era 2018) è stato voluto dal Legislatore proprio su richiesta delle parti che hanno individuato in questi tempi il percorso volto a sanare quanto non fatto in precedenza.
Siamo certi che le amministrazioni già stanno operando per ottemperare a quanto previsto, ma in ogni caso, il sindacato localmente può verificare se presso la propria amministrazione è stato predisposto il personale dedicato a tale compito così come prevede il citato progetto e in caso di assenza farlo presente.
Dott.Damiano Curcio
Consulente Previdenziale
FGU GILDA Unams – Dipartimento Università
Sintesi Legge 27 dicembre 2019, n. 160 Legge di Bilancio 2020, ed una sintesi del Decreto riferito alle Università
n. 160 LEGGE DI BILANCIO 2020
1) Cuneo fiscale per lavoratori dipendenti
Art. 1, comma 7
Per la riduzione del carico fiscale delle persone fisiche, nello stato di previsione del MEF è istituito un “Fondo per la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti”, con una dotazione pari a:
3 miliardi di euro per l’anno 2020;
5 miliardi di euro annui a decorrere dall’anno 2021.
L’attuazione della riduzione del carico fiscale dei lavoratori dipendenti è, tuttavia, demandata a futuri interventi normativi, nei limiti delle risorse stanziate nel predetto fondo, eventualmente incrementate nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, nell’ambito dei medesimi interventi.
2) Oneri per la contrattazione collettiva nazionale
Art. 1, comma 127
E’ previsto l’incremento degli oneri a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale, per il triennio 2019-2021, del pubblico impiego e per i miglioramenti economici per il personale statale in regime di diritto pubblico, per:
- 325 milioni di euro per il 2020 (da euro 1.425 milioni di euro già previsti a 1.750 milioni)
- 1,6 milioni di euro dal 2021 (da euro 1.775 milioni di euro già previsti a 3.375 milioni).
La Relazione tecnica allegata al disegno di legge di bilancio specifica che le suddette risorse corrispondono ad un incremento delle retribuzioni medie complessive, del personale appartenente al settore Stato, pari:
- 1,3% per cento per il 2019;
- 1,9% per il 2020;
- 3,5% per cento a decorrere dal 2021.
Resta inteso che, anche per il triennio 2019 – 2021, gli oneri degli incrementi contrattuali relativi al personale dipendente delle amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale, tra cui le Università, continueranno, invece, ad essere posti a totale carico dei rispettivi bilanci, giusta art. 1, comma 438 della Legge 145/2018.
Cambio al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Il Miur si sdoppia. Dopo le dimissioni del Ministro Lorenzo Fioramonti, il Ministero del MIUR si sdoppia; sarà Gaetano Manfredi Presidente Presidente della Conferenza dei Rettori delle università italiane (Crui) e rettore all’Università di Napoli Federico II, il nuovo ministro per l’Università e la Ricerca, mentre Lucia Azzolina già sottosegretario di Stato al MIUR nel governo Conte bis sarà ministro della Scuola.
Comunicato Unitario:Firmata la conciliazione al Miur, Il Ministro assume precisi impegni - i Sindacati sospendono iniziative di mobilitazione
Fonte: www.gildains.it - Si è svolto ieri, 19 dicembre 2019, con la diretta partecipazione del Ministro Fioramonti, l’incontro fra sindacati e MIUR per l’esperimento del tentativo di conciliazione a seguito della proclamazione dello stato di agitazione in tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca da parte di FLC CGIL, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams.
Dal Ministro sono stati assunti precisi impegni in ordine alle questioni oggetto del confronto (rinnovo del CCNL, contrasto alla precarietà, nuovo sistema per le abilitazioni, passaggio dei facenti funzioni nel ruolo dei DSGA, soluzioni per completare la stabilizzazione dei precari in Enti di Ricerca, Università ed AFAM), definendo in modo puntuale tempi, modalità e strumenti attraverso i quali portarle a positiva soluzione, come indicato nel verbale di conciliazione sottoscritto dalle parti. Il primo tavolo di confronto, incentrato sullo svolgimento dei concorsi, è stato fissato per il 7 gennaio. Entro gennaio partirà quello sui percorsi di abilitazione, in vista del ddl collegato alla legge di bilancio in corso di approvazione. Per i facenti funzioni DSGA il ministro è impegnato a inserire una norma ad hoc nel primo provvedimento legislativo utile.
Entro e non oltre il mese di gennaio prenderà avvio, in raccordo col negoziato presso la Presidenza del Consiglio, il tavolo per il rinnovo del CCNL di comparto. Sempre entro il mese di gennaio si attiveranno i tavoli specifici di settore per Scuola, Università e Afam e Ricerca.
Nel verbale si fa inoltre preciso riferimento alla necessità di consolidare il carattere unitario e nazionale del sistema d’istruzione.
Alla luce dei precisi impegni assunti dal Ministro, sulla cui puntuale attuazione i sindacati continueranno a vigilare, è stata decisa la sospensione dello stato di agitazione.
Roma, 20 dicembre 2019
FLC CGIL (Francesco Sinopoli)
CISLScuola (Maddalena Gissi)
UIL Scuola Rua (Giuseppe Turi)
SNALS Confsal (Elvira Serafini)
GILDAUnams (Rino Di Meglio)
Allegati
Legge di Bilancio, proclamato lo stato di agitazione per istruzione e ricerca
Un presidio con flash mob davanti al MIUR mercoledì 18 dicembre dalle ore 17 alle ore 19.
Questa l’iniziativa con cui FLC Cgil, CISL FSUR, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams danno avvio allo stato di agitazione proclamato ufficialmente dalle segreterie unitarie a causa dei troppi nodi che restano ancora irrisolti nel momento in cui la legge di Bilancio 2020 giunge alle battute finali in Parlamento.Dopo la riunione degli organismi nazionali al teatro Quirino di Roma, le cinque organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Istruzione e Ricerca chiamano ancora alla mobilitazione gruppi dirigenti, quadri e RSU per ribadire con forza gli obiettivi del documento unitario redatto dopo l’evento del 20 novembre.
In testa alle rivendicazioni, l’aumento delle risorse per il rinnovo contrattuale, visto che quelle stanziate nella legge di Bilancio consentono, a regime, un incremento delle retribuzioni di poco superiore all’inflazione: meno di 80 euro medi mensili, ben lontano dall’aumento a “tre cifre” promesso a più riprese. Le richieste delle sigle sindacali riguardano anche la valorizzazione professionale e la perequazione retributiva rispetto al resto del personale della PA. “Il fatto che oltre il 40% dei lavoratori del comparto beneficia dell’elemento perequativo – affermano Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio - dimostra che le retribuzioni del comparto istruzione e ricerca sono significativamente inferiori a quelle delle altre pubbliche amministrazioni.
Se le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale sono comprensive della quota necessaria a finanziare il perequativo, l’aumento medio mensile reale si riduce a circa 70 euro: queste - spiegano i leader dei cinque sindacati - devono pertanto essere considerate aggiuntive rispetto a quelle occorrenti per il rinnovo contrattuale. Al fine di conseguire un reale avvicinamento alla media delle retribuzioni europee, è dunque necessario un ulteriore significativo stanziamento”.
Il presidio di mercoledì 18 dicembre punterà i riflettori anche sulle problematiche relative ai punti delle intese del 24 aprile e 1° ottobre rimasti inattuati, a partire dalla questione degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA e dal mancato avvio del tavolo di confronto sui percorsi di formazione e abilitazione.
I sindacati contestano inoltre le invasioni di campo su materie contrattuali che si stanno compiendo in sede di conversione del decreto scuola, che interviene sulla mobilità del personale docente; insistono inoltre sulla necessità di rivedere la normativa generale sul pubblico impiego e di rifinanziare e rendere più flessibile la composizione e l’utilizzo dei fondi del salario accessorio. Il presidio rilancerà anche le motivazioni delle manifestazioni unitarie del 3 dicembre sulla ricerca e del 16 dicembre sull’università.
Roma, 16 dicembre 2019
Leggi :NOTA UNITARIA PROCLAMAZIONE-16122019-def.pdf
Fonte: www.gildaunams.it
Lettera agli IscrittiArturo Maullu - Coordinatore Generale Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università Gentile Collega,
le prossime festività natalizie che ci approcciamo a celebrare in serenità e concordia con i nostri familiari e con gli amici più cari, non devono farci dimenticare che anche questo anno, purtroppo, si chiude con una instabilità politica che nel nostro Paese è diventata ormai endemica e, che a sua volta si riflette sulle relazioni sindacali a tutti livelli considerato che oltre a vedere mutare la controparte datoriale, vede mutare anche le politiche sul pubblico impiego, oltre a quelle più generali che governano il paese e questo non sempre in meglio.
Per quanto riguarda il Comparto Istruzione e Ricerca ed in particolare quello nostro, ex Comparto Università, oggi ricompreso in quello più ampio ma con una sua specifica sezione contrattuale, le cose vanno come và il paese, cioè male.
Male perché si continua a perseguire una metodologia che insegue le emergenze e non affronta con coraggio e lungimiranza quella che dovrebbe essere una politica di lungo respiro che investa seriamente sull’istruzione a tutti i livelli, i cui risultati non potrebbero vedersi a breve ma nel giro di cinque, dieci anni, ed in tal modo potremmo forse pensare di poter competere con altri paesi avanzati, in caso contrario dovremo rassegnarci alla mediocrità e ci vedremo sopravanzare tecnologicamente anche da paesi oggi in via di sviluppo.
Cosa possiamo fare noi del sindacato FGU GILDA - Dipartimento Università per modificare questo trend negativo ?... sicuramente continuare ad insistere su una politica sindacale autonoma da ingerenze partitiche, dialogando con tutti, ma senza stare al seguito del carro di nessuno, sforzandoci di far capire a chi governa, di qualunque colore esso sia, che l’Università e tutto ciò che ad essa ruota intorno, se valorizzata come merita, è l’assicurazione per il futuro del paese, perché forma la sua futura classe dirigente e chi si adopererà per la sua crescita culturale e sociale.
La co gestione del potere fine a se stesso, che spesso vede i massimi dirigenti confederali transitare da un lato all’altro del tavolo del confronto, per cui oggi “rappresentano i lavoratori” e l’indomani ‘’la controparte’’ , ha fatto perdere agli occhi dei lavoratori e delle lavoratrici, buona parte della credibilità che il sindacato si era faticosamente conquistata negli anni addietro, anche perché in questi ultimi tempi, spesso riscontriamo che vengono confezionate leggi che più che alla tutela dei diritti dei lavoratori, di sovente mirano a salvaguardare gli interessi della casta di cui sono essi stessi parte integrante.
Noi questo non lo abbiamo mai permesso, nessuno fin’ora ha potuto utilizzare il nostro sindacato come trampolino di lancio per intraprendere carriere politiche o per interessi personali e siamo certi che sarà così anche in futuro. Questa nostra politica sindacale probabilmente ci impedirà di avere i grandi numeri che vantano altre sigle, ma possiamo esserne orgogliosi perché i consensi ricevuti sono dati da chi crede in noi e non sono portati in dote da altri interessi che prima o poi ti presentano il conto su ciò che puoi o non puoi chiedere per i lavoratori che dici di rappresentare.
Aiutaci anche tu in questo percorso di crescita, coinvolgi e fai aderire alla FGU GILDA UNAMS - Dipartimento Università tramite l’apposita iscrizione ( il modulo è scaricabile dal sito web ) un/una collega e per meglio comprendere chi siamo e come operiamo fai visitare il nostro sito web nazionale: www.fgudipartimentouniversita.org
Nel ringraziarti per la fiducia che ci hai accordato fino ad ora, in vista delle prossime festività colgo l’occasione per porgere a te ed ai tuoi cari i migliori auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Arturo Maullu Coordinatore Generale Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università Elezioni Organi di Ateneo all'Università Del Sannio ''Eletta nel CdA Paola De Nigris della FGU Gilda Unams''
Giungano alla neo eletta ed a tutto il gruppo dirigente sindacale FGU Gilda Unams di UniSannio le più sentite congratulazioni per il successo ottenuto.
Eletta: Paola De Nigris voti 74
Non eletto: Dario Cusano voti 49 Comunicato sindacale ''Resoconto incontro del 05/12/2019 c/o l’Aran della commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale''COMUNICATO SINDACALE
Resoconto dell’incontro presso l’Aran della commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale (art.44 del CCNL Istruzione e Ricerca - Triennio 2016/2018)
Giovedì 05 dicembre ’19 è stata riconvocata per la terza volta presso l’Aran, la commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale prevista dall’art.44 del CCNL Istruzione e Ricerca - Triennio 2016/2018.
Abbiamo appreso solo due giorni prima che l’ordine del giorno era stato cambiato, non si è più parlato “Ipotesi di lavoro per la revisione del sistema di classificazione professionale universitaria” ma dei Collaboratori ed Esperti Linguistici.
Nell’incontro si è fatto presente al Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe che non si possono inviare documenti o proposte, appena poche ore prima della riunione e pretendere pure di doverlo discutere senza aver sentito il personale interessato, in questo caso i CEL.
Come FGU Dipartimento Università abbiamo ribadito che è essenziale mettere allo stesso livello economico le figure dei CEL e degli ex-lettori di madre lingua i quali svolgono il medesimo lavoro. Siamo convinti che questa Commissione composta da tutti i principali soggetti, Sindacati, Aran, Codau e CRUI possano insieme trovare una soluzione che non faccia innescare altri ricorsi per il personale CEL e che metta fine alle richieste degli stessi che non si sentono personale Tecnico-Amministrativo, ma docenti a tutti gli effetti. L’ARAN ha ribadito l’impegno a reperire nuove risorse che non andranno a pesare sul fondo accessorio del personale T/A, chiarendo però che i CEL devono rimanere nel CCNL Istruzione e Ricerca avvallato ciò anche da alcune sigle sindacali.
L’incontro si è concluso con l’auspicio che agli inizi di gennaio, dopo un incontro tra Aran, Codau, Crui e il Ministero e dopo aver sentito nella giornata di oggi tutte le sigle, ci sarà da parte dell’Aran una nuova proposta e solo successivamente verrà riconvocata la commissione.
Per finire il Direttore Pierluigi Mastrogiuseppe ha confermato che entro la fine di gennaio verrà convocata un incontro sui policlinici. Anche su questo come FGU Dipartimento Università, abbiamo chiesto di avere una proposta scritta molto prima dell’incontro e che venga da una riflessione tra il Ministero e la Crui che a tutt’oggi dopo più di 20 anni non hanno ancora risolto un problema così annoso.
Sarà nostra cura aggiornarvi sugli sviluppi futuri.
Roma 05.12.2019
Il Coordinamento Nazionale FGU GILDA Unams - Dipartimento Università Sessione di formazione: Le assenze dal lavoro nel comparto Istruzione e Ricerca - sezione Università
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