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Cos’è lo Smart Working, come funziona, la normativa e quali solo i vantaggi per la Pubblica Amministrazione

Tratto da: www.forumpa.it ''Flessibilità, autonomia, responsabilizzazione, orientamento ai risultati: con queste parole chiave si potrebbe sintetizzare la filosofia (e la pratica) che sta alla base dello smart working, il lavoro “agile” che può essere applicato con notevoli vantaggi non solo all’interno delle aziende, ma anche all’interno della pubblica amministrazione. Leggi tutto su: https://www.forumpa.it

Tratto da: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall'assenza di vincoli orari o spaziali e un'organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l'accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l'accordo individuale e sull'utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento - economico e normativo - rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali, secondo le modalità illustrate dall'INAIL nella Circolare n. 48/2017.

 

Circolare INAIL Covid-19: chiarimenti in merito alla gestione dell'astensione dal lavoro del personale dipendente di strutture sanitarie esposto al contagio del nuovo coronavirus - TUTELA

Si legge nel sito dell'INAIL del 17.03.2020

Con nota del 17 marzo 2020 sono forniti chiarimenti in merito alla gestione dell'astensione dal lavoro del personale dipendente di strutture sanitarie esposto al contagio del nuovo coronavirus.

La nota del 17 marzo 2020, prot. n. 3675, chiarisce che i contagi da Covid-19 di medici, di infermieri e di altri operatori di strutture sanitarie in genere, dipendenti del Servizio sanitario nazionale e, in generale, di qualsiasi altra Struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l’Istituto, avvenuti nell’ambiente di lavoro oppure per causa determinata dallo svolgimento dell’attività lavorativa, sono inquadrati nella categoria degli infortuni sul lavoro.

L’Azienda sanitaria locale o la struttura ospedaliera/struttura sanitaria privata di appartenenza del personale infortunato, in qualità di datori di lavoro pubblico o privato, devono assolvere all’obbligo di effettuare, come per gli altri casi di infortunio, la denuncia/comunicazione d’infortunio. Per i datori di lavoro assicurati all’Inail l’obbligo della comunicazione d’infortunio ai fini statistici e informativi si considera comunque assolto con la denuncia/comunicazione d’infortunio.

Resta fermo, inoltre, l’obbligo da parte del medico certificatore di trasmettere all’Istituto il certificato medico di infortunio.

Ai fini del computo della decorrenza della tutela Inail, il termine iniziale è quello della data di attestazione positiva dell’avvenuto contagio tramite il test specifico di conferma.

Sono esclusi i dipendenti sanitari posti in quarantena per motivi di sanità pubblica, salvo che risultino positivi al test di conferma e, in questo caso, sono tutelati per l’intero periodo di quarantena e quello eventualmente successivo dovuto a prolungamento di malattia che determini una inabilità temporanea assoluta al lavoro.

Nel caso in cui, infine, gli eventi infettanti siano intervenuti durante il percorso casa-lavoro, si configura l’ipotesi di infortunio in itinere.

Per maggiori informazioni consultare la nota del 17 marzo 2020, prot. n. 3675.

 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 37 MISURE STRAORDINARIE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E IL SOSTEGNO ALL’ECONOMIA

Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (decreto-legge)

16 Marzo 2020 - Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. l decreto interviene con provvedimenti su quattro fronti principali e altre misure settoriali di cui al seguente link: covid-19, misure straordinarie per la tutela della salute e il sostegno all’economia Fonte:http://www.governo.it

 

L'Aran in lavoro agile fino al 25 marzo 2020

L'ARAN, agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni è da oggi tutta in lavoro agile, come riportato nel sito dell'agenzia e quì di seguito il testo.

Si comunica che il personale Aran, da oggi e fino a mercoledì 25 marzo 2020, lavorerà in modalità lavoro agile. Ci siamo, infatti, organizzati, pur con tutte le difficoltà di questa situazione di emergenza, per assicurare l'operatività dei nostri uffici.I contatti con le amministrazioni proseguiranno attraverso i nostri consueti canali di comunicazione, che saranno comunque presidiati.

Fonte Aran.it

 

Nuove misure di contenimento del Coronavirus, Conte firma il Dpcm 11 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale.

Vai al link delil testo del decreto.

 

Coronavirus, firmato il Dpcm 8 marzo 2020

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale. DPCM 8 marzo 2020

 

DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 - Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00026) (GU n.53 del 2-3-2020) Vigente al: 2-3-2020

Il link del DL. n.9 del 2 marzo 2020 - Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. pubbliocato in G.U. n.53 del 2-3-2020)

Per alcune misure  riguardanti la Pubblica Amministrazione si vada agli artt. 18 e 19 del D.legge 

Art.18  Misure di ausilio allo svolgimento del lavoro agile da parte dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico

Art.19 Misure urgenti in materia di pubblico impiego

 

Comunicato 5 marzo - Resoconto incontro del 4 marzo 2020 a Roma presso il MUR con il capo segreteria del Ministro dell’Università :confronto sulla problematica relativa alle misure di contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19.

INFORMATIVA SINDACALE

Oggi 4 marzo 2020 si è tenuto a Roma presso il MUR un incontro con il capo segreteria del Ministro dell’Università per un confronto sulla problematica relativa alle misure di contenimento e contrasto alla diffusione del COVID-19.

La premessa fatta dal capo segreteria ha riguardato due aspetti, il primo legato alla necessità di ascoltare le parti sociali in merito ai provvedimenti da adottare nell’ottica della regolamentazione delle attività didattiche fino al 15 marzo, il secondo riferito alla volontà del Ministro di instaurare un dialogo continuo con le OO.SS. attraverso un canale, anche telematico, per poter interagire e scambiarsi informazioni quotidianamente.

Le premesse sembravano buone, noi della FGU Gilda Unams Dipartimento Università  abbiamo subito  manifestato la necessità che il o i provvedimenti da adottare dovevano necessariamente considerare che:

1)     L’eventuale sospensione dell’attività didattica doveva contemplare anche la sospensione di tutte le attività lavorative del personale T.A. obbligando le Amministrazioni con disposizioni inderogabili a favorire forme di prestazioni lavorative a distanza (Smart Working) e sospendere l’attività lavorativa per gli Uffici che svolgono attività di Front Office favorendo l’utilizzo di call center e video chiamate in streaming.

2)     Inserire disposizioni che potessero favorire i genitori di quei nuclei familiari dove entrambi lavorano e sono presenti figli minori per consentire ad uno dei due di restare a casa, senza subire penalizzazioni economiche e senza ricorrere all’utilizzo dei congedi personali previsti dal CCNL.

Mentre si ragionava su questi argomenti ci è stato comunicato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva emesso il provvedimento in relazione all’emergenza Coronavirs, senza che vi fossero contemplate le richiesta avanzate sul tavolo di confronto.

Immediatamente la nostra O.S. ha contestato il metodo adottato e l’inutilità stessa della convocazione per l’adozione di un provvedimento mirato al contenimento della diffusione del COVID-19 che interessa e tutela solo una parte delle persone che appartengono al mondo universitario, tenendo fuori tutto il personale T.A. e lasciandolo  alla mercé delle amministrazioni universitarie che, nella loro autonomia, potranno  adottare provvedimenti anche fantasiosi e praticamente precettando tutto il personale, docente e non, delle facoltà mediche che sia in convenzione con il SSN.

La nostra battaglia ed il nostro impegno sarà sempre ai massimi livelli, ci adopereremo affinché questo DPCM sia integrato con quanto richiesto a quel tavolo di confronto, nel frattempo interverremo nelle singole Università per l’adozione  di provvedimenti volti alla tutela del personale e delle loro famiglie.

Per ultimo, ma non per ordine d’importanza ci voleva il Coronavirus  per far comprendere ai più, non solo a chi governa, che una parte cospicua dell’Università, quella che si occupa della formazione dei medici e delle professioni sanitarie, include figure professionali peculiari nel settore, difatti, non a caso, oltre ai dipendenti tutti, docenti e non, anche gli studenti, specializzandi e iscritti nei corsi di laurea delle professioni sanitarie sono chiamati in prima linea a fronteggiare questa emergenza, una ragione di più per continuare la nostra battaglia a sostegno della specificità della Sanità Universitaria.

Il Coordinamento Nazionale FGU Gilda Unams Università

 

Una sintesi delle norme che riguardano l'Università del DL. Milleproroghe votato alla Camera il 20 Febbraio

A cura di Michele Poliseno - coordinatore nazionale aggiunto FGU GILDA - Dipartimento Università

Terminato l'iter alla Camera, del Decreto Legge 162/19 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”, elaborato dalle Commissioni I Affari Costituzionali e V Bilancio. Il successivo passaggio in Senato, visti i tempi strettissimi per la conversione in legge, non consentirà di apportare modifiche pena la decadenza dell’intero provvedimento.

A tale proposito vi elenco una sintesi delle norme già presenti nel decreto legge e degli emendamenti approvati e vi alleghiamo il testo:

All’art. 1 comma 1 (stabilizzazioni) - All'articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole «nel triennio 2018-2020» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2021»

1-bis. All'articolo 20, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole: «31 dicembre 2017» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2020».

Si riportano le modifiche all’art. 20 comma 1:

Articolo 1.

1. All’articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le parole « nel triennio 2018-2020 » sono sostituite dalle seguenti: « fino al 31 dicembre 2021 ».

 

Resoconto dell'incontro tenutosi presso il MIUR con il Ministro On. Manfredi

Roma Mercoledì 19 febbraio 2020, il Ministro dell’Università e della Ricerca, On.le Prof. Gaetano Manfredi, ha convocato i sindacati rappresentativi (Flc Cgil, Fsur Cisl, Fed. Uil Scuola Rua, Confsal Snals, Fed. Gilda Unams) per affrontare le tematiche inerenti i settori dell’Afam, della Ricerca e dell’Università.

Come FGU Dipartimento Università, abbiamo consegnato al nuovo Ministro una nota che riassumesse i vari punti già inviati in questi ultimi mesi al Miur ed all’Aran, per mezzo di una serie di proposte (riguardanti il nuovo CCNL) tra cui quella per garantire la qualità del servizio e per richiedere quegli aumenti economici che consentano almeno una perequazione economica con gli stipendi degli altri comparti del pubblico impiego, tappa indispensabile per avvicinare i nostri stipendi a quelli in essere a livello europeo e tutelare e valorizzazione il personale Tecnico/Amministrativo e CEL.

Infine abbiamo voluto ribadire con forza la nostra posizione contraria alla nota del Direttore Generale, dott. Daniele Livon del MIUR sulle modalità di accesso alle PEV, nota MIUR prot. n. 0002059 del 4.2.2019, sull'applicazione dell’art. 22, comma 15, del D.lgs 75 del 2017, in relazione al limite massimo, pari al 20% dei posti previsti  nei  piani di fabbisogno, calcolato sulle teste e non sui punti organico.

In considerazione di quanto esposto sopra abbiamo consegnato due note (link di seguito riportati ) al ministro,  che ad ogni buon conto, gli sono state trasmesse anche per mezzo pec.

Clicca su:

Nota PEV - Corretta  interpretazione art. 22 c. 15 D.lgs 75/2017

Proposta per il comparto università  incontro del 19/02/2020

Sarà cura della FGU Gilda Unams Università aggiornarvi sugli sviluppi successivi.

ROMA 19.02.2020

IL COORDINAMENTO NAZIONALE

 

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