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Comunicato Nazionale ''ART. 9-ter (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario) - due pesi e due misure - Richiesta incontro urgente alla Ministra del MUR

COMUNICATO 13 AGOSTO 2021

Abbiamo auspicato fino alla tarda sera di ieri di poter uscire con un comunicato unitario, così come si è fatto nel settore scuola e chiedere, sempre unitariamente, un incontro al MUR, purtroppo ciò non è stato possibile per cui le sigle sindacali si presenteranno ancora una volta divise persino nella semplice richiesta di un incontro, questo tipo di atteggiamento risulta, almeno a noi, incomprensibile.

Ciò premesso come FGU Gilda Dipartimento Università, affermiamo che va compiuto ogni sforzo, da parte di chi ne ha la responsabilità, per intensificare l’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta a chi ancora oggi dovesse nutrire dubbi o contrarietà sulla campagna vaccinale.

Purtroppo, si registrano carenze informative che tutt’ora condizionano i benefici che studenti, lavoratori e tutta la collettività universitaria, potrebbero godere dall’efficacia della campagna vaccinale.

In particolare non comprendiamo e non condividiamo l’introduzione del green pass obbligatorio con il rischio di essere sospesi dopo cinque giorni  e conseguente sospensione dello stipendio.

Nel Decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, recante “Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, ponendo l’attenzione su quanto disposto all’art. 9- ter del decreto in parola sull’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario.

Il testo dell’articolo in questione dispone quanto segue:

ART. 9-ter (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario)

1. Dal 1° settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione, tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, devono possedere e sono tenuti a esibire la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2.

2. Il mancato rispetto delle disposizioni di cui al comma 1 da parte del personale scolastico e di quello universitario è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato. 3. Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

La domanda nasce spontanea: perché due pesi e due misure sullo stesso argomento?

Nel decreto legge n. 44 del 2021 convertito con modificazioni dalla L. 28 maggio 2021, n. 76 (in G.U. 31/05/2021, n. 128) per il personale sanitario all’art. 4 comma 6-7-8 dice quanto segue:

6.  Decorsi i termini   (per   l'attestazione   dell'adempimento dell'obbligo vaccinale) di  cui  al  comma  5,  l'azienda  sanitaria locale competente accerta l'inosservanza  dell'obbligo  vaccinale  e, previa acquisizione delle ulteriori eventuali informazioni presso  le autorità  competenti,  ne  dà   immediata   comunicazione   scritta all'interessato, al datore di lavoro e  all'Ordine  professionale  di appartenenza.  L’adozione dell’atto   di   accertamento   da   parte dell'azienda sanitaria locale determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione  del contagio da SARS-CoV-2.

7.  La sospensione di  cui  al  comma  6   è  comunicata immediatamente   all'interessato   dall'Ordine    professionale    di appartenenza.

8. Ricevuta la comunicazione di cui al comma 6, il datore di lavoro adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni, anche inferiori, diverse  da  quelle  indicate  al  comma  6,   con   il   trattamento corrispondente  alle  mansioni  esercitate,  e  che,  comunque,   non  rischi la diffusione del contagio.

Nasce spontanea anche un’altra domanda: ma come mai nelle Università ci si sofferma solo sul personale Docente, Tecnico/Amministrativo, Bibliotecario e CEL? …c’è pure il personale universitario, anche docente, funzionalmente assegnato alle AOU, quali norme si applicherebbero a questo personale che visto il suo stato giuridico richiede sicuramente  norme specifiche vista la peculiarità della Sanità Universitaria ?

Nell’incontro urgente richiesto oggi al MUR chiederemo che nei decreti attuativi del D.L. 111 al personale del comparto Istruzione e Ricerca, compreso quello operante nelle AOU, venga riconosciuto il diritto di svolgere prestazioni o mansioni, senza essere sospesi e rimanere senza stipendio, così come riportato nella legge del 28 maggio 2021, n. 76 per il personale della sanità.

Roma 13.08.2021

Clicca su : Richiesta incontro urgente alla Ministra del MUR


 

Elezioni nel CdA Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli per n.1 rappresentante del personale dirigenziale e T. A. in Consiglio di Amministrazione - Quadriennio 2021/2025. - Eletto Domenico Ferrara.

Si informa con grande soddisfazione che nelle elezioni di n.1 rappresentante del personale docente e tecnico-amministrativo negli organi di governo dell’Università degli Studi della Campania L.Vanvitelli, il nostro sindacato ha conseguito un brillante risultato, infatti, al termine dello scrutinio, è risultato eletto con 409 voti Domenico Ferrara (dirigente sindacale FGU Università).

Tale successo che premia la sede FGU Università di Napoli Vanvitelli, si è reso possibile certamente grazie all’impegno profuso dal suo gruppo dirigente. Giungano al neoeletto e alla dirigenza sindacale le ns più sentite congratulazioni per questo ottimo risultato raggiunto.

Il Coordinamento Nazionale

 

Smartworking: proroga della procedura semplificata fino al 31 dicembre 2021

Con il nuovo decreto, il governo Draghi posticipata al 31 dicembre 2021 la data di scadenza dello smart working sia nel privato che nella P.A. ciò a causa della proroga dello stato di emergenza collegato alla pandemia da Covid-19,

Tratto da: www.lavoro.gov.it

- le Amministrazioni Pubbliche (art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30  marzo  2001,  n. 165), fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi (ove previsti), fino al 31 dicembre 2021, organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di  lavoro, rivedendone l'articolazione  giornaliera  e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata con l'utenza, anche attraverso soluzioni  digitali e non in  presenza, applicando lo smartworking con le misure semplificate di cui al comma 1, lett. b) dell'art.  87,  del D.L  17 marzo 2020, n. 18 (convertito con  modificazioni in L. 24 aprile 2020, n. 27) –  pertanto prescindendo dagli  accordi  individuali  e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della L. 22 maggio 2017, n. 81 -  e comunque a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed  efficienza  nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente (art. 11 bis);

- in tema di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche (art. 14, comma 1, L. 7  agosto  2015, n. 124), le Pubbliche Amministrazioni adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l'attuazione del telelavoro e del lavoro agile. Inoltre, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le Amministrazioni Pubbliche redigono il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA) che ne individua le modalità attuative prevedendo, per le attività che possono essere svolte in smartworking, che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene, garantendo che gli stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera, definendo le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti. In caso di mancata adozione del POLA, il lavoro agile si applica almeno al 15% dei dipendenti, ove lo richiedano.

 

Elezioni in Senato Accademico presso l’Università di Cagliari: Eletta Orsola Macis

A seguito delle elezioni svoltesi il 2 e il 7 luglio 2021 per n.2 rappresentanti  in Senato Accademico  per il personale tecnico amministrativo bibliotecario per il triennio 2021/24 presso l’Università di Cagliari, è stata eletta  con n. 148 voti la nostra candidata Orsola Macis. Giungano alla neo eletta ed a  tutto il gruppo dirigente  Fgu  Università di Cagliari le ns più vive  congratulazioni per il  conseguimento di tale  risultato.

Il Coordinamento Nazionale

Esito votazioni
prima eletta - Dott.ssa Onnis Giuseppina voti 157 (Cgil)
seconda eletta - Dott.ssa Macis Orsola voti 148 (Fgu)

Vai al: decreto rettorale di proclamazione elette

 

Comunicato - Atto di Indirizzo Quadro integrativo per i settori Università, Ricerca ed AFAM,- Rinnovo contrattuale triennio 2019/2021

 

COMUNICATO

ATTO DI INDIRIZZO QUADRO - RINNOVO CONTRATTUALE DEL TRIENNIO 2019-2021 - PERSONALE DELL’UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA E DELL’ALTA FORMAZIONE ARTISTICO MUSICALE E COREUTICA

 

Pochi minuti prima dell’incontro odierno convocato dalla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa   ci è stato inviato l’atto d’Indirizzo integrativo per i settori Università, Ricerca ed AFAM, atto indispensabile per l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL 2019 - 2021.

Chiaramente non abbiamo avuto il tempo di fare una valutazione approfondita del documento, ma è parso da subito evidente che a differenza di altri atti prodotti in passato questo ha un respiro politico più ampio e fa proprie molte delle richieste che abbiamo formulato noi in passato, per cui potrebbe metterci nella condizione in sede di contrattazione con l’ARAN, di affrontare problemi annosi e fino ad ora sempre elusi.

Tra questi sicuramente la perequazione economica con gli altri comparti, un ordinamento professionale più confacente alle esigenze dei lavoratori e delle stesse Università, il personale universitario in assistenza indipendentemente dalla tipologia di AOU cui sono assegnati, eliminazione del blocco del salario accessorio, regolamentazione del lavoro agile, formazione professionale continua, consente di rivedere le modalità di progressioni interne alle categorie, accoglie persino la nostra proposta di categorie bis definendoli “spazi economici intermedi”,  l’accesso alle categorie superiori  (PEV), o la mobilità in altri ambiti del P.I., le problematiche dei collaboratori, esperti linguistici e lettori, insomma è stata messa tanta carne al fuoco, speriamo si riesca a contenere tutto nel prossimo CCNL  e non riportati invece su  tavoli tecnici a latere che non hanno risolto, neppure in passato, i problemi rimasti invece in sospeso.

Dal nostro sito web nazionale  potete scaricare l'Atto di Indirizzo in questione, che dovrà essere assemblato con quelli degli altri settori che fanno capo al nostro comparto e trasmesso dalla Ministra Messa, alla Funzione Pubblica, che emanerà  l’atto di indirizzo integrativo per l’intero comparto dell’Istruzione e Ricerca, in proposito abbiamo chiesto alla ministra di vigilare, nella fase di rinnovo  del CCNL, affinché queste linee d’indirizzo non vengano stravolte.

Sarà nostra cura tenervi informati sull’evolversi della situazione.

Roma 07 luglio 2021

Il Coordinamento Nazionale

 

Elezioni nel Senato Accademico triennio 2021/2024 c/o il Politecnico di Bari '' Eletto Toni Martino'' (coordinatore FGU Dipartimento Università - Politecnico di Bari)

Nelle Elezioni del 29 e 30.06.2021 per il rinnovo dei rappresentanti del personale T.A. nel Senato Accademico - triennio 2021/2024 c/o Politecnico di Bari -

2° ELETTO  TONI MARTINO CON 78 VOTI

Siamo orgogliosi di constatare, che la serietà, la trasparenza, la coerenza, nonché l’impegno profuso nell’attività sindacale dai ns dirigenti, sono state premiate, consentendo per la prima volta nel Politecnico di Bari una vittoria molto significativa e gratificante per tutto il nostro sindacato.

E’ risultato secondo eletto nelle elezioni per le rappresentanze del personale T.A. in seno al Senato Accademico, Toni Martino, dirigente sindacale della FGU GILDA - Dipartimento Università Politecnico di Bari, grazie al vasto consenso ottenuto, abbiamo ‘’ distaccato ’’ di molti voti il candidato dell’altra OO.SS.

Giungano le ns più sentite congratulazioni a Toni MARTINO ed a tutto il gruppo dirigente sindacale del Politecnico Bari che ha permesso un sì tale successo, con l’augurio al neo eletto di un proficuo cammino in questo nuovo incarico.

Risultati  delle votazioni

1° eletto con 95 voti Luigi D’Elia (SNALS)

2° eletto con 78 voti Toni Martino (FGU GILDA - Dipartimento Università)

3° non eletto con 34 voti Vito Cascione (CGIL)

Il Coordinamento Nazionale

 

Note Unitarie delle OO.SS. ''Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e “Vanvitelli” di Napoli - Richesta interventi urgenti - Diffida al rettore

Oggetto: - Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e AOU “Vanvitelli” di Napoli - Segnalazioni e richiesta di interventi urgenti -.

Oggetto: Riscontro al parere ARAN su A.O.U. “Gaetano Martino” di Messina richiesto dal Rettore di codesto Ateneo. Contestazione nel merito del parere dell’Aran e contestuale diffida a porre in essere atti conseguenziali al parere reso.

(link a fondo pagina) due documenti unitari a firma delle OO.SS. FGU GILDA Università, Flc Cgil, Cisl Fur, Uil Scuola Rua, e Snals Confsal inviati alle Istituzioni Nazionali

In attesa di tempestivi interventi volti a riaffermare il carattere peculiare e universitario dei nosocomi di formazione sanitaria, per come definiti nel tavolo specifico istituito presso il MUR di cui si attendono gli esiti definitivi per come concordato con le scriventi OO.SS.,si ritiene necessario un intervento delle SS.LL. in indirizzo volto a ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale presso l’AOU “Federico II” e l’AOU “Vanvitelli”, accertando eventuali responsabilità anche di tipo erariale, nei confronti di tutti i soggetti che abbiano agito in difformità dall’enunciato quadro normativo di riferimento, con particolare riferimento al ripristino del corretto inquadramento giuridico ed economico spettante al personale reclutato dalle predette AOU e correzione dei bandi di concorso in atto, e la diffida al Rettore dell’Ateneo di Messina dal porre in essere atti finalizzati a trasformare AOU di Messina da Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale - art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs. n.517/99 in Azienda a modello unico di AOU con consequenziale superamento della sopra richiamata dicotomia prevista dalla legge attualmente ancora in vigore e ciò per evidente carenza di potere e di legittimazione del Rettore stesso.

Il Coordinamento Nazionale

Vai ai Link:

Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e AOU “Vanvitelli” di Napoli - Segnalazioni e richiesta di interventi urgenti -

Riscontro al parere ARAN su A.O.U. “Gaetano Martino” di Messina richiesto dal Rettore di codesto Ateneo. Contestazione nel merito del parere dell’Aran e contestuale diffida a porre in essere atti conseguenziali al parere reso

 

Comunicato- Rinnovo CCNL: ARAN - Pareri o opinioni…? Aumenti Stipendiali Dirigenza e PTAB .... ovvero due pesi e due misure?

COMUNICATO

Rinnovo CCNL: ARAN - Pareri o opinioni…? Aumenti Stipendiali Dirigenza e PTAB .... ovvero due pesi e due misure?

Il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, in un’intervista rilasciata qualche giorno fa al Messaggero e poi diffusa dai media, ha dichiarato che il buon funzionamento della P.A. dipende da due fattori;

-  sblocco degli stipendi dei dirigenti, dagli attuali 240.000 euro lordi, ritenuti non più sufficienti a soddisfare economicamente chi governa il pubblico impiego;

-  consentire a chi sta nelle categorie apicali un possibile passaggio nella dirigenza, il che a nostro parere ci potrebbe anche stare, se parimenti la parte restante della “truppa”, cioè il 99% del P.I., godesse almeno di altrettante attenzioni.

La stessa ARAN, per il settore universitario, ammette la presenza di stipendi più bassi rispetto al Pubblico Impiego più in generale; tanto per capirci, lo stipendio di ingresso di un dipendente di categoria B è di circa 17.000 euro lordi annui, che è molto, ma molto inferiore dell’attuale stipendio mensile di un dirigente  di cui parla il presidente dell’Aran, ritiene oggi insufficiente.. quello del dirigente, naturalmente!  Clicca su: articolo del Il Messaggero del 25.us. ed al link:https://www.money.it/Rinnovo-contratto-statali-la-verita-Aran;

Da una lettura dei dati Aran si evince altresì che il settore universitario conta la presenza di circa il 48% di dipendenti laureati e buona parte di loro sotto inquadrati, ultimi come retribuzioni e anche come possibilità di carriera. Il meccanismo collegato agli aumenti contrattuali, attualmente in vigore, prevede percentuali uguali per tutti i comparti del Pubblico Impiego di circa il 4,07% ; per cui paradossalmente chi era all’ultimo posto quando questo meccanismo è stato adottato, oggi è sempre ultimo, ma molto più distanziato; infatti, per il personale universitario si parla di una media mensile lorda di circa 90 euro, per altro, aumento che verrà applicato solo a partire dal 2021 che dimostra gli effetti perversi di questo meccanismo, da noi più volte denunciato nelle varie sedi istituzionali, ma che nessuno vuole effettivamente cambiare.

Non possiamo non evidenziare che i nostri datori di lavoro, in questo caso i Rettori, nell’ultimo documento prodotto dalla CRUI, hanno inserito un lungo elenco di priorità, ma stranamente, per il comparto, hanno parlato solo della categoria degli EP e dell’attuale figura del Tecnologo ancora a tempo determinato, dimenticandosi del restante personale Tecnico/Amministrativo, Bibliotecario e CEL del comparto, oltre che di quello impiegato nelle AOU.

Il settore universitario, rispetto ad altri settori e comparti conta anche un altro dato negativo, uno dei più bassi tassi di sindacalizzazione, soprattutto tra i giovani, questo comporta un ulteriore punto debole che ci penalizza nelle trattative e persino nei confronti del restante personale del pubblico impiego, poco propenso a ipotesi di riallineamento dei salari stante alle regole vigenti.Le affermazioni rilasciate da chi rappresenta la nostra naturale controparte (ARAN) nelle trattative per i rinnovi contrattuali, ci lascia quantomeno perplessi e come già evidenziato in un nostro precedente comunicato (clicca quì) , di appena qualche giorno fa, lascia sottintendere che ci sia la volontà da parte del Governo e quindi dell’Agenzia delegata, di procedere ad un rinnovo privilegiando alcune specifiche aree e figure professionali che già tanto hanno avuto, almeno dal punto di vista economico, rispetto al restante personale del comparto.

Noi continueremo a batterci affinché le cose cambino, consci però del fatto che se la categoria fosse più compatta e convinta delle proprie potenzialità forse qualche risultato maggiormente positivo riusciremmo a portarlo a casa. Sull’ultimo CCNL, arrivato al traguardo della firma in fretta e furia, solo per ragioni elettorali, la nostra sigla la FGU GILDA ha apposto una semplice firma tecnica.

Ancora una volta si va ad un possibile rinnovo fuori tempo massimo, tenuto conto che scade lo stesso anno in cui si rinnova (forse); se neanche le poche e fondamentali cose chieste in piattaforma non dovessero essere accolte, firmare un’altra cambiale in bianco, lasciando irrisolte persino le code contrattuali del CCNL vigente, sarebbe davvero problematico.

28 maggio 2021

Il coordinatore Generale Nazionale

FGU GILDA – Dipartimento Università

Arturo Maullu


 

Comunicato Nazionale - incontro del 20 maggio us con il MUR sul rinnovo CCNL - Pane al pane e vino al vino.. -

 

Circolare FGU Università del 4 maggio 21-Chiarimenti riferiti a risorse non utilizzate per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario e i risparmi derivanti dalla mancata erogazione dei buoni pasto nell’anno 2020, causa emergenza COVID-19

 

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