ARAN Orientamenti Applicativi '' trasferimento del dirigente sindacale all’interno del medesimo ente ma in unità organizzativa diversa’’
L'ARAN con l'orientamento applicativo - Contratti quadro CQRS135 risponde al seguente quesito ‘’E’ sempre necessario il nulla osta del sindacato di appartenenza del dirigente sindacale in caso di trasferimento dello stesso all’interno del medesimo ente ma in unità organizzativa diversa?''
Per quanto di competenza, si osserva che la questione rappresentata è regolata dall’art. 20, comma 4 del CCNQ del 4 dicembre 2017 il quale prevede che il nulla osta della organizzazione sindacale di appartenenza del dipendente/dirigente sindacale deve essere acquisito preventivamente dalla amministrazione nel solo caso in cui l’unità organizzativa verso la quale avviene il trasferimento sia collocata in un comune o circoscrizione diversa da quella di assegnazione.Pertanto, laddove il trasferimento in diversa Unità Organizzativa non abbia comportato per il dirigente sindacale un cambio di comune o di circoscrizione della sede di servizio, lo stesso non necessita di nulla osta. Fonte: Aran.it
Comunicato sindacale ''protocollo OO.SS. Confederali – Ministero P.A. in materia di sicurezza sul lavoro''
Oggetto:Protocollo OO.SS. Confederali – Ministero P.A. in materia di sicurezza sul lavoro
Ci giunge notizia che in alcuni Atenei si vuole dare applicazione, non si sa bene con quali modalità, ad un protocollo sottoscritto dalle sole confederazioni CGIL, CISL e UIL in materia di sicurezza sul lavoro e poi fatta discendere, a cascata, in tutti i comparti del P.I. a firma, nel caso in questione, dei responsabili dei settori Scuola, Ricerca, Afam e Università.
Indipendentemente dalla bontà o meno dei contenuti di questo “protocollo” il metodo è quantomeno discutibile, visto che sottrae questa importante materia alla contrattazione nazionale e di conseguenza anche a quella di secondo livello di cui sono titolari come nel nazionale, tutti i sindacati rappresentativi e, sempre a livello locale, anche gli RLS.
Soprattutto per quanto riguarda la parte sulla prevenzione, il tema più ricorrente è legato agli obiettivi di miglioramento della sicurezza sul lavoro, così come l’ottimizzazione dei sistemi di sicurezza; è un tema che viene trattato solo negli accordi di secondo livello in base alle specificità in essere in ogni amministrazione.
Nel caso del settore Università vi è poi tutto un mondo, quello delle AOU, dove opera personale misto universitario e ospedaliero per il quale non è, soprattutto in questa fase, pensabile utilizzare gli stessi parametri di salvaguardia e sicurezza che possono ritenersi validi per altre categorie del P.I. in generale.
In conclusione, siccome tutte le altre confederazioni e sigle rappresentative sono state escluse dalla trattativa ma semplicemente invitate ad aderire a cose fatte, noi chiaramente non condividiamo questo metodo e non aderiremo o firmeremo nessun accordo locale che voglia semplicemente “adottare” il protocollo firmato solo da CGIL , CISL e UIL.
Nel caso in cui, invece, si volessero creare dei gruppi di lavoro per attuare questo “protocollo” ricordiamo che esiste già un organo preposto all’uopo, sono gli RLS che hanno piena competenza in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, COVID19 compreso.
Roma 07.04.2020
Il Coordinatore Generale Nazionale FGU Università
Arturo Maullu
Richiesta al Governo della CGS : opportune iniziative per il personale precario delle Pubbliche Amministrazioni
La Confederazione CGS, con una nota del 6 aprile 2020 inviata ai ministri della P.A e della Università e Ricerca richiede opportune iniziative per il personale precario delle Pubbliche Amministrazioni che a causa della gravissima emergenza epidemiologica che sta colpendo il Paese, rischia di far rimanere esclusi per svariati mesi dal mondo del lavoro migliaia di lavoratori pubblici precari che, pur avendo i requisiti previsti alla nuova formulazione delle legge “Madia”, hanno già visto scadere o vedranno scadere i loro contratti precari nei prossimi mesi. Leggi estampa il documento: Nota CGS 6//04/2020 ''iniziative per il personale precario delle P.A''
INFORMO CUN: Adunanza del 3, 4 e 5 marzo 2020
Rapporto informativo a cura di Michele Poliseno - coordinatore nazionale FGU GILDA - Dipartimento Università - rappresentante del personale TA al CUN - Resoconto dell'Adunanza del 3, 4 e 5 marzo 2020
ANALISI DEGLI ORDINAMENTI DIDATTICI DI ATENEO
Il CUN, attraverso l’attività istruttoria della Commissione III - Politiche per la valutazione, la qualità e l’internazionalizzazione della Formazione universitaria, ha analizzato sei ordinamenti didattici di corsi di studio di nuova istituzione e centonovant’otto proposte di modifica di ordinamenti di corsi già istituiti, e formulato pareri in merito.
RACCOMANDAZIONE SULLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA SANITARIA
Il CUN, consapevole della situazione dell’Area Sanitaria oggi acuita dall’emergenza COVID-19, nel desiderio di garantire il più alto livello di qualità nella formazione sanitaria, ha approvato un testo con il quale chiede un intervento del Ministro dell’Università e della Ricerca che ribadisca il decisivo ruolo dell’Università nella formazione; chiede inoltre che il tavolo tecnico richiamato dal Ministro nella seduta del CUN del 18 febbraio u.s. veda nella sua composizione anche docenti di discipline cliniche e che, per conciliare le esigenze del Servizio Sanitario Nazionale con la carenza di medici specialisti, le Reti Formative possano essere ampliate con l’inclusione di altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, nel rispetto dei criteri di qualità previsti dal decreto interministeriale 402/17, confermando il ruolo del Consiglio della Scuola di Specializzazione nel coordinamento del percorso. Il CUN chiede infine che non si crei disomogeneità nella formazione sanitaria fra le Regioni per mancanza di criteri condivisi di qualità, con un serio pericolo per la salute dei cittadini.
LAVORI DELLA COMMISSIONE I “POLITICHE ISTITUZIONALI, AUTONOMIA E RIFORME”
La Commissione I “Politiche Istituzionali, Autonomia e Riforme” nel corso di un incontro con la dott.ssa Anna VIVOLO, Dirigente dell’UFFICIO V - Coordinamento dello stato giuridico ed economico del personale universitario della Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore, ha considerato aspetti e problemi dell’attuale normativa per l’Abilitazione Scientifica Nazionale: lo scopo è avviare la riflessione con l’obiettivo di formulare una proposta di riordino che renda la procedura armonica con il progetto, già elaborato dal CUN, sulla riforma del pre-ruolo e dell’accesso al ruolo nel sistema universitario.
ATTIVITA’ CONSULTIVE
Sono state esercitate le funzioni consultive dell’organo. Tra queste, i riconoscimenti di titoli accademici pontifici; i riconoscimenti di servizi pre-ruolo prestati all’estero; i riconoscimenti delle corrispondenze delle posizioni accademiche ai fini delle chiamate dirette e delle ammissioni alle selezioni degli atenei; la valutazione di titoli esteri ai fini dell’equivalenza con titoli italiani; i riconoscimenti dei dottorati di ricerca o analoga qualificazione accademica; i pareri sulle richieste di passaggio di SSD; le designazione delle Commissioni per la nomina a Professore ordinario di Professori straordinari; la costituzione di Commissioni giudicatrici di conferma di Professori associati; i pareri sulle proposte di riordino di Scuole di specializzazione in Psicologia.
Cordiali saluti
Michele Poliseno
Nota del Dipartimento Funzione Pubblica, alla CRUI,al CODAU ''riferimento singolari orientamenti misure sul lavoro agile e buono pasto
Leggi e stampa la nota del Dipartimento Funzione Pubblica del 30.03.2020 Le OO.SS. dell'Università inviano ai vertici universitari,alla Crui,al Codau ed alle Istituzioni governative una nota riferita alle misure straordinarie di lavoro agile e di esenzione dal servizio di cui all'art.87 DL 18/2020
Coronavirus : Il CdM vara un nuovo decreto con misure più stringenti: per chi viola la quarantena multe da 400 a 3 mila euro, e fino a 5 anni di carcere per le persone risultate positive che violano l’ordinanza
il testo prevede che, salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento sia punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3.000 euro e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità.Nei casi di mancato rispetto delle misure previste per pubblici esercizi o attività produttive o commerciali, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni. In caso di reiterata violazione della medesima disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.La violazione intenzionale del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone sottoposte a quarantena perché risultate positive al virus è punita con la pena di cui all'articolo 452, primo comma, n. 2, del codice penale (reclusione da uno a cinque anni). Leggi il comunicato stampa ed il testo completo del DPCM varato il 24.03.2020 dal CdM
Dadone richiama i dirigenti della PaPer la ministra 'troppe' segnalazioni su mancato smart working
(Fonte ANSA del 23 Marzo 2020) - "Sono soddisfatta dei tanti dirigenti che hanno reagito positivamente", organizzando il lavoro in maniera agile, ma "ricevo ancora molte segnalazioni, dal mio punto di vista troppe, di dirigenti che invece si rifiutano di dare seguito alla norma di legge con la quale abbiamo disposta chiaramente che lo smart working deve diventare l'ordinarietà". Così la ministra della P.a, Fabiana Dadone. A questi dirigenti la ministra lancia un richiamo: "i manager della P.a che non accettano questa sfida si mettano nei panni dei loro funzionari e dimostrino di essere la vera classe dirigente". Circolare esplicativa del 24 marzo 2020 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardanti le agevolazioni lavorative previste dal recente decreto legge 18 del 17 marzo 2020In particolare la circolare delle Misure del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali contenute nel Decreto “Cura Italia” ‘’Misure di potenziamento del SSN e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza da Covid-19 (decreto legge 18 del 17 marzo 2020), intende soffermarsi, in prima lettura, su talune disposizioni di interesse generale applicabili al lavoro pubblico ed al personale del Ministero affrontando i temi più rilevanti riferiti ai lavoratori con disabilità e per quelli che assistono persone con disabilità di cui alla Legge 104/1992 : l'estensione dei permessi lavorativi per il periodo marzo/aprile 2020; le altre norme a favore dei lavoratori con disabilità grave o con particolari quadri clinici a rischio come le patologie oncologiche o sottoposti a terapia salvavita; i chiarimenti sul Diritto al lavoro agile; nonchè le nuove disposizioni sul diritto alla fruizione dei congedi parentali ai genitori a decorrere dal 5 marzo e per tutto il periodo di sospensione delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado di cui al DPCM 4 marzo 2020. Leggi e stampa la circolare esplicativa n.3 del 24 marzo 2020
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