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Pensione anticipata per riconoscimento ai fini pensionistici dei periodi di assenza dal lavoro per assistere figli e disabili

I lavoratori e le lavoratrici nel contributivo puro, cioè non in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, possono godere di alcuni piccoli benefici per anticipare l'età pensionabile o l'importo dell'assegno pensionistico se nella loro vita si sono assentati dal lavoro per accudire figli o familiari disabili per periodi di lavoro non retribuiti.Si tratta di una prima tutela riconosciuta dal legislatore per il cd. lavoro di cura in realtà però ancora scarsamente conosciuta che l'ultimo confronto tra Governo e Sindacati del settembre 2016 ha provato invano ad estendere nei confronti di tutti i lavoratori.

 

Sentenza Corte Costituzionale:il potere di compensare o condannare le spese di soccombenza a carico del lavoratore è e resta rimesso al Giudice del Lavoro

A cura dell'avv. Nerino Allocati - Ufficio Legale FGU Gilda Unams - Dipartimento Università

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 77 del 19 aprile 2018, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del novellato art. 92 del codice di procedura di civile che sostanzialmente introduceva, anche nel processo del lavoro, la regola del "chi perde paga" le spese di lite, non lasciando al giudice del lavoro più alcuna possibilità di compensarle, nemmeno in ipotesi particolari dove bisogna tener conto della posizione di debolezza del lavoratore o delle difficoltà probatorie che spesso ha il lavoratore nel rivendicare i suoi diritti (si pensi al c.d. motus datoriale ovvero alla coercizione che questi opera sui colleghi di lavoro che si sentono minacciati e che tentennano per non perdere il loro posto di lavoro).

 

Comunicato del Coordinatore Nazionale Arturo Maullu - RISULTATI RSU 2018, Un GRAZIE a tutti

RISULTATI RSU 2018

Un GRAZIE a tutti !

Al termine delle votazioni per le Rsu, evidenziamo con soddisfazione una forte crescita di consensi per le liste presentate dal dipartimento Università della FGU Gilda Unams negli Atenei,  ben 3.120 voti,  oltre 900 in più rispetto alle precedenti votazioni e i seggi assegnati sono 54, rispetto ai 43 del 2015.

Considerato che era la prima volta che ci presentavamo alle elezioni con questa nuova sigla, dopo essere confluiti nella FGU Gilda Unams,  possiamo considerarci più che soddisfatti dell’ottimo risultato raggiunto.

Per questo ringraziamo tutti i dirigenti, gli attivisti ed i candidati che si sono impegnati in questa campagna elettorale e soprattutto i lavoratori e le lavoratrici  che hanno espresso la loro preferenza per i candidati delle nostre liste RSU.

Gli eletti avranno un compito non facile nella contrattazione decentrata considerate le gravi lacune, storture e omissioni presenti nel CCNL e da noi evidenziate nella dichiarazione a verbale allegata al Contratto.

Con la nostra presenza al tavolo negoziale, che si attiverà a breve in ambito nazionale, (sui vari punti rimandati ai tavoli tecnici), cercheremo di porre rimedio ai danni causati dalla fretta dovuta al pressing che il governo uscente aveva operato sui sindacati confederali, al fine di chiudere la partita dei rinnovi prima delle elezioni  amministrative  4 marzo us.

Per le lavoratrici e i lavoratori  di questo settore continueremo ad essere punto di riferimento in ambito locale e nazionale e, siamo certi, che questo forte trend di crescita del consenso elettorale avrà riflessi positivi anche nelle iscrizioni così come già si conferma dai dati provenienti da diverse sedi.

Ci conforta altresì la forte crescita di consensi della FGU Gilda Unams che sfiora nel suo insieme (Scuola, Università, Ricerca e AFAM) un incremento percentuale di oltre il 30%, che ci consente di raggiungere una quota di rappresentatività di tutto rispetto e che nei prossimi anni ci permetterà di lavorare in serenità senza l’assillo che avevamo in passato come ex Comparto Università.

Roma 23.04.2018

Il Coordinatore Nazionale - Dipartimento Università FGU

Arturo Maullu

 

VISITE FISCALI - Messaggio Inps ‘’Polo Unico per le visite fiscali. Riepilogo e aggiornamento delle disposizioni vigenti’’

L’Inps, con il messaggio n.1399 del 29 marzo 2018, in considerazione dell’evoluzione del quadro normativo e delle indicazioni amministrative e procedurali, intende fornire un riepilogo delle disposizioni di legge vigenti in materia e delle istruzioni operative diramate, rammentando che la normativa istitutiva del Polo Unico per le visite fiscali ha attribuito all’Istituto una nuova competenza sui controlli della malattia dei dipendenti del settore pubblico.

 

Sentenza Corte di Cassazione - Licenziamento per abuso nella fruizione dei permessi ex lege n. 104/92

Per la Cassazione può bastare anche un singolo episodio di abuso del diritto alla fruizione dei permessi ex lege 104/92 per poter essere licenziati.

Una dipendente di una Asl ligure (nella specie, una infermiera) veniva licenziata dall’Ente per aver abusato del “diritto” di fruizione dei benefici di cui alla L. n. 104 del 1992. In particolare la dipendente se ne era andata in vacanza all’estero, godendo di giorni che dovevano servire, invece, secondo la domanda inoltrata all’Amministrazione, per l’assistenza della madre malata.

 

Dichiarazione a Verbale all'Aran del CCNL 2016/2018 della FGU Gilda Unams

 

Roma, 19 aprile 2018

All’ ARAN

Via del Corso, 476

00186 Roma RM

 

Oggetto: nota a verbale del CCNL 2016/18 della Federazione Gilda Unams

La FGU, pur mantenendo delle riserve, sottoscrive il CCNL allo scopo di poter rappresentare il personale del Comparto nelle importanti sequenze contrattuali previste e nelle contrattazioni integrative.

La FGU, in particolare, esprime dissenso per il contenuto dell’articolo 22 nella parte in cui collega il diritto dei sindacati rappresentativi a partecipare alla contrattazione integrativa alla sottoscrizione dello stesso CCNL; tale previsione è in palese contrasto con quanto sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza 231 del 2013.
La FGU rileva, inoltre, che le risorse stanziate sono del tutto inadeguate a garantire il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni nel periodo di blocco dei contratti. La FGU ribadisce che il personale scolastico risulta per quanto riguarda le retribuzioni anche nell’attuale comparto, che è solo formalmente unificato.

 

Rinnovo CCNL, Gilda firma con riserva: Di Meglio “Atto dovuto per tutelare categoria”

Rino Di Meglio - Coordinatore Generale FGU GILDA UNAMS

La firma "tecnica" da parte della FGU, accompagnata da una nota critica a verbale, è avvenuta nel pomeriggio

"Pur mantenendo tutte le riserve già espresse in occasione della pre-intesa siglata dagli altri sindacati all´Aran il 9 febbraio scorso, abbiamo deciso di sottoscrivere il CCNL per poter continuare a rappresentare il personale della scuola nelle contrattazioni integrative e nelle importanti sequenze contrattuali previste dallo stesso contratto".

A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda-Unams, al termine della riunione degli organi statutari che si è svolta questa mattina a Roma in vista della convocazione all´Aran. La firma "tecnica" da parte della FGU, accompagnata da una nota critica a verbale, è avvenuta nel pomeriggio.

"Confermiamo il nostro voto di insufficienza al contratto - sottolinea Di Meglio - e ribadiamo che le risorse stanziate per gli aumenti sono palesemente inadeguate a garantire il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni rimaste bloccate per 9 anni. In quanto a stipendi, inoltre, il personale scolastico è discriminato anche nell´ambito del nuovo comparto, che dunque risulta unificato soltanto sulla carta".

"Nonostante ciò, la Federazione Gilda-Unams non ha potuto sottrarsi alla sottoscrizione del contratto a causa dell´articolo 22 in base al quale - spiega il coordinatore nazionale della FGU - i sindacati che decidono di non firmare sono esclusi da tutti i livelli di contrattazione, perdendo così una parte delle proprie prerogative. Si tratta di una norma di carattere estorsivo, in palese contrasto con quanto sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza 231 del 2013 riguardo la vertenza tra Fiom Cgil e Fiat. Ci impegneremo con ogni mezzo e percorreremo ogni strada utile affinché la Consulta si esprima anche per i contratti del pubblico impiego e questa norma iniqua venga cancellata dal nostro ordinamento".

"Contro questa disposizione, la Confederazione Generale Sindacale (CGS), di cui fa parte la Federazione Gilda-Unams, - conclude Di Meglio - ha già presentato un reclamo al Comitato dei diritti sociali del Consiglio d´Europa".

Roma, 19 aprile 2018

Ufficio Stampa Gildains.it

 

COMUNICATO - ELEZIONI RSU : ULTIMA CHIAMATA

 

ELEZIONI RSU : ULTIMA CHIAMATA

 

Da oggi e per tre giorni, fino a giovedì, si vota per rinnovare le RSU nel pubblico impiego.

In questi ultimi giorni stiamo assistendo a comunicati diramati soprattutto da parte di chi, facendo il gioco del governo uscente, di fatto uscito, ha sottoscritto contratti o pre-intese quanto meno discutibili dal punto di vista del contenuto economico e sterili dal punto di vista normativo.

C’era, per loro ovviamente, la necessità di poter dichiarare urbi et orbi che dopo quasi 10 anni erano riusciti perfino a fare i contratti dei dipendenti pubblici, il cui contenuto era relativamente importante, l’imperativo era FIRMARE !.

Poi, improvvisamente, visti i risultati elettorali, conseguenti anche a questa maldestra manovra di ricerca del presunto consenso che ne sarebbe venuto dalla categoria, si assiste ad un improvviso rallentamento, o forse ad una riflessione, dei mandanti ma anche dei firmaioli e forse anche degli stessi organi di controllo, Corte dei Conti in primis.

Probabilmente hanno preso atto che il pubblico impiego resosi conto, finalmente, di essere stato utilizzato come bancomat dal governo di turno, ma anche dai sindacati che hanno avallato le scelte di natura economica, anzi le hanno fatte assieme proprio in quel fatidico novembre 2016, non è più disponibile a farsi mettere le mani in tasca.

Il governo ha avuto la sua ricompensa lo scorso 4 marzo, i sindacati firmaioli, ancora non si sono ravveduti e insistono nel difendere quell’accordo bocciato lo scorso 4 marzo che con tutta probabilità sarà definitivamente affossato con le votazioni di oggi domani e dopodomani, venerdì avremo il verdetto.

Se loro vinceranno queste elezioni vuol dire che avevano ragione loro, che questo è un buon contratto e che noi invece abbiamo torto quando diciamo che gli “aumenti” previsti non coprono neppure 1/3 di quanto abbiamo perso economicamente in questi ultimi 10 anni.

In queste elezioni non si deve votare per convincimento ideologico o per chi la spara più grossa, ma valutando ciò che ciascuna delle forze sindacali in campo ha fatto fino ad oggi per tutelare, realmente, anche se da una posizione di minoranza, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ricordatevene quando andrete a scegliere i vostri rappresentanti nelle RSU.

Roma  17.04.2018

Arturo Maullu

Coordinatore FGU Dipartimento Università

 

Comunicato Nazionale ''Perchè votare i candidati della FGU GILDA UNAMS ?..''

PERCHÉ VOTARE I CANDIDATI DELLA FGU –GILDA UNAMS ?...

A giorni si voterà per eleggere le nuove RSU, mai momento fu più favorevole per cambiare radicalmente anche la rappresentanza sindacale, così com’è stato in ambito politico nelle ultime elezioni.. anche se successe più o meno la stessa cosa nel 94 ma, all’epoca, “stranamente” il mondo sindacale rimase tale e quale con una maggioranza  a trazione della triplice.

In questi ultimi 25 anni il mondo è cambiato, quello della rappresentanza sindacale no, nonostante i tanti scandali sui super stipendi dei dirigenti sindacali della triplice e persino di qualche “autonomo”, nonostante il  loro pieno  coinvolgimento nella vita politica partitica del nostro paese, loro hanno continuato a galleggiare, e pure bene, mentre i pochi diritti residuali dei lavoratori sono andati a fondo assieme al blocco dei contratti e dei salari.

Anzi, a fronte di quasi 10 anni di blocco contrattuale, in fretta e furia, per venire incontro a esigenze politiche del governo uscente, hanno voluto firmare una pre-intesa contrattuale infima sia nella parte normativa, che neppure sfiora nessuno dei punti indicati nell’atto di indirizzo, sia nella parte economica contrattata eclusivamente da loro (CGIL-CISL-UIL e Conf.Sal) nel novembre del 2016 ove si sono previsti “aumenti” da fame.

Noi della FGU -  Gilda Unams non abbiamo firmato la pre-intesa ed abbiamo presentato un ricorso alla Corte di Giustizia europea contro la norma (voluta da loro)  che esclude dalla contrattazione di secondo livello chi non sottoscrive il CCNL, un contratto che ha tante storture, lacune, errori ed omissioni, oltre quella già evidenziata della totale mancanza dei punti indicati nell’atto di indirizzo concordati con il MIUR e della insoddisfacente parte economica.

Riteniamo che ci siano più che giustificati motivi per dare un segnale forte in queste elezioni a chi, distratto dalle chimere e dagli interessi della politica partitica, ha dimenticato di tutelare realmente i diritti e la dignità, anche economica, dei lavoratori e delle lavoratrici, in generale nel Pubblico Impiego ed in particolare nel nostro Comparto.

Potete dare questo segnale dando il vostro voto a chi non si è mai piegato ai diktat della politica né ha utilizzato il sindacato come trampolino di lancio per raggiungere posizioni di potere in ambito politico, senza che ciò portasse profitto alcuno alla classe lavoratrice.

Se volete che veramente le cose cambino anche nel mondo del lavoro, avete oggi lo strumento del VOTO, quali altri buoni motivi, chiedete per votare i candidati della FGU – Federazione Gilda Unams ???....

Roma 11.04.2018

Il Coordinatore Generale Nazionale

Arturo Maullu

 

CONTRATTO, GILDA: RICORSO EUROPEO PER VIOLAZIONE LIBERTÀ SINDACALE

Un reclamo al Comitato dei diritti sociali del Consiglio d’Europa contro le violazioni della Carta Sociale Europea commesse dal Governo italiano.

A farsene promotore in qualità di segretario generale della CGS (Confederazione Generale Sindacale) è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che porta così all’attenzione delle istituzioni comunitarie la normativa italiana in base alla quale i sindacati che non sottoscrivono i contratti collettivi nazionali di lavoro sono esclusi da tutti gli altri livelli di contrattazione.

“Questa disposizione, prevista dai contratti del pubblico impiego con apposite clausole, - spiega Di Meglio - è in palese contrasto con quanto sancito dall’articolo 39 della Costituzione e con l’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che tutela le libertà di riunione e di associazione in cui rientrano anche le libertà sindacali.

Ricordiamo, inoltre, che la Corte Costituzionale si è espressa sul tema con la storica sentenza numero 231 del 2013 che, pur se riferendosi al settore privato (caso Fiom Cgil versus Fiat, ndr), ha dato ragione al sindacato”.

“Si tratta di norme di carattere estorsivo - prosegue Di Meglio - perché un sindacato contrario a un contratto di lavoro, e che perciò decide di non sottoscriverlo, perde una parte delle proprie prerogative, cioè viene escluso dalle sequenze contrattuali e da tutti i livelli di contrattazione. Il danno, dunque, è notevole e abbiamo deciso di presentare ricorso in Europa perché riteniamo incostituzionale la normativa italiana, peraltro già dichiarata tale nel settore privato dalla Consulta”.

Roma 6 aprile 2018  - Fonte:www.gilda-unams.it


 

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