COMUNICATO FGU DIPARTIMENTO UNIVERSITÀ "LINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE"
COMUNICATO FGU DIPARTIMENTO UNIVERSITÀ
LINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE
Com’era ampiamente previsto l’Atto di Indirizzo all’ARAN (vai al link: www.csauniversitafgu.org) per il Comparto Istruzione e Ricerca ha riservato alla parte comune pochi elementi rinviando la parte più corposa alla contrattazione nelle “sezioni speciali” (ex Comparti).
Il nostro obiettivo, come meglio specificato nella lettera inviata al MIUR (vai al link: www.csauniversitafgu.org), per quanto riguarda la Sezione Università, è quello di portare a casa risultati tangibili considerato anche il fatto che i lavoratori e le lavoratrici della Sezione Università hanno subito sì nove anni di blocco contrattuale come altri comparti, ma con lo svantaggio di essere anche fanalino di coda del P.I. dal punto di vista economico, per cui s’impone un recupero salariale per il quale serviranno ulteriori risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate.
La stessa contrattazione integrativa è stata di fatto menomata non solo a causa di leggi come la 107 e la Legge 150, che hanno imposto alle relazioni sindacali una inaccettabile deriva autoritaria, ma anche dalla malintesa norma sull’autonomia universitaria, che in alcuni Atenei ha prodotto guasti cui solo il ricorso ai giudici ha impedito che venissero perpetrati ulteriori misfatti ai danni del personale T.A.
Per non parlare di veri e propri fallimenti delle cosiddette “Fondazioni” o d’inspiegabili, si fa per dire, buchi di bilancio o di inconcepibili tagli salariali cui, anche in questo caso, ha dovuto porre rimedio solo il ricorso alla magistratura.
Tutto ciò, a parere nostro, è stato determinato proprio dal venir meno delle voci un tempo di competenza della contrattazione tra le parti, venendo meno queste prerogative e quindi la possibilità di un controllo preventivo, sono proliferati gli abusi.
Chiediamo quindi, come primo atto di buona volontà della controparte datoriale, di ripristinare tutte le voci sottratte alla contrattazione, in particolare tutto ciò che è inerente l’organizzazione del lavoro, come ad esempio l’orario di lavoro, i trasferimenti e la mobilità, le posizioni organizzative, gli incarichi di responsabilità, etc…finanziandole direttamene dal bilancio di Ateneo e non a carico del fondo accessorio.
Nelle fasi preliminari dell’avvio della contrattazione, chiederemo sia fatta chiarezza sulle modalità di finanziamento del CCNL, visto il pessimo accordo, a parere nostro, sottoscritto con il governo lo scorso 30 novembre, in quanto non chiarisce di quali voci contrattuali sono finanziate con i famosi 85 euro lordi.
Noi riteniamo che questa cifra così irrisoria sia destinata a finanziare esclusivamente il tabellare e non anche la produttività, le PEO le PEV, se non addirittura la sterilizzazione dei famosi 80 euro del “bonus Renzi” o le stesse stabilizzazioni come si vocifera in alcuni ambienti governativi.
Pur avendo formulato il nostro apprezzamento per gli incontri avuti con il Ministro Fedeli, dove abbiamo espresso alcuni concetti per noi fondamentali, valutiamo invece negativamente lo spazio, e quindi l’interesse riservato alla Sezione Università nell’Atto di Indirizzo, meno di mezza paginetta su nove complessive e solo 4 punti indicati tra gli obiettivi, un pò poco rispetto alle premesse!
Noi contiamo di sviluppare in sede di contrattazione nazionale, oltre i quattro punti indicati nell’Atto, comunque da noi sollecitati in sede di confronto con il Ministro, ulteriori altri aspetti oltre questi e quelli già indicati in premessa.
Il grave disagio che patisce il personale universitario è noto e riconosciuto da tutti, persino la stessa ARAN in più occasioni ha ribadito questo concetto, puntando il dito in particolare sulla sperequazione stipendiale e noi aggiungiamo che oltre al danno economico, c’è anche la beffa del maggior carico di lavoro dato dalla carenza d’organico, in particolare di figure tecniche sulle quali si basa il lavoro nei dipartimenti.
Sul personale in servizio presso le AOU che ormai non possono più essere distinte in tipologie diverse, perché il periodo di sperimentazione dato dalla Legge 517/99 è finita da tempo, ben venga, quindi, come da noi sollecitato, una specifica disciplina contrattuale che riguardi questo personale, non limitandola solamente alle tabelle di equivalenza, ma anche alle modalità di attribuzione di questo personale alle AOU e di rientro dello stesso in altri ambiti lavorativi dell’Ateneo.
Non all’ARAN, ovviamente, ma alla politica chiediamo di dare un segnale tangibile nelle scelte che, obbligatoriamente, dovrà fare per dare il giusto valore all’istruzione universitaria, investendo risorse che, invece, fino ad oggi sono state lesinate se non addirittura sottratte a questo settore strategico per la crescita, non solo economica, dell’intero paese.
In tutte le sedi in cui la FGU è presente saranno indette delle assemblee del personale per informare di questo nostro progetto qui indicato nelle sue linee essenziali e raccogliere il sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici.
Napoli, 23.10.2017
Il Coordinamento Nazionale
La vittoria dell'IMA ''La Festa dei dipendenti dell'Università di Chieti/Pescara
Festa per il ritorno dei soldi tagliati
Oltre cento dipendenti che hanno vinto il ricorso per l’indennità invitano a cena i nuovi vertici dell’ateneo.La battaglia vinta in tribunale per riavere l’Ima (Indennità mensile di ateneo) è stata celebrata dai dipendenti della d’Annunzio con una cena al ristorante Villa Chiara di Città Sant’Angelo.
L’evento è stato organizzato venerdì sera dai sindacalisti della Federazione Gilda Unams Csa Goffredo De Carolis ed Enrico Mammone alla presenza del segretario nazionale Giuseppe Polinari. Il posto d’onore tra gli invitati è stato riservato all’avvocato Leo Brocchi che ha curato il ricorso a nome di 169 dipendenti.Leggi tutto l'articolo su http://www.ilcentro.it/chieti
PA, Fedeli e Madia: “Chiuso l’Atto di indirizzo per il comparto Istruzione e Ricerca. Subito contrattazione, rinnovo entro fine anno”
Fonte : www.miur.gov.it
L’Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto (di comparto e dell’area dirigenziale) dell’Istruzione e della Ricerca è stato chiuso e trasmesso oggi all’Aran.
L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni potrà ora avviare il tavolo di contrattazione. Ne danno notizia le Ministre dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e della Pubblica Amministrazione Marianna Madi “La chiusura dell’Atto di indirizzo - spiegano - è un importante passo verso il rinnovo del contratto atteso ormai da dieci anni. Il governo sta proseguendo sulla strada tracciata con l’accordo dello scorso 30 novembre.
L’apertura della contrattazione partirà subito per avere il rinnovo entro la fine dell’anno. Ci sono sia i tempi che le risorse per farlo”, concludono le due Ministre.
Il comparto e l’area dirigenziale dell'Istruzione e della Ricerca comprendono i dipendenti:
- della Scuola: dirigenti, docenti, educatori, amministrativi, tecnici ed ausiliari;
- dell’AFAM: direttori, docenti, coordinatori, assistenti, coadiutori;
- dell’Università: dirigenti, elevate professionalità e personale amministrativo;
- degli Enti pubblici di ricerca: dirigenti, personale amministrativo e di ricerca di 21 enti.
L’Atto di indirizzo ha una parte comune ai settori coinvolti e le specifiche sezioni. Fermi restando gli incrementi garantiti a tutti dal rinnovo, l’Atto siglato oggi consente alle istituzioni e agli enti coinvolti la possibilità di una maggiore valorizzazione del personale.
Vai al documento pdf: Atto di Indirizzo comparto dell'istruzione e della ricerca e area dirigenziale
LA FORMAZIONE SINDACALE "strumento rilevante al fine di pervenire anche al rafforzamento della rete sindacale in grado di rispondere alle attese degli iscritti e non solo"
La formazione per i quadri sindacali ha una importanza strategica finalizzata all’accrescimento delle risorse umane, alle loro competenze e capacità, e va sempre più affermandosi anche in un ambito più vasto del contesto sindacale. Considerata come strumento centrale di sviluppo di ogni organizzazione, sindacale, la formazione rappresenta oggi uno strumento rilevante al fine di pervenire anche al rafforzamento della rete sindacale in grado di rispondere alle attese degli iscritti e non solo, attraverso il miglioramento e l’incremento del livello qualitativo della capacità di tutela sindacale e di tutte le attività ed i servizi resi, sia agli iscritti che a i cittadini.
Sentenza della Corte di Cassazione :Stress lavorativo''Riconosciuta la causa di servizio per la malattia cardiaca del dipendente"
Con la sentenza n. 24361 del 16.10.2017 la Corte di Cassazione ha stabilito che nel caso di specie, lo stress lavorativo provato dal dipendente, spetta a questi la causa di servizio. Un eccessivo stress lavorativo può infatti comportare gravi danni per la salute, come ad esempio una malattia coronarica per colpa del carico di mansioni. Vai alla sentenza su: www.laleggepertutti.it
Sentenza Corte di Cassazione “Responsabilità dell’INPS e risarcimento del danno che ne deriva se l’Istituto Previdenziale fornisce a un assicurato un’informazione inesatta sul periodo che manca alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia"![]() INL ''circolare riguardante le indicazioni operative sulle sanzioni da applicare in caso di omessa sorveglianza sanitaria dei lavoratori''![]() Lavori Usuranti- Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro contenente le semplificazioni sulla documentazione da presentare per accedere ai benefici
Sentenza Corte di Cassazione ‘’il lavoratore che assiste una persona con disabilità può essere trasferito, ma a certe condizioni..
Home Care Premium: emesso dal 5 ottobre il mandato per il pagamento dei contributi per il mese di settembre.
|