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Per la prima volta in Italia riconosciuto permesso di lavoro per curare cane

La non cura di un animale di proprietà integra, infatti, secondo la Giurisprudenza, il reato di maltrattamento degli animali previsto dal Codice penale. Non solo ma vige il reato di abbandono di animale, come previsto dalla prima parte dell’articolo 727 del Codice penale.Ora, con le dovute certificazioni medico-veterinarie, chi si troverà nella stessa situazione potrà citare questo importante precedente – ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente LAV (LEGA ANTI VIVISEZIONE).

 

Documento FGU agli Organismi Istituzionali Nazionali relativo a mancato accreditamento Scuola di Specializzazione Chirurgia Generale Università degli Studi di Cagliari

Arturo Maullu - Coordinatore Generale Nazionale FGU Dipartimento Università

Il MIUR vuole chiudere 135 scuole di specializzazione universitarie negando l’autorizzazione a insegnare e contemporaneamente fare lavorare in corsia gli specializzandi in ospedali gestiti direttamente o convenzionati con l’Ateneo. Per stabilire chi può e chi no attivare queste scuole lo stesso Ministero si è dato delle regole che tengono conto di svariati parametri legati a qualità, quantità e complessità dell’attività assistenziale, numero di docenti della materia di prima e seconda fascia, citazioni e pubblicazioni scientifiche etc.. Ma può anche capitare che le regole siano pure adattate o applicate in modo diverso a seconda del peso politico di chi deve prendere e di chi dovrebbe prendere e può anche capitare, che chi prende, abbia requisiti inferiori a chi deve cedere, perché alla fine il numero di posti complessivi destinati agli specializzandi resta comunque invariato.

L’università italiana è sotto la lente di ingrandimento della Magistratura per tanti altri motivi, non stupirebbe affatto se anche questa vicenda dovesse riservare delle soprese, per ciò invitiamo i colleghi di tutte le sedi interessate da questo “fenomeno” a vigilare affinchè ci sia il pieno rispetto delle regole e denunciare senza timore alcuno eventuali violazioni alle stesse.

Di seguito pubblichiamo il documento a firma del Coordinatore Generale Nazionale FGU Dipartimento Università Arturo Maullu, inviato in pari data al Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, al Ministro della Sanità, al Presidente della RAS, al Magnifico Rettore Università Studi Cagliari, all’Assessore alla Sanità della RAS, al Direttore Generale dell’AOU di Cagliari,  relativo a mancato accreditamento Scuola di Specializzazione Chirurgia Generale Università degli Studi di Cagliari.

 

Sentenza Sezione Giurisdizionale d’Appello Regione Sicilia n.78/2017 - P.I. – Permessi sindacali retribuiti - Responsabilità amministrativa per inosservanza dell’obbligo di giustificare le assenze dal servizio mediante documentazione probatoria

Il principio stabilito dal Collegio in materia di permessi sindacali, afferma che la mancata documentazione attestante la relativa attività sindacale è fonte di responsabilità. Il ragionamento sostenuto dai giudici è che la partecipazione agli impegni sindacali da parte di un dipendente che fruisce del diritto all’utilizzo dei permessi retribuiti è prevista dall’art. 30 dello Statuto dei lavoratori, che riconosce il diritto alla partecipazione alle riunioni degli organi sindacali, “garantendolo da qualsiasi preventivo atto di autorizzazione o concessione”, ma proprio in virtù della specifica finalità cui è attribuito il diritto in questione, “in assenza della prova dell’effettiva partecipazione, che grava comunque sull’interessato, la relativa assenza diviene priva di giustificazione e la corrispondente retribuzione indebita, venendo meno, il rapporto sinallagmatico tra prestazione lavorativa e corrispondente retribuzione “. Fonte www.Aran.it

Sentenza Corte d'Appello Regione Sicilia n°78/2017

 

Lettera alla MInistra MIUR On Fedeli ed al Presidente della CRUI Prof. Manfredi ''Punti Organici Università''

 

 

 

 

 

 

Trasmessa via PEC in pari data


Ill.ma Sig.ra Ministra

dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca

On. Valeria Fedeli

 

Ill.mo Presidente della CRUI

Prof. Gaetano Manfredi

 

Ancora una volta le Università Pubbliche sono sotto l’occhio del ciclone e la loro autonomia è andata persa da ormai molto tempo, lo dimostrano le circolari del MEF che vengono recepite e adottate dalle amministrazioni universitarie, penalizzando il personale Tecnico- Amministrativo e CEL, particolarmente sul fondo trattamento accessorio, PEO e altro.

Il MIUR con il Decreto Ministeriale del 9 agosto 2017, n° 610, all’art. 3 comma 1, ha ancora una volta penalizzato il personale Tecnico-Amministrativo e CEL, che in aggiunta al blocco dei contratti subisce, per l’ennesima volta, il blocco di una parte dei già scarsi punti organico assegnati nel biennio 2017-2018.

Dopo tutti questi anni di blocco delle assunzioni e delle PEV, chiedere per l’ennesima volta il congelamento del 10% dei punti organico derivanti dai cessati del 2016, per l'inserimento in ruolo del personale in organico nelle camere di commercio e altri enti, danneggia le Università che data l’elevata età media dei dipendenti avrebbe necessità di poter invece assumere giovani.

Così come non si comprende come mai il MIUR, la CRUI, o i rappresentanti del personale T.A. eletto nel CUN, non abbiano sostenuto la necessità di far destinare una parte di punti organico per l’assunzione di personale precario delle nostre Università, e in particolare i nostri Ricercatori di tipo A.

Si tratta di personale che in questi anni, ha dimostrato una elevata professionalità e pubblicato lavori scientifici rilevanti oltre a partecipare attivamente a convegni Nazionali ed Internazionali e attività progettuali, ma non solo, tanti hanno conseguito l’Abilitazione Scientifica, per la seconda fascia, ma con scarse probabilità di essere poi chiamati soprattutto coloro che  provengono dalle categorie del personale T.A. Infine vogliamo ricordare che la normativa attuale permette le progressioni verticali per il personale Tecnico-Amministrativo, solo tramite concorsi esterni e una buona parte di essi è fermo da più di dieci anni.

Già in altre occasioni abbiamo richiamato l’attenzione delle istituzioni che governano il sistema universitario, MIUR, CRUI, CUN, etc.. che l’Università debba essere il volano dello sviluppo del paese pare siamo tutti d’accordo, si tratta solo di dare gambe a quella che è un’opinione comune con finanziamenti straordinari per l’assunzione di giovani docenti e personale T.A. che diano nuova linfa all’università facendo emergere quelle potenzialità, oggi nascoste o non ammesse nel circuito produttivo.

Contiamo di riprendere il discorso sulla metodica di ripartizione dei punti organico anche nella fase di discussione del rinnovo del CCNL per il quale si auspica siano rese disponibili le risorse necessarie a finanziarlo in modo adeguato.

Roma 25.09.2017

Il Coordinatore Generale Nazionale

Dipartimento Universita FGU Gilda Unams

Arturo Maullu

 

Sentenza Corte dei Conti del 05/2017‘’’Le responsabilità degli accordi negoziali con la parte pubblica, se in disaccordo con gli obblighi di Legge ricadono unicamente sulle amministrazioni''

La Corte dei Conti con la sentenza n° 175 del 17.05.2017 ha sancito che nel caso in cui gli accordi negoziali concordati con le ammnistrazioni nell’ambito delle contrattazioni decentrate si rivelino in contrasto con gli obblighi imposti dalla legge, i sindacati non sono responsabili di danni erariali, ma le responsanbilità ricadono unicamente sulla parte pubblica.Tale sentenza ribadisce quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 14689 del 14.07.2015,

 

Sentenza Corte di Cassazione - Infortunio sul lavoro fuori orario: è responsabile il datore di lavoro

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40706 del 7.09.2017, ha stabilito che anche nel caso in cui l’incidente avvenga fuori dall’orario di servizio, le responsabilità del datore di lavoro e/o del responsabile della sicurezza per gli infortuni sussiste anche quando il lavoratore infortunato sia stato imprudente, disattento o negligente e anche nel caso in cui non avrebbe nemmeno dovuto essere presente sul luogo di lavoro.  Fonte www.studiocerbone.com Vai alla Sentenza n. 40706 del 7.09.2017

 

Legge 104, per il permesso servirà il preavviso di tre giorni per i dipendenti pubblici

L’ipotesi sulla legge per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap fa seguito a una direttiva del ministro Madia. Per i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi della legge 104, o di quelli sulla donazione di sangue, spunta l’obbligo di comunicare le assenze “con un preavviso di 3 giorni, per garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell’attività amministrativa”. Lo propone l’Aran – l’Agenzia che rappresenta il governo nei negoziati – ai sindacati per il rinnovo del contratto degli statali.

 

CORSI E RICORSI…. Bocciato il numero chiuso alla statale di Milano

Con Ordinanza N. 04478/2017 REG.PROV.CAU., il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (Sezione Terza), visto il ricorso n.7499 del 2017 proposto dall’Unione degli Universitari Milano, Carlo Eugenio Dovigo, Elisa Marchetti, Francesco Melis, Federica Bellina e Domenico Surace (Segretario di Ateneo del nostro sindacato e componente del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Milano) contro Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca in persona del Ministro p.t., Università degli Studi Milano in persona del Rettore p.t, per veder riconoscere come libero ed a numero aperto l'accesso al primo anno dei corsi di laurea in Filosofia, Lettere, Scienze dei beni Culturali, Scienze umane, dell'ambiente, del territorio e del paesaggio e Storia, Lingue e letterature straniere e comunque di tutte le facoltà umanistiche dell'Università degli Studi di Milano, accoglie l’istanza cautelare in epigrafe, e per l’effetto sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati.

 

Visite Fiscali, via libera del Consiglio di Stato … ma con quattro osservazioni

Il Consiglio di Stato con il parere favorevole n.1939 del 31 agosto 2017, dà il via libera al decreto Madia riferito alle modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l'accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l'individuazione delle fasce orarie di reperibilità (ai sensi dell'articolo 55-septie comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165",  ma nel contempo formula quattro osservazioni:  richiedendo di ''armonizzare le fasce orarie di reperibilità'' tra personale pubblico e privato;  di precisare meglio i criteri di base relativi alla ''richiesta riguardante la visita di controllo'';  di garantire  il ‘’rispetto della riservatezza’’ prevista dal Codice sulla Privacy e meglio definire le modalità riguardo al  ‘’rientro anticipato al lavoro’’ del dipendente  assente per malattia. Leggi e stampa il Parere Consiglio di Stato n.1939 del 31.08.17.pdf

 

STATALI, CGS: STANZIARE IN L. BILANCIO RISORSE PER RINNOVO CONTRATTI

Roma, 28 agosto – “Nonostante i continui annunci a mezzo stampa sugli ormai leggendari 85 euro di aumento, le risorse per il rinnovo dei contratti ancora non ci sono: chiediamo perciò al Governo di stanziarle nella legge di Bilancio”. È quanto dichiara Rino Di Meglio, segretario generale della Confederazione Generale del Lavoro (CGS), in seguito all’incontro avvenuto questa mattina all’Aran.

Dopo la pausa estiva, dunque, è ripresa la trattativa sui temi generali che riguardano tutti i comparti e le aree del pubblico impiego. La confederazione guidata da Di Meglio ha ribadito al presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, che le risorse rese al momento disponibili da Palazzo Chigi sono meno della metà di quelle necessarie e che gli 85 euro medi devono finire netti nelle buste paga dei dipendenti statali.

In merito, poi, al pasticcio degli 80 euro del bonus Renzi, la CGS ha sottolineato che si tratta di un problema creato dal governo e che spetta allo stesso governo risolvere senza danneggiare i lavoratori.

Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE

 

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