Sentenza Corte dei Conti del 05/2017‘’’Le responsabilità degli accordi negoziali con la parte pubblica, se in disaccordo con gli obblighi di Legge ricadono unicamente sulle amministrazioni''

Sentenza Corte di Cassazione - Infortunio sul lavoro fuori orario: è responsabile il datore di lavoro
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40706 del 7.09.2017, ha stabilito che anche nel caso in cui l’incidente avvenga fuori dall’orario di servizio, le responsabilità del datore di lavoro e/o del responsabile della sicurezza per gli infortuni sussiste anche quando il lavoratore infortunato sia stato imprudente, disattento o negligente e anche nel caso in cui non avrebbe nemmeno dovuto essere presente sul luogo di lavoro. Fonte www.studiocerbone.com Vai alla Sentenza n. 40706 del 7.09.2017
Legge 104, per il permesso servirà il preavviso di tre giorni per i dipendenti pubblici

CORSI E RICORSI…. Bocciato il numero chiuso alla statale di Milano

Visite Fiscali, via libera del Consiglio di Stato … ma con quattro osservazioni
Il Consiglio di Stato con il parere favorevole n.1939 del 31 agosto 2017, dà il via libera al decreto Madia riferito alle modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l'accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l'individuazione delle fasce orarie di reperibilità (ai sensi dell'articolo 55-septie comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165", ma nel contempo formula quattro osservazioni: richiedendo di ''armonizzare le fasce orarie di reperibilità'' tra personale pubblico e privato; di precisare meglio i criteri di base relativi alla ''richiesta riguardante la visita di controllo''; di garantire il ‘’rispetto della riservatezza’’ prevista dal Codice sulla Privacy e meglio definire le modalità riguardo al ‘’rientro anticipato al lavoro’’ del dipendente assente per malattia. Leggi e stampa il Parere Consiglio di Stato n.1939 del 31.08.17.pdf
STATALI, CGS: STANZIARE IN L. BILANCIO RISORSE PER RINNOVO CONTRATTI
Dopo la pausa estiva, dunque, è ripresa la trattativa sui temi generali che riguardano tutti i comparti e le aree del pubblico impiego. La confederazione guidata da Di Meglio ha ribadito al presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, che le risorse rese al momento disponibili da Palazzo Chigi sono meno della metà di quelle necessarie e che gli 85 euro medi devono finire netti nelle buste paga dei dipendenti statali.
In merito, poi, al pasticcio degli 80 euro del bonus Renzi, la CGS ha sottolineato che si tratta di un problema creato dal governo e che spetta allo stesso governo risolvere senza danneggiare i lavoratori.
Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE Aumenti contrattuali a 85 euro ? Facciamo un po’ di conti… giusto per evitare illusioni e aspettative sbagliate
In premessa, quando si parla di “aumenti contrattuali” è bene ricordare che bisogna fare sempre riferimento ad importi al lordo. Infatti questi ‘’aumenti'', comprendono in primis i contributi previdenziali e sanitari a carico dello Stato ‘'lordo Stato’’ che incidono per un 32,7%. Prendiamo ad esempio quindi i famosi 85 euro sbandierati da alcune sigle sindacali che firmarono l’accordo del 30 novembre u.s. Ebbene, gli 85 euro “lordo Stato” corrisponderebbero in effetti a circa 64 euro, somma questa cosiddetta “lordo dipendente” che spetta sì al lavoratore, ma sulla quale graverebbero ancora ulteriori trattenute. Infatti, dai 64 euro, andranno ancora detratti l’8,80% di contributi previdenziali a carico del dipendente e alcune altre trattenute che inciderebbero nell'insieme, per un totale dell'11% circa. Per cui detratto il tutto si arriverebbe a 57 euro. Ma.. mica è finita quì, ci sono da calcolare le ritenute erariali, cioè ''l’Irpef'' che varia a seconda dello stipendio complessivo del dipendente. Bisogna considerare che di norma, per la maggior parte del personale del P.I. gli aumenti contrattuali sono tassati al 27%, mentre per chi gode di uno stipendio più elevato la tassazione arriva al 38%. Per cui, praticamente i 57 euro si riducono a 42 euro, mentre si assottigliano ulteriormente a 36 euro per chi ha uno stipendio maggiore. Ma l’importo può scendere ancora di 2 o 3 punti percentuali se andiamo a conteggiare anche le addizionali regionali e comunali. Poi in ultimo, si dovrà fare i conti con il famoso bonus Renzi di 80 euro…., ed alla fine cosa resterebbe concretamente in tasca al dipendente? Giusto qualche spicciolo per il costo di qualche tazza di caffè. Arturo Maullu - coordinatore generale nazionale CSA Università - Dip.Univ.FGU Gilda Unams. Il Calendario degli incontri per i rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego
Il 31 agosto sarà convocato il tavolo delle Funzioni centrali, sul tema degli istituti del rapporto di lavoro (malattie, permessi, coordinamento delle norme in materia disciplinare). Nella prima settimana di settembre saranno convocati i tavoli di Sanità, Istruzione e Ricerca (ex comparto Università) e Funzioni locali. Buoni pasto, si potranno cumulare fino ad un massimo di otto ticket
Visite Fiscali ''dal 1 settembre 2017 cambiano le regole per i dipendenti statali''
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