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Sentenza Corte dei Conti del 05/2017‘’’Le responsabilità degli accordi negoziali con la parte pubblica, se in disaccordo con gli obblighi di Legge ricadono unicamente sulle amministrazioni''

La Corte dei Conti con la sentenza n° 175 del 17.05.2017 ha sancito che nel caso in cui gli accordi negoziali concordati con le ammnistrazioni nell’ambito delle contrattazioni decentrate si rivelino in contrasto con gli obblighi imposti dalla legge, i sindacati non sono responsabili di danni erariali, ma le responsanbilità ricadono unicamente sulla parte pubblica.Tale sentenza ribadisce quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 14689 del 14.07.2015,

 

Sentenza Corte di Cassazione - Infortunio sul lavoro fuori orario: è responsabile il datore di lavoro

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 40706 del 7.09.2017, ha stabilito che anche nel caso in cui l’incidente avvenga fuori dall’orario di servizio, le responsabilità del datore di lavoro e/o del responsabile della sicurezza per gli infortuni sussiste anche quando il lavoratore infortunato sia stato imprudente, disattento o negligente e anche nel caso in cui non avrebbe nemmeno dovuto essere presente sul luogo di lavoro.  Fonte www.studiocerbone.com Vai alla Sentenza n. 40706 del 7.09.2017

 

Legge 104, per il permesso servirà il preavviso di tre giorni per i dipendenti pubblici

L’ipotesi sulla legge per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap fa seguito a una direttiva del ministro Madia. Per i dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi della legge 104, o di quelli sulla donazione di sangue, spunta l’obbligo di comunicare le assenze “con un preavviso di 3 giorni, per garantire la funzionalità degli uffici e la migliore organizzazione dell’attività amministrativa”. Lo propone l’Aran – l’Agenzia che rappresenta il governo nei negoziati – ai sindacati per il rinnovo del contratto degli statali.

 

CORSI E RICORSI…. Bocciato il numero chiuso alla statale di Milano

Con Ordinanza N. 04478/2017 REG.PROV.CAU., il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (Sezione Terza), visto il ricorso n.7499 del 2017 proposto dall’Unione degli Universitari Milano, Carlo Eugenio Dovigo, Elisa Marchetti, Francesco Melis, Federica Bellina e Domenico Surace (Segretario di Ateneo del nostro sindacato e componente del Senato Accademico dell’Università degli Studi di Milano) contro Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca in persona del Ministro p.t., Università degli Studi Milano in persona del Rettore p.t, per veder riconoscere come libero ed a numero aperto l'accesso al primo anno dei corsi di laurea in Filosofia, Lettere, Scienze dei beni Culturali, Scienze umane, dell'ambiente, del territorio e del paesaggio e Storia, Lingue e letterature straniere e comunque di tutte le facoltà umanistiche dell'Università degli Studi di Milano, accoglie l’istanza cautelare in epigrafe, e per l’effetto sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati.

 

Visite Fiscali, via libera del Consiglio di Stato … ma con quattro osservazioni

Il Consiglio di Stato con il parere favorevole n.1939 del 31 agosto 2017, dà il via libera al decreto Madia riferito alle modalità per lo svolgimento delle visite fiscali e per l'accertamento delle assenze dal servizio per malattia, nonché l'individuazione delle fasce orarie di reperibilità (ai sensi dell'articolo 55-septie comma 5-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165",  ma nel contempo formula quattro osservazioni:  richiedendo di ''armonizzare le fasce orarie di reperibilità'' tra personale pubblico e privato;  di precisare meglio i criteri di base relativi alla ''richiesta riguardante la visita di controllo'';  di garantire  il ‘’rispetto della riservatezza’’ prevista dal Codice sulla Privacy e meglio definire le modalità riguardo al  ‘’rientro anticipato al lavoro’’ del dipendente  assente per malattia. Leggi e stampa il Parere Consiglio di Stato n.1939 del 31.08.17.pdf

 

STATALI, CGS: STANZIARE IN L. BILANCIO RISORSE PER RINNOVO CONTRATTI

Roma, 28 agosto – “Nonostante i continui annunci a mezzo stampa sugli ormai leggendari 85 euro di aumento, le risorse per il rinnovo dei contratti ancora non ci sono: chiediamo perciò al Governo di stanziarle nella legge di Bilancio”. È quanto dichiara Rino Di Meglio, segretario generale della Confederazione Generale del Lavoro (CGS), in seguito all’incontro avvenuto questa mattina all’Aran.

Dopo la pausa estiva, dunque, è ripresa la trattativa sui temi generali che riguardano tutti i comparti e le aree del pubblico impiego. La confederazione guidata da Di Meglio ha ribadito al presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, che le risorse rese al momento disponibili da Palazzo Chigi sono meno della metà di quelle necessarie e che gli 85 euro medi devono finire netti nelle buste paga dei dipendenti statali.

In merito, poi, al pasticcio degli 80 euro del bonus Renzi, la CGS ha sottolineato che si tratta di un problema creato dal governo e che spetta allo stesso governo risolvere senza danneggiare i lavoratori.

Ufficio stampa CGS – CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACALE

 

Aumenti contrattuali a 85 euro ? Facciamo un po’ di conti… giusto per evitare illusioni e aspettative sbagliate

Arturo Maullu - coordinatore generale nazionale CSA Università - Dip.Univ.FGU Gilda Unams.

In premessa, quando si parla di “aumenti contrattuali” è bene ricordare che bisogna fare sempre riferimento ad importi al lordo. Infatti questi ‘’aumenti'', comprendono in primis i contributi previdenziali e sanitari a carico dello Stato ‘'lordo Stato’’ che incidono per un 32,7%. Prendiamo ad esempio quindi i famosi 85 euro sbandierati da alcune sigle sindacali che firmarono l’accordo del 30 novembre u.s.

Ebbene, gli 85 euro “lordo Stato” corrisponderebbero in effetti a circa 64 euro, somma questa cosiddetta “lordo dipendente” che spetta sì al lavoratore, ma sulla quale graverebbero ancora ulteriori trattenute.

Infatti, dai 64 euro, andranno ancora detratti l’8,80% di contributi previdenziali a carico del dipendente e alcune altre trattenute che inciderebbero nell'insieme, per un totale dell'11% circa. Per cui detratto il tutto si arriverebbe a 57 euro.

Ma.. mica è finita quì, ci sono da calcolare le ritenute erariali, cioè ''l’Irpef'' che varia a seconda dello stipendio complessivo del dipendente. Bisogna considerare che di norma, per la maggior parte del personale del P.I. gli aumenti contrattuali sono tassati al 27%, mentre per chi gode di uno stipendio più elevato la tassazione arriva al 38%. Per cui, praticamente i 57 euro si riducono  a 42 euro,  mentre si assottigliano ulteriormente a 36 euro per chi ha uno stipendio maggiore.

Ma l’importo può scendere ancora di 2 o 3 punti percentuali se andiamo a conteggiare anche le addizionali regionali e comunali. Poi in ultimo, si dovrà fare i conti con il famoso bonus Renzi di 80 euro…., ed alla fine cosa resterebbe concretamente in tasca al dipendente? Giusto qualche spicciolo per il costo di qualche tazza di caffè.

Arturo Maullu - coordinatore generale nazionale CSA Università - Dip.Univ.FGU Gilda Unams.

 

Il Calendario degli incontri per i rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego

Riprenderanno presso l’ARAN gli incontri previsti con le Organizzazioni Sindacali. Il Calendario  prevede un primo incontro il 28 agosto con le Confederazioni Sindacal che verterà su alcune tematiche di carattere trasversale dei rinnovi contrattuali e, a seguire, le convocazioni dei tavoli di comparto.

Il 31 agosto sarà convocato il tavolo delle Funzioni centrali, sul tema degli istituti del rapporto di lavoro (malattie, permessi, coordinamento delle norme in materia disciplinare). Nella prima settimana di settembre saranno convocati i tavoli di Sanità, Istruzione e Ricerca (ex comparto Università) e Funzioni locali.

 

Buoni pasto, si potranno cumulare fino ad un massimo di otto ticket

Le nuove regole entreranno in vigore dal prossimo 10 settembre. Si potranno utilizzare fino a un massimo di 8 Ticket per l'intero valore facciale  e saranno spendibili anche negli agriturismi, negli ittiturismi, nei mercatini, nelle mense aziendali ed interaziendali. Non sono cedibili, né cumulabili oltre il limite di otto buoni, né commerciabili o convertibili in denaro e sono utilizzabili solo dal titolare. Così come previsto dal DM n° 122 del 7 giugno 2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. (GU Serie Generale n.186 del 10-08-2017)

 

Visite Fiscali ''dal 1 settembre 2017 cambiano le regole per i dipendenti statali''

L'Inps con il messaggio n° 3265 del 09.08.2017 detta le prime istruzioni applicative riguardo al passaggio di competenze  in materia di visite fiscali. Infatti, dal 1° settembre 2017, ai sensi degli articoli 18 e 22 del Decreto legislativo n. 75 del 27 maggio 2017, entrerà in vigore il “Polo unico per le visite fiscali”, con l’attribuzione all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps)  della competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio.

 

INPS
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