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Quanto ‘’può costare’’ al dipendente essere irreperibile alla visita di controlo INPS durante lo stato di malattia

Durante la malattia il/la lavoratore/trice è tenuto/a all’obbligo di reperibilità in determinate fasce orarie, così come previsto dalla normativa vigente che per i dipendenti pubblici vanno dal lunedi alla domenica, incluse le festività infrasettimanali i cui orari sono: la mattina dalle ore 9,00 all 13,00 ed al pomeriggio dall ore 15,00 alle 18,00. A chi risulterà essere assente dal domicilio di reperibilità senza giustificato motivo alla prima visita fiscale, verranno irrogate conseguenti sanzioni disciplinari ed economiche, così come previsto dalla normativa vigente, che prevede una riduzione del 100% della retribuzione per i primi dieci giorni di malattia;

 

INPS ''Domande frequenti su certificati medici telematici''

Assenza per malattia ''Cosa succede se il medico curante sbaglia a indicare l'indirizzo per la reperibilità del lavoratore? Il lavoratore è giustificabile se viene disposta la visita medica di controllo domiciliare all'indirizzo errato?

Risponde l'INPS - Il lavoratore, che chiede al medico curante di redigere il certificato di malattia per assenza dal lavoro, deve assicurarsi che l'indirizzo riportato per la reperibilità sia corretto e completo di frazione, contrada e di ogni altro dettaglio utile per consentire l'eventuale visita medica di controllo. Con il certificato telematico non cambia, infatti, la responsabilità del lavoratore riguardo il dovere di diligenza nel collaborare pienamente al compimento degli eventuali accertamenti medici di controllo che il datore di lavoro o l'INPS vorranno effettuare.

 

Nel Portale NoiPA Un nuovo servizio per la consultazione dei pagament per i dipendenti della P.A.: aggiornamento sui tempi di attivazione

NoiPA, il Portale  di servizi del MEF per la P.A., sta lavorando su un nuovo servizio che permetta di visualizzare l'importo netto dei propri stipendi. Questo servizio consentirà a tutti gli amministrati di verificare anche l'importo netto relativo all'ultima rata elaborata, in anticipo rispetto alla pubblicazione del cedolino.

 

Pensioni, I periodi riscattabili per i dipendenti pubblici

Gli statali che si avvicinano alla pensione devono prestare attenzione ai servizi che possono essere riscattati per aumentare l'importo dell'assegno.Come noto i dipendenti pubblici possono sfruttare diverse disposizioni legislative per riscattare periodi utili ai fini pensionistici.L'ordinamento previdenziale per i lavoratori del settore statale (DPR 1092/1973) consente, infatti, ancora oggi la possibilità di riunire o di riscattare gratuitamente o con oneri ridotti alcuni particolari periodi di servizio, una facoltà non riconosciuta per la generalità dei lavoratori del settore privato. Si tratta di una serie di disposizioni di cui è bene essere a conoscenza sia per avvicinare la data di pensionamento che per maturare una pensione di importo superiore senza necessità di sborsare cifre notevoli. Leggi tutto su: www.pensionioggi.it

 

Messaggio INPS ''Chiarimenti sull’assoggettabilità contributiva ai fini pensionistici e dei trattamenti di fine servizio della voce retributiva “elemento perequativo”, prevista nei CCNL dei dipendenti pubblici triennio 2016-2018

L'INPS a seguito dei diversi quesiti pervenuti alle sedi territoriali dell'Istituto di Previdenza, con il messaggio n.3224 del 30 agosto 2018 fornisce i necessari chiarimenti riguardo alla voce stipendiale denominata ''emolumento perequativo'' (introdotto sino al 31 dicembre 2018) con il rinnovo dei CCNL dei dipendenti pubblici per il  triennio 2016-2018.

 

L'Inps, con il messaggio del 14 agosto 2018 fornisce ulteriori chiarimenti per sistemare la propria posizione assicurativa anche dopo il 1 gennaio 2019

In merito alla prescrizione dei contributi dei dipendenti iscritti alle gestioni pubbliche, confluite nell’INPS, si chiarisce che la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il 1° gennaio 2019. Questa data ha rilievo per i rapporti fra INPS e datori di lavoro pubblici, perché mutano le conseguenze del mancato pagamento contributivo accertato dall’Istituto.Il 31 dicembre 2018 non deve essere considerato come la data ultima entro cui l’iscritto/dipendente pubblico può chiedere la variazione della propria posizione assicurativa, ma come il termine che consente al datore di lavoro pubblico di continuare ad applicare la precedente prassi consolidata nella Gestione dell’ex INPDAP che individuava la data di accertamento del diritto alla contribuzione di previdenza e assistenza come giorno dal quale inizia a decorrere il termine di prescrizione.

 

Congedo biennale e permessi 104/92, Inps: possono essere cumulati e senza ripresa lavoro

L’Inps, con messaggio n. 3114 del 07/08/2018, ha fornito indicazioni in merito alle modalità di fruizione dei permessi previsti dall’articolo 33 della legge n. 104/92 e del congedo straordinario previsto dall’articolo 42, comma 5, del D.lgs n. 151/2001.

 

Sentenza Corte di Cassazione - E' possibile monetizzare le ferie non godute, ma nel P.I. occorre fornire la prova che il mancato pagamento è dipeso da motivate esigenze di servizio o da cause di forza maggiore.

Tratto da:ilquotidianodellapa.it - Nel pubblico impiego occorre fornire la prova che il mancato pagamento è dipeso da motivate esigenze di servizio o da cause di forza maggiore.

Un dirigente di una Asl emiliana otteneva dal Tribunale del lavoro una sentenza favorevole che gli riconosceva il diritto alla monetizzazione delle ferie (pari a 246 giorni) non godute. La Corte d’appello di Bologna, in riforma della sentenza di primo grado, ha accolto la domanda dell’Azienda.

 

 

Pensioni, Anche l'indennità di fine servizio (TFS) dei lavoratori pubblici è pignorabile

Diverse sentenze della Corte Costituzionale hanno fatto venire meno la tradizionale distinzione in merito alla pignorabilità del trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici.Molti lavoratori soprattutto ex lavoratori del settore pubblico si domandano spesso se l'indennità di fine servizio, il TFS, possa formare oggetto di pignoramento in caso di procedura esecutiva avviata dal terzo creditore. In passato, infatti, per i lavoratori del pubblico impiego erano in vigore norme più favorevoli che sostanzialmente limitavano la possibilità di aggredire il TFS a differenza di quanto accadeva per i lavoratori dipendenti del settore privato. In origine il trattamento di fine servizio per i dipendenti pubblici era definito impignorabile ai sensi dell'articolo 21 del DPR 1032/1973 salvo il caso di risarcimento del danno causato dal dipendente all'amministrazione pubblica. La norma, tuttavia, è stata dichiarata costituzionalmente illegittima con le sentenze della Corte costituzionale n. 99 del 1993 e n. 225 del 1997.

Leggi tutto l'articolo: www.pensionioggi.it

 

PA: CGS A BONGIORNO, NON SVILIRE RUOLO SINDACATI

Stabilizzazione dei precari, assunzioni per il ricambio generazionale ma soprattutto attenzione alla condizione di alcune professioni che svolgono attività usuranti. Sono queste alcune delle priorità esposte  dalla Confederazione generale sindacale (Cgs), nel corso del primo confronto con il ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno tenutosi il 27.07.

 

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