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Opzione Donna, Il Governo dovrà decidere sulla proroga

La Legge di Stabilità 2016 ha previsto la possibilità di proseguire la sperimentazione dell'opzione donna oltre il 2015 se ci saranno risorse rispetto ai fondi stanziati dal Governo. Per l'opzione donna si avvicina la possibilità di una proroga. Entro il prossimo 30 Settembre 2016 Governo e l'Inps dovranno, infatti, comunicare alle Camere i dati relativi al monitoraggio della sperimentazione dell'opzione donna. Si tratta di un vincolo previsto dall'ultima legge di stabilita' (articolo 1, comma 281 della legge 208/2015) con la quale il legislatore ha imposto una particolare procedura di monitoraggio delle risorse stanziate per questa forma particolare di pensionamento. Con l'espressa previsione che qualora dal monitoraggio della spesa risultassero risorse aggiuntive il Parlamento potrà stabilire una ulteriore proroga della sperimentazione oltre il 31 dicembre 2015.

 

Sentenza Corte Costituzionale Pubblico Impiego: legittima l'eliminazione della vicedirigenza

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 214, depositata il 3 ottobre 2016 ha dichiarato non fondate numerose questioni di legittimità costituzionale dell'art. 5, comma 13, del decreto-legge n. 95 del 2012, che ha abrogato l'art. 17-bis del d.lgs. n. 546 del 2001, in cui si prevedeva che la contrattazione collettiva del comparto Ministeri disciplinasse l'istituzione di un'apposita separata area della vicedirigenza.

Le questioni erano state sollevate dal Consiglio di Stato nell'ambito di una complessa vicenda processuale. Le fasi salienti di tale vicenda attengono alla mancata emanazione di atti di indirizzo del Ministro della funzione pubblica all'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), cui fece seguito il ricorso di alcuni funzionari del Ministero della giustizia e una decisione del TAR Lazio, che accolse il ricorso con sentenza passata in giudicato.

 

Università di Catania - Elezioni per il Senato Accademico "Eletto Lorenzo Piscione"

Elezioni per il rinnovo dei rappresentanti nel Senato Accademico presso l'Università di Catania - Primo eletto ''Lorenzo Piscione''

Nelle votazioni del 5 ottobre us si sono svolte le votazioni per eleggere otto rappresentanti dei docenti e due per il personale tecnico amministrativo presso l’Università di Catania. Per il personale tecnico amministrativo, il primo eletto è stato Lorenzo Piscione (CSA della Cisal Università) con 544 voti. E’ un grande risultato che premia la sede del CSA della Cisal di Catania, un successo che è stato certamente possibile grazie all’impegno profuso dal suo gruppo dirigente. Giungano al neo eletto e a tutta la dirigenza  le nostre più sentite congratulazioni per l'ottimo risultato conseguito.

I risultati delle votazioni per i rappresentanti del personale TA

Piscione voti 544 - eletto

Lanzafame voti 354 - eletto

Fortini 98 - non eletto

I neoeletti affiancheranno, in seno all’organo di governo collegiale dell’Ateneo, i diciassette direttori di dipartimento già in carica e i sei rappresentanti degli studenti designati nella scorsa primavera.

Un augurio di buon lavoro ai due neo senatori.     La Segreteria

 

Contratto. Di Meglio (GILDA): risorse scarse e legge Brunetta sono di ostacolo al rinnovo

“La strada che dovremo percorrere per arrivare al rinnovo del contratto del pubblico impiego, scaduto ormai da sei anni, si profila già tortuosa e in salita”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, segretario generale della CGS, che individua i due ostacoli maggiori nell´esiguità dei fondi messi a disposizione dal Governo e nell´indeterminatezza degli ambiti di contrattazione per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. “Le risorse stanziate finora, appena 300 milioni di euro per tutti i comparti del pubblico impiego, – spiega il segretario generale della CGS – sono insufficienti persino per risarcire i dipendenti pubblici della mancata applicazione dell´Ipca, cioè circa 130 euro netti pro capite. Inoltre, a causa di una normativa che ha provocato continue incursioni legislative, manca del tutto la preliminare e fondamentale certezza del diritto su quali siano gli ambiti riservati alla contrattazione”. Per creare le condizioni che rendano possibile l´apertura del tavolo negoziale, quindi, secondo Di Meglio “occorre modificare la legge Brunetta e ripristinare il valore della contrattazione e della rappresentanza dei lavoratori. Contratti a costo zero, o con scarsi soldi solo per pochi, non sono la soluzione dei problemi del pubblico impiego. La dignità del lavoro non è in svendita e il nostro impegno è di tutelarla in tutte le sedi” Fonte: www.orizzontescuola.it

 

Permessi 104 per la Corte Costituzionale ne ha diritto anche il convivente della persona con handicap

Dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 33, comma 3,della legge n. 104 del 1992, nella parte in cui non include il convivente tra i soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l'assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità, in alternativa al coniuge, parente o affine entro il secondo grado.

Con Sentenza 213 del 2016 la Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), come modificato dall’art. 24, comma 1, lettera a), della legge 4 novembre 2010, n. 183 nella parte in cui non include il convivente tra i soggetti legittimati a fruire del permesso mensile retribuito per l’assistenza alla persona con handicap in situazione di gravità, in alternativa al coniuge, parente o affine entro il secondo grado.

 

P.A. Per la falsa attestazione della presenza in servizio è previsto il licenziamento - D.Lgs n° 116/2016

È entrato in vigore dal 13 luglio 2016 il D.Lgs n° 116/2016 che introduce  rilevanti modifiche  all’art.55-quater del D.lgs 30 marzo n° 165 del 30 marzo 2001. Il decreto interviene sulla disciplina prevista per gli illeciti disciplinari, in particolare sulla ‘’falsa  attestazione della presenza in servizio’’ per la quale è previsto il licenziamento. Vediamo in sintesi quali sono le principali novità introdotte dal decreto:

 

Privacy sul Lavoro: no al controllo indiscriminato di e-mail e navigazione Internet

La decisone del Garante che ha vietato a un'università il monitoraggio massivo delle attività in Internet dei propri dipendenti.

Verifiche indiscriminate sulla posta elettronica e sulla navigazione web del personale sono in contrasto con il Codice della privacy e con lo Statuto dei lavoratori. Questa la decisione adottata dal Garante [doc. web n. 5408460], che ha vietato a un'università il monitoraggio massivo delle attività in Internet dei propri dipendenti. Il caso era sorto proprio per la denuncia del personale tecnico-amministrativo e docente, che lamentava la violazione della propria privacy e il controllo a distanza posto in essere dall'Ateneo.

 

Quando il part-time incide sulla pensione

Lo svolgimento del lavoro part-time non determina un allungamento dell'età pensionabile anche se la minore contribuzione incide sulla misura della pensione.

Un anno di lavoro part-time vale quanto un anno di lavoro a tempo pieno ai fini del conseguimento del diritto alle prestazioni previdenziali. A differenza di quanto si pensa il lavoro part-time, infatti, non allontana la pensione ma influisce esclusivamente sulla misura della stessa dato che la retribuzione percepita dal lavoratore sarà inferiore e ciò si riverbererà inevitabilmente sulla rendita pensionistica.

 

Decreto Ministeriale 619/2016 Punti Organico Università 2016 ''criteri e contingente assunzionale''

Il DM 619/2016 definisce i criteri di riparto ed assegnazione ad ogni Università statale del contingente di spesa disponibile a livello nazionale per l'assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato per l'anno 2016.

 

Messaggio INPS ''Estratto Conto: invio delle comunicazioni ai dipendenti pubblici iscritti''

Con il messaggio n. 3284, del 3 agosto 2016, l’INPS ha comunicato che prosegue l’inoltro delle comunicazioni individuali agli iscritti nell’ambito del progetto per il consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici, relative alla disponibilità dell’Estratto Conto, già avviato con la circolare n. 124, del 24 giugno 2015.

 

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