Quando il part-time incide sulla pensione
Lo svolgimento del lavoro part-time non determina un allungamento dell'età pensionabile anche se la minore contribuzione incide sulla misura della pensione.
Un anno di lavoro part-time vale quanto un anno di lavoro a tempo pieno ai fini del conseguimento del diritto alle prestazioni previdenziali. A differenza di quanto si pensa il lavoro part-time, infatti, non allontana la pensione ma influisce esclusivamente sulla misura della stessa dato che la retribuzione percepita dal lavoratore sarà inferiore e ciò si riverbererà inevitabilmente sulla rendita pensionistica.
Decreto Ministeriale 619/2016 Punti Organico Università 2016 ''criteri e contingente assunzionale''
Messaggio INPS ''Estratto Conto: invio delle comunicazioni ai dipendenti pubblici iscritti''
Maternità - Parto prematuro e domande di congedo: aggiornamento procedura
Aggiornamento procedura acquisizione per via telematica delle domande di maternità di congedo post partum nei casi di parto prematuro - circolare Inps n.69 del 28/04/2016.
L’INPS, con il Messaggio n° 3131 del 20/07/2016 comunica l’aggiornamento delle applicazioni per l’invio telematico delle domande di congedo di maternità per lavoratrici e lavoratori dipendenti e iscritti alla gestione separata per poter acquisire domande con periodi post partum nei casi di parto prematuro.
Sentenza Corte di Cassazione : Infortunio in itinere ‘’il lavoratore in permesso sindacale ha diritto all’indennizzo’’
Circolare INPS ‘’istruzioni sui benefici per i lavoratori dipendenti con disabilità grave e lavoratori dipendenti che prestano assistenza ai loro familiari con disabilità grave’’Cosa prevede la normativa: I lavoratori dipendenti con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, ed i lavoratori dipendenti che prestano assistenza ai loro familiari con disabilità grave, in presenza di determinate condizioni di legge, possono beneficiare di:
Indennità di Paternità: estesa la tutela anche per i padri lavoratori autonomiL’Inps, con la circolare n.128/2016 chiarisce che anche i padri lavoratori autonomi possono fruire dell’indennità di paternità in caso di madre lavoratrice dipendente o autonoma. Con la presente circolare infatti, si forniscono istruzioni in merito alle novità legislative in argomento; per quanto non modificato, rimangono salve le istruzioni operative fornite nel tempo sugli argomenti trattati (tra le altre, quelle di cui alla circolare Inps n. 136 del 26 luglio 2002). ''Furbetti del cartellino''pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto in materia di licenziamento disciplinarePubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2016 il decreto legislativo n.116 del 20 giugno 2016, in materia di licenziamento disciplinare. Il Decreto, composto da 3 articoli, disciplina l'iter procedurale di licenziamento disciplinare per i ''furbetti del cartellino''. Il provvedimento entrerà in vigore da 13 luglio 2016. A proposito degli aumenti contrattuali e della riduzione dei comparti di contrattazioneArturo Maullu - segretario generale CSA della Cisal Università. Un tempo i rinnovi contrattuali, quando non c’era ancora l’ARAN, erano una cosa seria. La contrattazione si svolgeva tra parti sociali, il Governo rappresentato dal Ministro titolare del Ministero cui faceva capo il Comparto ed i Sindacati; poi la politica, non volendosi più assumere responsabilità dirette, si è inventata un’Agenzia alla quale ha passato la patata bollente dei rinnovi contrattuali, stabilendo a priori le regole e le risorse da mettere in campo, a prescindere da quanto poteva accadere durante la “contrattazione”, prendere o lasciare.Praticamente la contrattazione nazionale, quella vera, è morta nel momento i cui la politica ha appaltato, ovviamente al ribasso, la titolarità della contrattazione a soggetti che non rispondono direttamente del loro operato alla controparte, ma non è così.Salari accessori - Governo al lavoro anche per la P.A. ''sanatoria su tutti i premi illegittimi''(..) Il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia, ha annunciato che a breve il governo rimetterà mano a tutta la questione del salario accessorio. Parlando a margine della presentazione della relazione della Corte dei Conti sul pubblico impiego ha sottolineato come le «attuali regole sui fondi» per il salario accessorio siano «confuse» tanto da avere creato «problemi per le pubbliche amministrazioni» vista «l’incapacità del legislatore di dire come si possono costituire dei fondi e come si possono erogare le risorse».
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