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INPS: Bonus Asilo Nido, chiarimenti e novità operative

Di seguito si riporta il Comunicato Stampa INPS del 8 settembre 2025 INPS: Bonus Asilo Nido, chiari...

Conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti per lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche - Nuovo Testo Unificato

Conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti per lavoratori affetti da malattie oncolog...

CGS - LE PILLOLE DI RINO DI MEGLIO – REQUISITI PENSIONISTICI 2026

  VIDEO LE PILLOLE DI RINO DI MEGLIO – REQUISITI PENSIONISTICI 2026

Corresponsione dell’Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2025 – 30 giugno 2026

Con la circolare INPS 19 maggio 2025, n. 92, l’Istituto comunica i nuovi livelli di reddito e gli i...

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Sentenza Corte di Cassazione ''Se la lavoratrice è in aspettativa senza retribuzione, non ha diritto all’indennità di maternità''

Ai sensi dell’art. 24, comma 2, d.lgs. n. 151/2001, le lavoratrici madri che si trovino all’inizio del periodo di congedo di maternità sospese, assenti dal lavoro senza retribuzione o disoccupate, sono ammesse al godimento dell’indennità per maternità se tra l’inizio della sospensione, dell’assenza o della disoccupazione e quello della maternità non siano decorsi più di 60 giorni. Così si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7675/17 depositata il 24 marzo. Fonte: dirittegiustizia.it

 

 

Pensione Statali, Con il Cumulo slitta il pagamento della buonuscita

I lavoratori del pubblico impiego che scelgono di anticipare l'uscita grazie al nuovo cumulo dei periodi assicurativi offerto dalla recente legge di bilancio dovranno prestare attenzione agli effetti controversi sulla buonuscita.

I dipendenti pubblici che ricorreranno al cumulo dei periodi assicurativi per centrare l'uscita anticipata dovranno mettere in conto una dilatazione nell'erogazione trattamento di fine servizio o di fine rapporto di diversi anni. La Circolare Inps 60/2017 ha indicato, infatti, secondo quanto disposto l'articolo 1, co. 196 dell’articolo 1 della legge n. 232 del 2016, che per il personale delle amministrazioni pubbliche che cessa dal servizio usufruendo di tale facoltà sarà pagabile non prima di dodici mesi decorrenti dal compimento, da parte dell’interessato, dell’età anagrafica prevista dall’articolo 24, comma 6, del decreto legge n. 201 del 2011, convertito dalla legge n. 214 del 2011 e non dalla cessazione del rapporto di lavoro da parte dello stesso.

 

Lavoratrici: i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico sperimentale

Il comunicato dell'Inps per le dipendenti e per le autonome.

L’articolo 1, comma 281, legge 208 del 2015, ha previsto la facoltà per le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 avessero maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni (per le gestioni esclusive dell’AGO 34 anni, 11 mesi e 16 giorni) e un’età anagrafica pari o superiore a 57 anni e 3 mesi per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome, di accedere al trattamento pensionistico a prescindere dalla data di decorrenza.

L’articolo 1, commi 222 e 223, della legge 232 dell’11 dicembre 2016 ha esteso la predetta facoltà anche alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015, non abbiano maturato il prescritto requisito anagrafico solo per effetto degli incrementi della speranza di vita.

Con il Messaggio 1182 del 15 marzo 2017 si precisa che le lavoratrici in argomento, possono presentare in qualsiasi momento, anche successiva all’apertura della c.d. finestra mobile, la domanda di pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto nelle diverse Gestioni previdenziali, nonché l’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per il conseguimento del predetto trattamento pensionistico. Fonte : www.ilquotidianodellapa.it

 

Le Segreterie Nazionali di FLC CGIL, UILScuola RUA e CSA Università FGU Gilda Unams scrivono alla Ministra Fedeli

Università di Chieti/Pescara G. D’Annunzio - interdizione pubblici uffici del Rettore e  Direttore Generale – sospensione dal lavoro per De Carolis Goffredo.

Le Segreterie Nazionali delle Federazioni Sindacali di FLC CGIL, UILScuola RUA e CSA Università della FGU Gilda Unams, in una nota inviata il 20 marzo 2017 alla Ministra del MIUR  On. Valeria  Fedeli, chiedono un suo autorevole intervento ed un incontro urgente in relazione al susseguirsi degli eventi accaduti negli ultimi giorni e nelle ultime settimane, riguardo al provvedimento amministrativo con la sospensione di tre mesi dal lavoro, con la privazione dello stipendio emesso nei confronti del dirigente sindacale e senatore di ateneo Goffredo De Carolis; all’interdizione ai pubblici uffici per sei mesi del Rettore e del Direttore Generale, esprimendo la propria preoccupazione per il vuoto amministrativo che potrebbe scaturire  di conseguenza a tali fatti, e che potrebbe causare il blocco dell'erogazione degli emolumenti al personale T.A. con grave nocumento.

Leggi il documento sindacale inviato alla Ministra Fedeli in formato pdf.

 

Legge di conversione “Milleproroghe” - Le novità di interesse per il sistema universitario

Terminato l'iter di conversione in legge del decreto c.d. Milleproroghe, approvato in via definitiva, riportiamo di seguito alcune novità, riguardanti il panorama universitario, estratte dal Dossier del Servizio Studi della Camera dei Deputati.

 

INPS . RIPARTE IL BONUS ‘’HOME CARE PREMIUM’’ PER CHI HA UN DISABILE IN FAMIGLIA

Pubblicato sul sito dell’INPS il Bando Pubblico ‘’Progetto Home Care Premium’’ Assistenza Domiciliare anche per l'anno 2017, per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, per parenti e affini di primo grado non autosufficienti ed è rivolto a 30.000 persone disabili ovunque residenti. Gli interessati possono proporre domanda con Pin dispositivo individuale direttamente on line.

 

Comunicato sindacale ‘’Approvato il decreto Madia ma i fondi per il rinnovo dei contratti sono scarsi’’

Arturo Maullu - Coordinatore Nazionale CSA Università - Dipartimento Università FGU

Il decreto previsto dalla legge di bilancio che sblocca le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, le assunzioni e il riordino della Pubblica Amministrazione, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ed è ora al vaglio della Corte dei Conti.

Per i contratti pubblici sono già stati stanziati 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 1,2 miliardi entro il 2018 per una cifra complessiva intorno ai 2,4 miliardi di euro.

Le risorse che ancora mancano per garantire aumenti medi di 85 euro lordi al mese, così come enunciato nel famoso accordo del novembre scorso, saranno reperite con le prossime manovre finanziarie, insomma i quattrini ancora non sono disponibili.

Considerata l’esiguità delle risorse messe in campo, appare più che evidente che l’ex Comparto Università continuerà ad essere, dal punto di vista stipendiale, il fanalino di coda del pubblico impiego, ricordiamo che per poter recuperare la sola perdita di potere d’acquisto sarebbero necessari aumenti pari a  non meno di 150 euro mensili.

Contiamo molto sull’ipotesi di “armonizzazione stipendiale” a suo tempo formulata dal Ministero della Funzione Pubblica e da noi sempre rivendicata ad ogni rinnovo dei contratti e messa nero su bianco nelle dichiarazioni a verbale allegate ai CCNL.

Inoltre, per quanto concerne la parte normativa, va sottolineato che non si è concluso l’iter di revisione del Testo Unico nel quale sono ancora presenti alcune ambiguità, una su tutte, su quale sia la reale sfera riservata alla contrattazione.

Per ultimo, ma non per ordine d’importanza, come da noi sempre sostenuto durante tutte le trattative per i rinnovi dei CCNL, a partire da quello 1998/2001 che istituì le categorie in sostituzione della qualifica funzionale, dovrà essere completamente rivisto l’attuale ed ormai vetusto ordinamento professionale in quanto non è funzionale alle esigenze della P.A. e costituisce un limite alla crescita professionale e di carriera dei dipendenti che nel tempo sono ormai quasi tutti intruppati nelle posizioni apicali interne alle categorie stesse.

Certo, un governo dilaniato da lotte intestine ai partiti che lo compongono è sicuramente distratto o comunque non sufficientemente  attento a queste problematiche, tant’è che nella sostanza delle relazioni sindacali e dell’offerta economica si è fatto abbondantemente superare persino dai datori di lavoro privati che pure non navigano di certo in buone acque visto il perseverare della crisi.

Il segnale politico chiaro già inviato nel referendum dello scorso 4 dicembre dalla maggioranza degli elettori dovrebbe far riflettere chi è nella stanza dei bottoni, noi nel nostro piccolo continueremo a vigilare e informarvi sull’evolversi della situazione per la quale non siamo particolarmente ottimisti.

Roma 09.03.2017

Il Coordinatore Nazionale - Arturo Maullu

CSA Università  - Dipartimento Università FGU Gilda Unams

 

Lettera alla Ministra del Miur On. Valeria Fedeli - sviluppi delle iniziative intraprese dal vertice amministrativo dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara nei confronti del collega Goffredo De Carolis

Il Coordinatore Generale Nazionale - Arturo Maullu

in merito alla vicenda deplorevole in cui è stato coinvolto suo malgrado, dai vertici amministrativi dell’università di Chieti-Pescara, il ns dirigente sindacale nonchè senatore di ateneo in rappresentanza del personale TA  Goffredo De Carolis, è stata inviata in pari data a firma del Coordinatore Generale Arturo Maullu, alla Ministra del MIUR, al Presidente della CRUI ed al Presidente del CODAU una ulteriore nota via PEC, riferita agli ultimi sviluppi di cui è vittima il De Carolis che continua ad essere vessato con intimidazioni e persecuzioni, sfociate in procedimenti disciplinari di cui ultimo con la sospensione di tre mesi dal lavoro.
Fermo restando che si sta provvedendo alla impugnazione dei provvedimenti nelle sedi competenti in quanto assurdi ed illegittimi, esprimiamo tutti noi con forza al collega Goffredo in questo momento di grave difficoltà il nostro sostegno morale e la ns solidarietà. Coraggio Goffredo, siamo tutti con te!

Di seguito i testi delle due note inviate in data 08/03/2017 e  24/01/2017 agli Organismi Istituzionali Nazionali

 

ARAN -Università - Raccolta Sistematica Orientamenti Permessi Retribuiti

ARAN - Raccolta Sistematica degli Orientamenti Applicativi del Comparto Università aggiornati a Dicembre 2016

- Permessi retribuiti - Permessi brevi - Permessi per diritto allo studio

 

Nascita o adozione di minore: i requisiti per ottenere il premio di 800 euro

Nel comma 353, art. 1 della legge di bilancio per il 2017 è previsto che a decorrere dal 1 gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800 euro.Il premio è corrisposto in un’unica soluzione su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto di adozione.La Circolare 39 del 27 febbraio 2017 fornisce e disciplina i requisiti necessari per ottenere questa nuova misura, e dà indicazioni sulle corrette certificazioni da allegare alla domanda.

 

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