INPS: Le novità della Legge di Bilancio in tema previdenziale
Riforma Pensioni, Primi chiarimenti Inps su APE, Usuranti, Precoci e Opzione Donna.
L'INPS ha pubblicato in data 10.01.2017 alcune schede informative sulle principali novità in materia previdenziale introdotte dalla legge d Bilancio 2017.(Legge n. 232/2016) che riportiamo quì di seguito:
Abolizione Penalizzazione - APE Sociale - Anticipo pensionistico - APE Volontaria - Anticipo finanziario a garanzia pensionistica - Beneficio per i lavoratori precoci - Beneficio per addetti a lavori usuranti - Cumulo di periodi assicurativi - Quattordicesima - Regime sperimentale donna (c.d. opzione donna)
Congedo Parentale 2017 ‘’Nuove disposizioni’

Circolare INPS ''Assegni familiari e quote di maggiorazione di pensione per l'anno 2017''

PENSIONI: OPZIONE DONNA ''ULTERIORE PROROGA''

Università del Sannio (Benevento) - Elezioni per il Rappresentante PTA in seno al Senato Accademico triennio 2016-2019 "Eletta la candidata CSA Università Angela Del Grosso"
Elezioni per il Rappresentante PTA in seno al Senato Accademico - triennio 2016-2019 Università Del Sannio "Eletta Angela Del Grosso"
E’ con grande piacere informare che il CSA Università ''Del Sannio'' nelle elezioni del 13 e 14 dicembre us, del rappresentante per il personale tecnico-amministrativo in seno al Senato Accademico, ha ottenuto un grande risultato visto che è riuscito a far eleggere la propria candidata, la dott.ssa Angela Del Grosso iscritta al CSA.
Rino Di Meglio, FGU Gilda Unams"CONTRATTO:Difficile il Rinnovo senza superamento Legge Brunetta"
Nota Ufficio Studi "Chiarimenti sentenza Corte Costituzionale del 28.10.2014 n° 244" Pervengono, a questo Ufficio Studi, richieste di chiarimento in ordine ad una nota (senza data) dello studio legale Cataldi, nella quale si fa riferimento alla sentenza citata in oggetto, che prefigurerebbe un contenzioso da instaurarsi per gli anni 2011/2012 per i dipendenti pubblici assunti prima del 31.12.2000.
In verità, con la sentenza n. 244, la citata Corte Costituzionale ha dichiarato “…non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, commi 98 e 99, della legge 24 dicembre 2012, n.228…”.
Per meglio delucidare chi legge bisogna, obbligatoriamente, fare un breve riassunto di quanto avvenuto nella materia specifica: Comunicato del Coordinamento Nazionale CSA Università "LA CRICCA COLPISCE ANCORA"
Come era nelle previsioni, poco prima della chiusura della campagna referendaria è arrivato l’accordo promesso dal governo Renzi.
Premesso che l’essersi prestati a questo gioco sporco, soprattutto da parte della triade è stato un atto a dir poco meschino visto che si è in piena campagna referendaria , ma non è detto che questo porti acqua al mulino del governo, potrebbe anche essere che i cittadini, elettori e lavoratori prendano in mano la calcolatrice e magari scoprono che i conti non tornano.
Intanto parliamo del metodo, il governo dopo avere sottoscritto lo scorso luglio un accordo quadro che ha definito quali sono le OO.SS. rappresentative, quindi i titolari di contrattazione, ha ignorato questi atti e con la complicità dei soliti CGIL-CISL e UIL ha siglato un preaccordo palesemente illegittimo dal vago (?) sapore elettoralistico ed insieme hanno barato pure sui numeri.
Difatti, se dividiamo i famosi 850 milioni per tremilioni duecentomila di dipendenti pubblici otteniamo circa 260 euro anno a cranio, insomma poco più di 20 euro lordi al mese da cui detrarre il 30% lordo amministrazione, diciamo quindi che restano 15 euro lordi al mese e stiamo parlando solo del 2017, per l’anno in corso invece non c’è un euro così come per i sei mesi del 2015.
Siccome hanno raccontato favole riguardo ai numeri e assunto atti illegittimi dal punto di vista normativo almeno relativamente alle modalità di attuazione delle relazioni sindacali, nulla vieta che una volta finita la bagarre referendaria, pur con l’appoggio dei sindacati collusi (chissà cosa gli avranno promesso stavolta!) le cose potrebbero anche andare storte, per loro, potrebbe anche essere che questo spudorato atto di arroganza produca l’effetto inverso e convinca, appunto, i cittadini lavoratori ed elettori ancora incerti a dargli il benservito mandandoli tutti a casa.
Potrebbe persino essere che questo spot elettorale regalato oggi da queste OO.SS. al governo in un momento così delicato della vita democratica del nostro paese si ritorca anche contro di loro, d'altronde se si sono permessi di violare le regole che loro stessi hanno sottoscritto con l’accordo di tutti, cosa potrebbero fare domani con una costituzione che rafforza in modo esponenziale il potere dell’esecutivo e degli altri poteri forti collaterali ad esso, compresi questi sindacati?
Il nostro sindacato chiaramente non da indicazioni di voto, lascia a ciascun lavoratore valutare i fatti ed i comportamenti di questi soggetti, poi ciascuno farà liberamente la propria scelta nella consapevolezza che, non è solo in futuro che potranno essere messe a rischio le libertà fondamentali ma lo sono già nel presente vista la loro disonesta condotta.
Napoli 30.11.2016
IL COORDINAMENTO NAZIONALE
CSA UNIVERSITÁ Rino Di Meglio FGU Gilda Unams. ''PUBBLICO IMPIEGO, SU RINNOVO CONTRATTO RISPUNTA IL VIZIETTO DEGLI 80 EURO''
“Nella Finanziaria i fondi destinati al pubblico impiego ammontano a 1 miliardo e mezzo in cui - specifica Di Meglio - rientrano anche le assunzioni del personale. Per il rinnovo del contratto, dunque, resteranno più o meno 900 milioni di euro che, divisi per i 3 milioni di lavoratori del settore, si tradurrebbero in 30 euro lordi a testa di incremento stipendiale. Come si arriva, dunque, agli 85 euro promessi dalla Madia? Semplice - polemizza il coordinatore - rispunta il vizietto renziano degli 80 euro, stavolta arricchiti da altri 5 euro per qualche caffè in più da consumare al bar”.
“Dopo 7 anni in attesa per il rinnovo del contratto e con un potere di acquisto ormai ridotto all’osso - conclude Di Meglio - queste promesse basate sul nulla, dettate evidentemente dal prossimo appuntamento referendario, sono un’ulteriore offesa nei confronti dei dipendenti statali”. Sentenza Corte di Cassazione '' E' legittimo il licenziamento se il lavoratore si rifiuta di sottoporsi a visita medico collegiale''
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