Utilizzo dei Buoni Pasto: un diritto compromesso ''Richiesto dalle OO.SS. e dalle RSU l’intervento delle Istituzioni Nazionali''
A seguito delle numerose segnalazioni pervenute, che stanno creando da circa quattro mesi tante difficoltà, se non l’impossibilità dell’utilizzo dei buoni pasto là dove le Amministrazioni sono state obbligate ad adottare la Sodexo come gestore per l’erogazione dei buoni pasto, le OO.SS. e le RSU degli atenei pugliesi, hanno inviato alle Istituzioni Nazionali una nota di protesta e di richiesta di intervento al fine di sanare una situazione che stà penalizzando oltremodo i lavoratori pubblici titolari dei buoni sul territorio. Vai al documento unitario ''Utilizzo dei Buoni pasto: un diritto compromesso''
Messaggio INPS ‘’disponibile online il simulatore per il calcolo dell’onere di riscatto dei periodi di studio universitario’’

Sentenza Corte Costituzionale ‘’Legittimo il pagamento differito di 24 mesi della buonuscita degli statali pensionati prima del raggiungimento del limite di età’’

Sentenza Corte di Cassazione – indennità ex art. 44 CCNL 1994/1997 - non compete per il sabato né per il sesto giorno non lavorato

Sentenza Corte di Cassazione Sezione Lavoro - Ordinanza n. 6337 del 5/3/2019 Pubblico impiego – mobilità volontaria – principi di diritto

Incontro Governo - sindacati. Trovato un punto di accordo - sospeso lo sciopero del 17 maggio 2019
Comunicato sindacale - Convocazione ARAN su ordinamento professionale del personale universitario
Comunicato sindacale - Convocazione ARAN
Per il 21 maggio pv è stata convocata in ARAN una riunione di tutte le OO.SS. rappresentative per discutere dell’ordinamento professionale del personale universitario, una delle code contrattuali lasciate insolute dal precedente CCNL che com’è noto ha demandato a “tavoli tecnici” la soluzione dei problemi più spinosi contenuti nell’atto d’indirizzo.
La nostra posizione in merito a questo punto è nota, visto che in tempi non sospetti, praticamente all’atto stesso dell’istituzione di questo ordinamento definito in categorie (art. 55 CCNL 1998/2001) e non più da una declaratoria di profili professionali come nel passato, nelle trattative e successivamente nella dichiarazione a verbale, segnalammo la non congruità di questa scelta, visto che si compattavano in appena 4 categorie ben 11 livelli e 32 profili professionali diversi.
La nostra ferma opposizione allo stravolgimento della classificazione del personale, con altri punti per noi cruciali, ci costò una richiesta di tavolo separato di contrattazione da parte delle altre OO.SS., le nostre obiezioni di allora si sono concretizzate poi nella reale difficoltà applicativa di quelle norme contrattuali ed il tempo ci ha dato ragione, purtroppo.
Ora siamo di nuovo davanti a una fase cruciale, è dimostrato che la classificazione del personale per categorie non è adeguata alle esigenze del mondo del lavoro così com’è oggi, che non può essere data solo da una semplice appartenenza a una generica categoria e/o grado di responsabilità così come stabilito dal CCNL 1998/2001, perché si richiedono specifiche professionalità e qualificazione,
Per quanto ad alcuni possa sembrare sorprendente, la vecchia declaratoria delle qualifiche funzionali del pubblico impiego DPCM 24 settembre 1981 era ed è, forse ancora oggi, più funzionale alle necessità della P.A. delle categorie introdotte dal CCNL 1998/2001.
La nostra proposta, ovviamente non è quella di chiedere un totale ritorno al passato, comunque più attuale del presente, ma che si abbia la necessità di un’abbondante rivisitazione dell’ordinamento è più che certo, perché riteniamo sicuramente più confacente che ciascun dipendente sia indicato per ciò che è per ciò che fa e non semplicemente denominato in modo generico con una lettera dell’alfabeto.
Parimenti riteniamo che l’ordinamento debba comprendere al suo interno anche il personale universitario in servizio presso le AOU o comunque in assistenza, per riparare quanto è stato fatto, secondo noi in modo maldestro con l’art. 28 del CCNL 2002/2005 e altri tentativi successivi, (al fine di dare una collocazione a questo personale a cui la norma riconosce uno stato giuridico universitario, ma di fatto gli si applica il CCNL del SSN ), noi riteniamo invece, che gli si debba riconoscere, per intero, il trattamento economico e giuridico nell’ambito del CCNL Istruzione e Ricerca sezione Università. La motivazione principale di tale richiesta è data dal fatto che questo personale - universitario - che opera nelle AOU oltre alle attività di supporto alla didattica e alla ricerca svolge anche un’altra attività istituzionale dell’Università, cioè l’assistenza che è funzionale alle prime due già citate.
Manca circa un mese alla data della convocazione, per cui qualunque contributo relativamente all’ordinamento ci verrà dalla base, sarà valutato con attenzione e se meritevole portato al tavolo della trattativa in ARAN.
Roma 23.04 2019
Il Coordinatore Generale Nazionale
FGU GILDA Unams - Dipartimento Università
Arturo Maullu ''NUOVA DISCIPLINA DEL FABBISOGNO FINANZIARIO DEGLI ATENEI PUBBLICI'' il CUN richiama l'attenzione del MURST sulle maggiori uscite negli esercizi 2019 e 2020![]() Per la FGU GILDA - Dipartimento Università : Francesco Altamura eletto al Senato Tecnico Accademico c/o Univ.Roma Tre
Giungano le ns più sentite felicitazioni a Francesco Altamura ed a tutta la dirigenza sindacale dell’ateneo di Roma Tre, che ha permesso quest'ottimo risultato, con l’augurio al neo eletto di un proficuo lavoro in questo nuovo mandato. Il Coordinamento Nazionale
Circolare del coordinamento nazionale - PEV : Corretta interpretazione dell’applicazione dell’art.22,c.15, D.lgs.75/2017 |