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Comunicato Sindacale Unitario - Nota CINECA - Revisione indennità d’ateneo personale delle Elevate Professionalità: rilascio modifica

 

Prot. n. CCU/676

Roma, 20 settembre 2021

 

Ai Magnifici Rettori

Ai Direttori Generali

Al CINECA

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Al Presidente dell’Aran

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e p.c.

Al Ministero dell’economia e delle Finanze - Ragioneria generale dello stato – IGOP

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Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica

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OGGETTO: - Nota CINECA - Revisione indennità d’ateneo personale delle Elevate Professionalità: rilascio modifica -

 

Le scriventi Segreterie Nazionali di FLCgil, FSUR CISL - Università, UIL Scuola - RUA, Fgu GILDA e SNALS, sono venute a conoscenza della nota inviata dal Consorzio CINECA a codesti Atenei in data 15 settembre u.s. avente ad oggetto “Revisione indennità d’ateneo per la categoria EP: rilascio modifica”, con la quale il suddetto consorzio ha annunciato che con l’aggiornamento della procedura disponibile dal 28 settembre, si provvederà al rilascio della modifica di calcolo in 12 mensilità della indennità di cui in oggetto.

Tale decisione farebbe seguito ad una precedente nota con la quale il CINECA ha reso noto un parere dell’ARAN rilasciato a seguito di chiarimento richiesto dall’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, in cui troppo frettolosamente si liquida un argomento che fu oggetto di lunga trattativa proprio in sede ARAN all’atto della definizione del CCNL 1994-1996. In tale trattativa, per evitare situazioni di “reformatio in peius” nei confronti del personale successivamente confluito nelle Elevate Professionalità, fu concordato di utilizzare nella formulazione dell’art.41 del richiamato CCNL, una apposita clausola di conferma delle modalità di erogazione dell’indennità di Ateneo rispetto all’emolumento di natura stipendiale precedentemente previsto dall’art.20, comma 5, del DPR n.567/87, che la stessa nuova indennità di Ateneo assorbiva.

Il problema, infatti, non era solo quello di confermare la cadenza temporale della corresponsione della predetta indennità aggiuntiva allo stipendio prevista dal DPR n.567/87, bensì di preservare la diversa modalità di erogazione che, nel caso delle indennità ex art.20, comma 5, si concretava in una corresponsione mensile dell’emolumento e una sua utilità ai fini della determinazione della 13^ mensilità e del calcolo del trattamento previdenziale

Diversamente, infatti, si codificava l’indennità prevista dall’art. 23, comma 2, del DPR n.567/87 per il personale confluito nelle categorie B, C e D, individuato quale trattamento accessorio di incentivazione e funzionalità erogato in un’unica soluzione nel mese di luglio, che per sua natura non poteva mantenere le caratteristiche degli emolumenti corrisposti in aggiunta allo stipendio di cui all’art. 20, comma 5, del medesimo DPR.

Basta semplicemente osservare l’elaborazione stipendiale dei suddetti trattamenti economici ex DPR n.567/87 e come gli stessi venissero trattati ai fini del calcolo della 13^ mensilità e del trattamento previdenziale prima dell’entrata in vigore del CCNL 21.05.1996 per comprendere pienamente il significato dell’espressione contenuta nel richiamato art.41 “continua a essere erogata con le modalità in corso”.

Com’è noto, tuttavia, ma è il caso di ribadirlo con forza in questa sede, qualora insorgano controversie aventi carattere di generalità sulla interpretazione di una clausola contrattuale, la stessa deve essere oggetto di interpretazione autentica tra le parti che lo hanno sottoscritto.

Desta meraviglia, pertanto, che l’Aran, dimentica della trattativa che ha condotto alla formulazione dell’art.41 del CCNL 21.05.1996, abbia voluto unilateralmente fornire, del disposto contrattuale in esame, una “interpretazione autentica”, a cui tutte le scriventi OO.SS. non avrebbero dato assenso nei termini posti nel parere stesso, avendo maggiore contezza della questione e di quanto all’epoca accaduto in sede ARAN.

L’indennità di Ateneo del personale appartenente alle Elevate Professionalità è sempre stata liquidata per 25 anni (periodo 1996 – 2021) aggiungendo il rateo della tredicesima mensilità e mantenendo le medesime caratteristiche e modalità di corresponsione del precedente trattamento economico di cui all’ art. 20, comma 5, del DPR 28.09.1987, n.567, corrisposto con le suddette modalità antecedentemente al 1996 e per ulteriori 9 anni, per un totale di 34 anni senza soluzione di continuità.

Ci domandiamo, quindi, quale sarebbe l’elemento di novità che spinge il CINECA, che ha correttamente operato fino ad oggi, ad apportare una modifica al calcolo in assenza di una diversa previsione negoziale o quanto meno di una interpretazione autentica dell’art.41 del CCNL 21.05.1996.

Paradossalmente concordare sulla modifica proposta dal CINECA equivarrebbe a dire che per 34 anni tutto il Sistema Universitario ha commesso un gigantesco errore al quale anche lo stesso CINECA avrebbe concorso che, inevitabilmente, si configurerebbe addirittura come un enorme danno all’Erario Pubblico che coinvolgerebbe centinaia di responsabili tra Rettori, Direttori Amministrativi/Generale, Dirigenti, Responsabili di Ufficio, ecc. . Per 34 anni avrebbero tutti sbagliato. Francamente non possiamo che sorridere rispetto a questa idea e rispetto alle deduzioni di chi oggi mette in discussione la fattispecie, certi della qualità e della precisione con cui operano le donne e gli uomini delle Istituzioni Universitarie ai vari livelli delle Istituzioni e degli accordi all’epoca assunti in ARAN.

Tenuto conto, quindi, dei danni che la modifica della procedura stipendiale arrecherebbe a tutto il personale delle Elevate Professionalità del settore Universitario che ci costringerebbero, nostro malgrado, ad avviare immediatamente migliaia di ricorsi a tutela della categoria e di cui sarebbero chiamati a rispondere inevitabilmente gli Atenei, si diffida il CINECA ad effettuare la modifica della suddetta procedura invitando lo stesso consorzio ad indicare alle scriventi Segreterie Nazionali, le Istituzioni che persisteranno ad ordinare la modifica in parola al fine di individuare i rispettivi responsabili del procedimento contro cui si agirà nelle sedi competenti.

Ricordando ancora una volta che il CINECA è un mero consorzio interuniversitario senza scopo di lucro che nasce come centro di calcolo offrendo supporto alle attività della comunità scientifica tramite il supercalcolo e le sue applicazioni, realizzando sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e il MIUR, progettando e sviluppando sistemi informativi per pubblica amministrazione, sanità e imprese, si ribadisce che esso non può e non deve esercitare l’attività negoziale per la definizione dei contratti collettivi del personale delle Università, delle AOU e delle Istituzioni AFAM o interferire con essa, tantomeno può esercitare il potere legislativo o può svolgere funzioni interpretative di norme di legge o di contratto, dovendosi limitare esclusivamente ad offrire i suoi servizi agli Atenei secondo le indicazioni da questi fornite escludendo ogni potere di indirizzo o di coordinamento rispetto alle politiche del personale del Sistema Universitario, ancor più quando trattasi di scelte che incidono sulle retribuzioni e sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Trattandosi di materia strettamente di natura negoziale e non potendo operare gli Atenei sulla base del richiamato parere ARAN e delle valutazioni effettuate dal CINECA, che evidentemente non possono avere la valenza di una interpretazione autentica (ai sensi dell’art.49 del DLgs. n.165/2001) da effettuare a cura delle parti che hanno sottoscritto il CCNL, si chiede ai Magnifici Rettori e ai Direttori Generali delle Università italiane di voler disporre che gli Uffici competenti riscontrino alla email inviata dal CINECA lo scorso 15 settembre, rappresentando la necessità che nessuna modifica (stante il quadro legislativo e contrattuale vigente) sia effettuata all’attuale sistema di calcolo delle retribuzioni del personale delle Elevate Professionalità, ponendo in conoscenza anche le scriventi Segreterie Nazionali, al fine di rassicurare la categoria nei luoghi di lavoro, consentendo anche l’individuazione di quelle Istituzioni contro le quali, previa proclamazione dello stato di agitazione del personale in sede locale, saremo costretti ad avviare il contenzioso richiamandone le responsabilità erariali innanzi alla Corte dei Conti.

Al Presidente dell’ARAN si chiede, pur consapevoli del gravame che incombe sull’Agenzia, un immediato incontro, ipotizzando, se proprio necessario l’avvio di una procedura di interpretazione autentica, per evitare che il parere reso metta in discussione le condizioni che hanno regolato e regolano il rapporto di lavoro del personale, nonché l’operato ultratrentennale delle Istituzioni (così scongiurando, peraltro, l’insorgere di una sterile e dannosa conflittualità tra gli attori negoziali, sia a livello centrale sia a livello di singole sedi universitarie).

In attesa di un cortese riscontro, cordialmente.

 

COMUNICATO UNITARIO - Esito dell’incontro del 26.08.2021 tenutosi con la Ministra dell’Università e della Ricerca in ordine alle misure contenute nel decreto legge 6 agosto 2021, n. 111

 

 

COMUNICATO UNITARIO

Esito dell’incontro con la Ministra dell’Università e della Ricerca in ordine alle misure contenute nel decreto legge 6 agosto 2021, n. 111

In data odierna, 26 agosto 2021, si è svolto alle ore 14.30 l’incontro con la Ministra dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, per discutere delle criticità derivanti dall’applicazione, a partire dal prossimo mese di settembre, delle previsioni introdotte per le Istituzioni Universitarie e AFAM dal D.L. 6 agosto 2021, n.111, per contenere la diffusione del virus Covid-19.

La Ministra, ribadendo la volontà dell’Esecutivo di promuovere l’utilizzo della certificazione verde, c.d. green pass, tema sul quale ha dato informazione della convocazione urgente di un apposito Consiglio dei Ministri, ha condiviso la necessità espressa dalle scriventi OO.SS. di valorizzare il confronto con il Sindacato e definire linee guida generali di Sistema sia in termini di misure organizzative che di tutela della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, che potranno essere di riferimento per tutte le Istituzioni al fine di garantire maggiore uniformità d’azione nel settore.

Da parte nostra abbiamo ribadito la richiesta di definire per l’Università un protocollo d’intesa nazionale e per l’AFAM il contratto collettivo Integrativo su salute e sicurezza, sulla gestione dell’emergenza sanitaria e relativamente al D.L. n.111 di garantire in questa prima fase la gratuità dei tamponi e soluzioni che agevolino la vaccinazione del personale.

Il MUR relativamente alle richieste avanzate ha comunque annunciato la costituzione di uno specifico tavolo permanente nazionale M.U.R. – OO.SS. sulla sicurezza.

Si è condivisa la necessità che, tenendo conto delle indicazioni in tal senso emerse durante l’incontro, il Ministero adotti con tempestività tutte le misure atte a garantire la massima tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nell’attuale contesto normativo.

Il Ministero, pertanto, produrrà delle indicazioni nazionali e solleciterà gli Atenei e le Istituzioni AFAM affinché procedano a garantire, attraverso il confronto con le OO.SS., l’aggiornamento del documento di valutazione rischi e l’adozione dei protocolli concernenti le misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19, che restano strumenti fondamentali per la sicurezza dei lavoratori e degli studenti. Con particolare riferimento all’AFAM il MUR dovrà fornire anche precise indicazioni relativamente agli obblighi per gli studenti minorenni che frequentano i corsi propedeutici o in convenzione.

Il Ministero ha, altresì, convenuto sulla opportunità che si attivino specifici hub vaccinali presso le Istituzioni per garantire un canale prioritario nella somministrazione del vaccino nei confronti di chi ha espresso la volontà di aderire o completare la campagna vaccinale.

Il Ministero, inoltre, fornirà chiarimenti alle Istituzioni universitarie e AFAM relativamente ad alcune disposizioni introdotte dal D.L. n. 111, specie in ordine al problema di come effettuare l’accertamento del possesso del green pass senza intaccare la privacy del soggetto interessato alla verifica mediante l’utilizzo di applicativi appositamente sviluppati.

A tal riguardo la Ministra ha ricordato che gli Atenei sono stati finanziati con risorse pari a 225 mln da utilizzare per le misure anti Covid-19.

Siamo certi che a seguito del confronto avviato oggi con il Ministero che proseguirà nel suddetto tavolo tecnico permanente in sede M.U.R., sarà possibile dare risposte anche alle tante problematiche poste dalle OO.SS. e alle quali non si è avuto risposta al fine di tutelare le lavoratrici e i lavoratori dei settori Università e AFAM il cui sacrificio nel periodo dell’emergenza è stato più volte   riconosciuto e sottolineato.

 

Le Segreterie Nazionali

Pino Di Lullo  Francesco De Simone Sorrentino  Attilio Bombardieri  Arturo Maullu  Teresa Angiuli

Gigi Caramia                                                                                               Dora Liguori     Demetrio Colaci

 

 

La Ministra del MUR Convoca le OO.SS. del comparto Università - Decreto-legge 6 agosto 2021,

“Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, ’art. 9- ter del decreto ’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario.

Si comunica che la Ministra del MUR, Prof.ssa Maria Cristina Messa, a seguito della nota di incontro urgente inviataLe, ha convocato tutte le OO.SS. del comparto Università per il 26.08.2021 alle ore 14,30.

Sarà nostra cura informare sull'esito dell'incontro.

Il Coordinamento Nazionale

 

Comunicato Nazionale ''ART. 9-ter (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario) - due pesi e due misure - Richiesta incontro urgente alla Ministra del MUR

COMUNICATO 13 AGOSTO 2021

Abbiamo auspicato fino alla tarda sera di ieri di poter uscire con un comunicato unitario, così come si è fatto nel settore scuola e chiedere, sempre unitariamente, un incontro al MUR, purtroppo ciò non è stato possibile per cui le sigle sindacali si presenteranno ancora una volta divise persino nella semplice richiesta di un incontro, questo tipo di atteggiamento risulta, almeno a noi, incomprensibile.

Ciò premesso come FGU Gilda Dipartimento Università, affermiamo che va compiuto ogni sforzo, da parte di chi ne ha la responsabilità, per intensificare l’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta a chi ancora oggi dovesse nutrire dubbi o contrarietà sulla campagna vaccinale.

Purtroppo, si registrano carenze informative che tutt’ora condizionano i benefici che studenti, lavoratori e tutta la collettività universitaria, potrebbero godere dall’efficacia della campagna vaccinale.

In particolare non comprendiamo e non condividiamo l’introduzione del green pass obbligatorio con il rischio di essere sospesi dopo cinque giorni  e conseguente sospensione dello stipendio.

Nel Decreto-legge 6 agosto 2021, n. 111, recante “Misure urgenti per l'esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti”, ponendo l’attenzione su quanto disposto all’art. 9- ter del decreto in parola sull’impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario.

Il testo dell’articolo in questione dispone quanto segue:

ART. 9-ter (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 in ambito scolastico e universitario)

1. Dal 1° settembre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale di istruzione, tutto il personale scolastico del sistema nazionale di istruzione e universitario, nonché gli studenti universitari, devono possedere e sono tenuti a esibire la certificazione verde COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2.

2. Il mancato rispetto delle disposizioni di cui al comma 1 da parte del personale scolastico e di quello universitario è considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato. 3. Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute.

La domanda nasce spontanea: perché due pesi e due misure sullo stesso argomento?

Nel decreto legge n. 44 del 2021 convertito con modificazioni dalla L. 28 maggio 2021, n. 76 (in G.U. 31/05/2021, n. 128) per il personale sanitario all’art. 4 comma 6-7-8 dice quanto segue:

6.  Decorsi i termini   (per   l'attestazione   dell'adempimento dell'obbligo vaccinale) di  cui  al  comma  5,  l'azienda  sanitaria locale competente accerta l'inosservanza  dell'obbligo  vaccinale  e, previa acquisizione delle ulteriori eventuali informazioni presso  le autorità  competenti,  ne  dà   immediata   comunicazione   scritta all'interessato, al datore di lavoro e  all'Ordine  professionale  di appartenenza.  L’adozione dell’atto   di   accertamento   da   parte dell'azienda sanitaria locale determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione  del contagio da SARS-CoV-2.

7.  La sospensione di  cui  al  comma  6   è  comunicata immediatamente   all'interessato   dall'Ordine    professionale    di appartenenza.

8. Ricevuta la comunicazione di cui al comma 6, il datore di lavoro adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni, anche inferiori, diverse  da  quelle  indicate  al  comma  6,   con   il   trattamento corrispondente  alle  mansioni  esercitate,  e  che,  comunque,   non  rischi la diffusione del contagio.

Nasce spontanea anche un’altra domanda: ma come mai nelle Università ci si sofferma solo sul personale Docente, Tecnico/Amministrativo, Bibliotecario e CEL? …c’è pure il personale universitario, anche docente, funzionalmente assegnato alle AOU, quali norme si applicherebbero a questo personale che visto il suo stato giuridico richiede sicuramente  norme specifiche vista la peculiarità della Sanità Universitaria ?

Nell’incontro urgente richiesto oggi al MUR chiederemo che nei decreti attuativi del D.L. 111 al personale del comparto Istruzione e Ricerca, compreso quello operante nelle AOU, venga riconosciuto il diritto di svolgere prestazioni o mansioni, senza essere sospesi e rimanere senza stipendio, così come riportato nella legge del 28 maggio 2021, n. 76 per il personale della sanità.

Roma 13.08.2021

Clicca su : Richiesta incontro urgente alla Ministra del MUR


 

Elezioni nel CdA Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli per n.1 rappresentante del personale dirigenziale e T. A. in Consiglio di Amministrazione - Quadriennio 2021/2025. - Eletto Domenico Ferrara.

Si informa con grande soddisfazione che nelle elezioni di n.1 rappresentante del personale docente e tecnico-amministrativo negli organi di governo dell’Università degli Studi della Campania L.Vanvitelli, il nostro sindacato ha conseguito un brillante risultato, infatti, al termine dello scrutinio, è risultato eletto con 409 voti Domenico Ferrara (dirigente sindacale FGU Università).

Tale successo che premia la sede FGU Università di Napoli Vanvitelli, si è reso possibile certamente grazie all’impegno profuso dal suo gruppo dirigente. Giungano al neoeletto e alla dirigenza sindacale le ns più sentite congratulazioni per questo ottimo risultato raggiunto.

Il Coordinamento Nazionale

 

Smartworking: proroga della procedura semplificata fino al 31 dicembre 2021

Con il nuovo decreto, il governo Draghi posticipata al 31 dicembre 2021 la data di scadenza dello smart working sia nel privato che nella P.A. ciò a causa della proroga dello stato di emergenza collegato alla pandemia da Covid-19,

Tratto da: www.lavoro.gov.it

- le Amministrazioni Pubbliche (art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30  marzo  2001,  n. 165), fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi (ove previsti), fino al 31 dicembre 2021, organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di  lavoro, rivedendone l'articolazione  giornaliera  e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata con l'utenza, anche attraverso soluzioni  digitali e non in  presenza, applicando lo smartworking con le misure semplificate di cui al comma 1, lett. b) dell'art.  87,  del D.L  17 marzo 2020, n. 18 (convertito con  modificazioni in L. 24 aprile 2020, n. 27) –  pertanto prescindendo dagli  accordi  individuali  e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della L. 22 maggio 2017, n. 81 -  e comunque a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed  efficienza  nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente (art. 11 bis);

- in tema di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche (art. 14, comma 1, L. 7  agosto  2015, n. 124), le Pubbliche Amministrazioni adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l'attuazione del telelavoro e del lavoro agile. Inoltre, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le Amministrazioni Pubbliche redigono il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA) che ne individua le modalità attuative prevedendo, per le attività che possono essere svolte in smartworking, che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene, garantendo che gli stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera, definendo le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti. In caso di mancata adozione del POLA, il lavoro agile si applica almeno al 15% dei dipendenti, ove lo richiedano.

 

Elezioni in Senato Accademico presso l’Università di Cagliari: Eletta Orsola Macis

A seguito delle elezioni svoltesi il 2 e il 7 luglio 2021 per n.2 rappresentanti  in Senato Accademico  per il personale tecnico amministrativo bibliotecario per il triennio 2021/24 presso l’Università di Cagliari, è stata eletta  con n. 148 voti la nostra candidata Orsola Macis. Giungano alla neo eletta ed a  tutto il gruppo dirigente  Fgu  Università di Cagliari le ns più vive  congratulazioni per il  conseguimento di tale  risultato.

Il Coordinamento Nazionale

Esito votazioni
prima eletta - Dott.ssa Onnis Giuseppina voti 157 (Cgil)
seconda eletta - Dott.ssa Macis Orsola voti 148 (Fgu)

Vai al: decreto rettorale di proclamazione elette

 

Comunicato - Atto di Indirizzo Quadro integrativo per i settori Università, Ricerca ed AFAM,- Rinnovo contrattuale triennio 2019/2021

 

COMUNICATO

ATTO DI INDIRIZZO QUADRO - RINNOVO CONTRATTUALE DEL TRIENNIO 2019-2021 - PERSONALE DELL’UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA E DELL’ALTA FORMAZIONE ARTISTICO MUSICALE E COREUTICA

 

Pochi minuti prima dell’incontro odierno convocato dalla Ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa   ci è stato inviato l’atto d’Indirizzo integrativo per i settori Università, Ricerca ed AFAM, atto indispensabile per l’avvio delle trattative per il rinnovo del CCNL 2019 - 2021.

Chiaramente non abbiamo avuto il tempo di fare una valutazione approfondita del documento, ma è parso da subito evidente che a differenza di altri atti prodotti in passato questo ha un respiro politico più ampio e fa proprie molte delle richieste che abbiamo formulato noi in passato, per cui potrebbe metterci nella condizione in sede di contrattazione con l’ARAN, di affrontare problemi annosi e fino ad ora sempre elusi.

Tra questi sicuramente la perequazione economica con gli altri comparti, un ordinamento professionale più confacente alle esigenze dei lavoratori e delle stesse Università, il personale universitario in assistenza indipendentemente dalla tipologia di AOU cui sono assegnati, eliminazione del blocco del salario accessorio, regolamentazione del lavoro agile, formazione professionale continua, consente di rivedere le modalità di progressioni interne alle categorie, accoglie persino la nostra proposta di categorie bis definendoli “spazi economici intermedi”,  l’accesso alle categorie superiori  (PEV), o la mobilità in altri ambiti del P.I., le problematiche dei collaboratori, esperti linguistici e lettori, insomma è stata messa tanta carne al fuoco, speriamo si riesca a contenere tutto nel prossimo CCNL  e non riportati invece su  tavoli tecnici a latere che non hanno risolto, neppure in passato, i problemi rimasti invece in sospeso.

Dal nostro sito web nazionale  potete scaricare l'Atto di Indirizzo in questione, che dovrà essere assemblato con quelli degli altri settori che fanno capo al nostro comparto e trasmesso dalla Ministra Messa, alla Funzione Pubblica, che emanerà  l’atto di indirizzo integrativo per l’intero comparto dell’Istruzione e Ricerca, in proposito abbiamo chiesto alla ministra di vigilare, nella fase di rinnovo  del CCNL, affinché queste linee d’indirizzo non vengano stravolte.

Sarà nostra cura tenervi informati sull’evolversi della situazione.

Roma 07 luglio 2021

Il Coordinamento Nazionale

 

Elezioni nel Senato Accademico triennio 2021/2024 c/o il Politecnico di Bari '' Eletto Toni Martino'' (coordinatore FGU Dipartimento Università - Politecnico di Bari)

Nelle Elezioni del 29 e 30.06.2021 per il rinnovo dei rappresentanti del personale T.A. nel Senato Accademico - triennio 2021/2024 c/o Politecnico di Bari -

2° ELETTO  TONI MARTINO CON 78 VOTI

Siamo orgogliosi di constatare, che la serietà, la trasparenza, la coerenza, nonché l’impegno profuso nell’attività sindacale dai ns dirigenti, sono state premiate, consentendo per la prima volta nel Politecnico di Bari una vittoria molto significativa e gratificante per tutto il nostro sindacato.

E’ risultato secondo eletto nelle elezioni per le rappresentanze del personale T.A. in seno al Senato Accademico, Toni Martino, dirigente sindacale della FGU GILDA - Dipartimento Università Politecnico di Bari, grazie al vasto consenso ottenuto, abbiamo ‘’ distaccato ’’ di molti voti il candidato dell’altra OO.SS.

Giungano le ns più sentite congratulazioni a Toni MARTINO ed a tutto il gruppo dirigente sindacale del Politecnico Bari che ha permesso un sì tale successo, con l’augurio al neo eletto di un proficuo cammino in questo nuovo incarico.

Risultati  delle votazioni

1° eletto con 95 voti Luigi D’Elia (SNALS)

2° eletto con 78 voti Toni Martino (FGU GILDA - Dipartimento Università)

3° non eletto con 34 voti Vito Cascione (CGIL)

Il Coordinamento Nazionale

 

Note Unitarie delle OO.SS. ''Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e “Vanvitelli” di Napoli - Richesta interventi urgenti - Diffida al rettore

Oggetto: - Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e AOU “Vanvitelli” di Napoli - Segnalazioni e richiesta di interventi urgenti -.

Oggetto: Riscontro al parere ARAN su A.O.U. “Gaetano Martino” di Messina richiesto dal Rettore di codesto Ateneo. Contestazione nel merito del parere dell’Aran e contestuale diffida a porre in essere atti conseguenziali al parere reso.

(link a fondo pagina) due documenti unitari a firma delle OO.SS. FGU GILDA Università, Flc Cgil, Cisl Fur, Uil Scuola Rua, e Snals Confsal inviati alle Istituzioni Nazionali

In attesa di tempestivi interventi volti a riaffermare il carattere peculiare e universitario dei nosocomi di formazione sanitaria, per come definiti nel tavolo specifico istituito presso il MUR di cui si attendono gli esiti definitivi per come concordato con le scriventi OO.SS.,si ritiene necessario un intervento delle SS.LL. in indirizzo volto a ripristinare urgentemente il rispetto del dettato normativo e contrattuale presso l’AOU “Federico II” e l’AOU “Vanvitelli”, accertando eventuali responsabilità anche di tipo erariale, nei confronti di tutti i soggetti che abbiano agito in difformità dall’enunciato quadro normativo di riferimento, con particolare riferimento al ripristino del corretto inquadramento giuridico ed economico spettante al personale reclutato dalle predette AOU e correzione dei bandi di concorso in atto, e la diffida al Rettore dell’Ateneo di Messina dal porre in essere atti finalizzati a trasformare AOU di Messina da Azienda Ospedaliera Universitaria integrata con il Servizio Sanitario Nazionale - art. 2, comma 2, lettera a) del DLgs. n.517/99 in Azienda a modello unico di AOU con consequenziale superamento della sopra richiamata dicotomia prevista dalla legge attualmente ancora in vigore e ciò per evidente carenza di potere e di legittimazione del Rettore stesso.

Il Coordinamento Nazionale

Vai ai Link:

Criticità AOU “Gaetano Martino” di Messina, AOU “Federico II” e AOU “Vanvitelli” di Napoli - Segnalazioni e richiesta di interventi urgenti -

Riscontro al parere ARAN su A.O.U. “Gaetano Martino” di Messina richiesto dal Rettore di codesto Ateneo. Contestazione nel merito del parere dell’Aran e contestuale diffida a porre in essere atti conseguenziali al parere reso

 
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