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Comunicato- Rinnovo CCNL: ARAN - Pareri o opinioni…? Aumenti Stipendiali Dirigenza e PTAB .... ovvero due pesi e due misure?

COMUNICATO

Rinnovo CCNL: ARAN - Pareri o opinioni…? Aumenti Stipendiali Dirigenza e PTAB .... ovvero due pesi e due misure?

Il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, in un’intervista rilasciata qualche giorno fa al Messaggero e poi diffusa dai media, ha dichiarato che il buon funzionamento della P.A. dipende da due fattori;

-  sblocco degli stipendi dei dirigenti, dagli attuali 240.000 euro lordi, ritenuti non più sufficienti a soddisfare economicamente chi governa il pubblico impiego;

-  consentire a chi sta nelle categorie apicali un possibile passaggio nella dirigenza, il che a nostro parere ci potrebbe anche stare, se parimenti la parte restante della “truppa”, cioè il 99% del P.I., godesse almeno di altrettante attenzioni.

La stessa ARAN, per il settore universitario, ammette la presenza di stipendi più bassi rispetto al Pubblico Impiego più in generale; tanto per capirci, lo stipendio di ingresso di un dipendente di categoria B è di circa 17.000 euro lordi annui, che è molto, ma molto inferiore dell’attuale stipendio mensile di un dirigente  di cui parla il presidente dell’Aran, ritiene oggi insufficiente.. quello del dirigente, naturalmente!  Clicca su: articolo del Il Messaggero del 25.us. ed al link:https://www.money.it/Rinnovo-contratto-statali-la-verita-Aran;

Da una lettura dei dati Aran si evince altresì che il settore universitario conta la presenza di circa il 48% di dipendenti laureati e buona parte di loro sotto inquadrati, ultimi come retribuzioni e anche come possibilità di carriera. Il meccanismo collegato agli aumenti contrattuali, attualmente in vigore, prevede percentuali uguali per tutti i comparti del Pubblico Impiego di circa il 4,07% ; per cui paradossalmente chi era all’ultimo posto quando questo meccanismo è stato adottato, oggi è sempre ultimo, ma molto più distanziato; infatti, per il personale universitario si parla di una media mensile lorda di circa 90 euro, per altro, aumento che verrà applicato solo a partire dal 2021 che dimostra gli effetti perversi di questo meccanismo, da noi più volte denunciato nelle varie sedi istituzionali, ma che nessuno vuole effettivamente cambiare.

Non possiamo non evidenziare che i nostri datori di lavoro, in questo caso i Rettori, nell’ultimo documento prodotto dalla CRUI, hanno inserito un lungo elenco di priorità, ma stranamente, per il comparto, hanno parlato solo della categoria degli EP e dell’attuale figura del Tecnologo ancora a tempo determinato, dimenticandosi del restante personale Tecnico/Amministrativo, Bibliotecario e CEL del comparto, oltre che di quello impiegato nelle AOU.

Il settore universitario, rispetto ad altri settori e comparti conta anche un altro dato negativo, uno dei più bassi tassi di sindacalizzazione, soprattutto tra i giovani, questo comporta un ulteriore punto debole che ci penalizza nelle trattative e persino nei confronti del restante personale del pubblico impiego, poco propenso a ipotesi di riallineamento dei salari stante alle regole vigenti.Le affermazioni rilasciate da chi rappresenta la nostra naturale controparte (ARAN) nelle trattative per i rinnovi contrattuali, ci lascia quantomeno perplessi e come già evidenziato in un nostro precedente comunicato (clicca quì) , di appena qualche giorno fa, lascia sottintendere che ci sia la volontà da parte del Governo e quindi dell’Agenzia delegata, di procedere ad un rinnovo privilegiando alcune specifiche aree e figure professionali che già tanto hanno avuto, almeno dal punto di vista economico, rispetto al restante personale del comparto.

Noi continueremo a batterci affinché le cose cambino, consci però del fatto che se la categoria fosse più compatta e convinta delle proprie potenzialità forse qualche risultato maggiormente positivo riusciremmo a portarlo a casa. Sull’ultimo CCNL, arrivato al traguardo della firma in fretta e furia, solo per ragioni elettorali, la nostra sigla la FGU GILDA ha apposto una semplice firma tecnica.

Ancora una volta si va ad un possibile rinnovo fuori tempo massimo, tenuto conto che scade lo stesso anno in cui si rinnova (forse); se neanche le poche e fondamentali cose chieste in piattaforma non dovessero essere accolte, firmare un’altra cambiale in bianco, lasciando irrisolte persino le code contrattuali del CCNL vigente, sarebbe davvero problematico.

28 maggio 2021

Il coordinatore Generale Nazionale

FGU GILDA – Dipartimento Università

Arturo Maullu


 

Comunicato Nazionale - incontro del 20 maggio us con il MUR sul rinnovo CCNL - Pane al pane e vino al vino.. -

 

Circolare FGU Università del 4 maggio 21-Chiarimenti riferiti a risorse non utilizzate per la remunerazione delle prestazioni di lavoro straordinario e i risparmi derivanti dalla mancata erogazione dei buoni pasto nell’anno 2020, causa emergenza COVID-19

 

COMUNICATO SINDACALE RINNOVO CCNL''RESOCONTO INCONTRO MUR DEL 30 APRILE 2021''

 

 

 

 

 

 

 

COMUNICATO INCONTRO MUR 30 aprile 2021

Il 30 aprile su richiesta unitaria delle OO.SS., si è svolto un incontro con la Ministra dell’Università e della Ricerca avente per oggetto l’atto d’indirizzo integrativo per l’avvio delle trattative sul rinnovo del CCNL 2019-2021 del settore Università nell’ambito del contratto Istruzione e Ricerca...

In particolare, pur senza entrare troppo nel merito, si è discusso; della revisione dell’ordinamento professionale, della necessità di recuperare il gap stipendiale con la parte restante del pubblico impiego, di rivedere le modalità di accesso alle PEO, rivedere ed estendere le materie di competenza della contrattazione di secondo livello regolamentando anche lo Smart Working, eliminazione dei limiti di utilizzo dei Fondi del salario accessorio, formazione continua sulla falsa riga di quanto già in essere in altri comparti (vedasi sanità),  estensione e potenziamento del welfare aziendale, recupero al tabellare dell’indennità di ateneo.

Il nuovo ordinamento professionale dovrà dare risposte a problemi irrisolti da decenni quali, quello relativo ai lettori e collaboratori ed esperti linguistici con l’istituzione di uno specifico profilo professionale e dovrà altresì ricomprendere anche il personale operante presso le AOU, per questo ultimo si è chiesto alla ministra di attivarsi con il Ministero della Salute per l’emanazione di un decreto interministeriale, così come previsto dal decreto legislativo 517/99 dopo il quadriennio di sperimentazione .

Su queste tematiche c’è una piattaforma comune già presentata in sede di commissione ex art.44 del CCNL 19.04.2018, i suddetti argomenti sono stati rappresentati in modo unitario dalla FGU con le OO.SS. CISL e SNALS, ma c’è la volontà da parte di tutti noi di ricercare soluzioni comuni tra tutte le altre OO.SS. nell’ambito delle trattative che si presume inizieranno a breve in sede ARAN, visto che anche negli interventi dei colleghi delle altre OO.SS. non ci sono differenze incolmabili.

Nella sua replica la ministra ha riconosciuto che c’è la necessità di reperire maggiori risorse da destinare al rinnovo del CCNL per il personale del settore Università, di eliminare i lacciuoli normativi che attualmente limitano l’utilizzo dei fondi accessori, che l’ordinamento professionale necessita di una profonda rivisitazione e che ci sia l’inderogabile necessità di trovare soluzione all’annoso problema del personale universitario in assistenza. In merito a ciò ha annunciato che è già in corso una interlocuzione con il Ministero della Salute.

Ha altresì assunto l’impegno di dare l’avvio ad un serrato confronto con le OO.SS. in sede ministeriale su tavoli tecnici monotematici che proseguiranno anche nei prossimi giorni, al fine di poter procedere in tempi rapidi all’emanazione dell’atto di indirizzo propedeutico all’avvio ufficiale delle trattative in sede Aran.

Sarà nostra cura tenervi informati sull’esito dei lavori in sede ministeriale.

Il Coordinatore Generale Nazionale

FGU GILDA Università

Arturo Maullu

 

Smart working : addio alla soglia minima del 50% nella Pubblica Amministrazione.

''Approvata in Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Brunetta per la Pubblica Amministrazione''

Si torna alla normalità: addio alla soglia minima del 50% per lo smart working nella Pubblica amministrazione. Fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere alle modalità semplificate relative al lavoro agile, ma sono liberate da ogni rigidità.
È la novità del decreto legge “proroghe” approvata oggi in Consiglio dei ministri su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione.

A regime, dall’inizio del 2022, la norma conferma l'obbligo per le amministrazioni di adottare i Pola (Piani organizzativi del lavoro agile) entro il 31 gennaio di ogni anno, riducendo però dal 60% al 15%, per le attività che possono essere svolte in modalità agile, la quota minima dei dipendenti che potrà avvalersi dello smart working.

Tratto da: www.funzionepubblica.gov.it


 

ATTO D'INDIRIZZO QUADRO per il rinnovo dei Contratti di lavoro triennio 2019-2021 dei dipendenti della P.A.

Per il rinnovo dei Contratti di Lavoro dei Dipendenti Pubblici triennio 2019-2021, nei prossimi giorni le Organizzazioni Sindacali verranno convocate dall’ARAN al tavolo negoziale. Si riporta il link dell'Atto di indirizzo quadro: atto di indirizzo quadro rinnovi contrattulali per il triennio 2019-2021

Documenti FGU Unversità correlati: Chiarimenti FGU Università sull'Ipotesi atto di indirizzo della Funzione Pubblica sui rinnovi contrattuali per il personale della P.A. triennio 2019-2021


 

DECRETO “RIAPERTURE”Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 (decreto-legge) Proroga dello stato d'emergenza

DL n.52 del 22 aprile 2021 Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 96 del 22 aprile 2021

Il decreto prevede la proroga fino al 31 luglio dello stato d’emergenza connesso all’emergenza sanitaria in atto, già deliberato il 31 gennaio 2020. La proroga è stata decisa su proposta della Protezione civile e su indicazione del Cts che ritiene esistano le condizioni per il mantenimento delle misure contenitive e precauzionali adottate con la normativa emergenziale.

 

Circolare Ministero della Salute del 12/04/2021 ''indicazioni procedurali per la riammissione in servizio dei lavoratori dopo assenza per malattia Covid-19 correlata, e la certificazione che il lavoratore deve produrre al datore di lavoro''

Il Ministero della Salute, con la circolare n.15127 del 12 aprile 2021 fornisce indicazioni procedurali per la riammissione in servizio dei lavoratori dopo assenza per malattia Covid-19 correlata, e la certificazione che il lavoratore deve produrre al datore di lavoro ed è passibile di ulteriori aggiornamenti che terranno conto dell’evolversi del quadro epidemiologico, delle conoscenze scientifiche e del quadro normativo nazionale.

Si legge nella circolare quanto segue:

 

Alla luce della normativa vigente a livello nazionale e del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” siglato in data 6 aprile 2021, le fattispecie che potrebbero configurarsi sono quelle di seguito indicate.

 

Linee generali d’indirizzo della programmazione delle Università 2021-2023 e Indicatori per la valutazione periodica dei risultati. - risposte a domande frequenti -

Il Ministero dell'Università e della Ricerca, con il DM n. 289 del 25 marzo 2021 ha fornito le linee generali di indirizzo della programmazione triennale del sistema universitario  per il triennio 2021-2023 e indicatori per la valutazione periodica dei risultati. 
L’atto normativo e i documenti allegati vedi:  risposte a domande frequenti (VQR 2015.2019) - aggiornamento 12 aprile 2021 -  li potete trovare sul sito del MUR a questo link: https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-289-del-25-03-2021

 

Circolare MEF del 9 aprile 2021, n.11 ''Enti ed organismi pubblici - bilancio di previsione per l’esercizio 2021. Aggiornamento della circolare n. 26 del 14 dicembre 2020. Ulteriori indicazioni.''

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la circolare n. 26 del 14 dicembre 2020 aveva fornito indicazioni volte ad orientare gli enti ed organismi pubblici da esso vigilati nella predisposizione del bilancio di previsione 2021 ma ha inteso fornire ulteriori chiarimenti con la circolare n. 11 del 9 aprile 2021, in riferimento al trattamento economico e accessorio del personale, in particolare riguardo all'osservanza delle istruzioni da parte degli Enti e Organismi pubblici che rientrano nell’ambito applicativo dell’art.1, c.2) del Dlgs. n.165/2001 e di quanto previsto dal c. 870 dell’art. 1 Legge di Bilancio, specificatamente riferito ai risparmi derivanti dalle risorse destinate a remunerare le prestazioni di lavoro straordinario e quelli derivanti dai buoni pasto NON erogati nel 2020.

 
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