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Documento di Economia e Finanza 2024 (DEF 2024), che delinea previsioni cruciali in relazione al PIL e traccia una linea sul futuro del welfare nel nostro paese.

 

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Avviato in Commissione Lavoro alla Camera l'iter procedurale della proposta di legge che punta ad accelerare i tempi di erogazione del TFS per i dipendenti statali

E’ iniziato dall’11 gennaio us, l’iter in Commissione Lavoro alla Camera della proposta di legge che punta ad accelerare i tempi di erogazione per i dipendenti statali del Tfs (trattamento di fine servizio) che devono subire un lungo periodo di attesa: a volte anche fino a cinque anni. La Corte Costituzionale con la sentenza n. 130 del 23/06/2023 aveva dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 2, del decreto-legge n. 79 del 1997 e dell’art. 12, comma 7, del d.l. n. 78 del 2010, che prevedono rispettivamente il differimento e la rateizzazione delle prestazioni. Le questioni erano state sollevate dal Tribunale amministrativo per il Lazio, sezione terza quater, in riferimento all’art. 36 della Costituzione. La Corte, pertanto, con questa pronuncia aveva incaricato il Parlamento di eliminare, gradualmente, la norma avendo giudicato totalmente illegittimo il quadro normativo vigente che autorizza il pagamento differito del Tfs ai dipendenti pubblici rispetto ai privati, sottolineandone l’urgenza. Purtroppo, la problematica è rimasta in sospeso per diversi mesi : la recente proposta avanzata, di cui la parti politiche sembrano essere d’accordo, non risolve appieno la problematica in quanto solo la prima rata, secondo questo provvedimento, dovrebbe essere pagata entro tre mesi dalla pensione con un incremento fino a 63 mila euro, per cui rimarrebbe comunque in piedi quella disparità di trattamento tra pubblico e privato che contrasta con il principio costituzionale della giusta retribuzione.

 

Sentenza Corte Costituzionale n.4 dell’11 gennaio 2024 Riconosciuto ai dipendenti pubblici che hanno fatto ricorso il diritto al riconoscimento alla maggiorazione della RIA, (Retribuzione individuale di anzianità) anche per gli anni '91,'92,'93

La Corte Costituzionale  con la sentenza del 11 gennaio 224 n.4  dichiarando l’incostituzionalità dell'art. 51, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)», mette fine ad una controversia giuridica durata più di venti anni, riconoscendo il diritto agli aumenti legati all’anzianità di servizio che dovranno essere percepiti anche dal 1991 al 1993 per quei dipendenti che avevano presentato vari ricorsi per vedersi riconoscere  gli aumenti di stipendio riferiti agli anni dal 1990 al 1993. Alla luce di questa sentenza i sindacati saranno certamente sollecitati a verificare con i propri avvocati se questo dispositivo potrà essere esteso anche a tutti gli altri dipendenti che ne faranno richiesta ma che a suo tempo non hanno fatto ricorso. Leggi la sentenza su www.eius.it

 

Circolare INPS n. 4 del 05-01-2024 ''Il Congedo Parentale aumenta all’80% dello stipendio per l’anno 2024 ''

Introdotta una nuova norma nella legge di Bilancio che porterà i primi due mesi di congedo parentale a un indennizzo dell'80%.

Tratto dalla circolare Inps n.4 del 05-01-2024

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Congedo parentale

Nell’ambito delle disposizioni in materia di sostegno alle famiglie, l’articolo 1, comma 179, della legge di Bilancio 2024, ha introdotto un’importante novità in materia di congedo parentale.

Il citato comma, infatti, novellando l’articolo 34 del D.lgs 26 marzo 2001, n. 151, recante “Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”, dispone[9], per i genitori che fruiscono del congedo parentale, il riconoscimento di un’indennità in misura pari al 60% della retribuzione per un mese ulteriore al primo, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. Per il solo anno 2024, la misura dell’indennità di cui trattasi, è pari all’80% della retribuzione.

La nuova misura di sostegno, che si aggiunge alla disposizione che prevede un’indennità pari all’80% della retribuzione per un mese entro il sesto anno di vita del bambino[10] trova applicazione con riferimento ai lavoratori dipendenti che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, successivamente al 31 dicembre 2023.

Con specifica successiva circolare saranno trattati gli aspetti connessi alla portata e agli effetti della nuova misura dell’indennità e verranno fornite le relative istruzioni operative.

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Circolare INPS n. 4 del 05-01-2024

 

Richiesta verifica su aumenti ingiustificati di indennità rettori e organi di controllo nelle Università

 

Messaggio INPS n.15 del 2.01.2024 Assegno Unico 2024: sono valide anche per gli anni successivi le domande per i figli a carico

Assegno unico e universale per i figli a carico. Annualità 2024: Continuità delle domande già presentate e nuovo Calendario dei pagamenti per il periodo gennaio-giugno.

Per l’annualità 2024, l’INPS con il messaggio numero 15 del 02-01-2024 comunica che non è necessario provvedere alla presentazione di una nuova domanda all’Assegno unico e universale, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. L’INPS precisa inoltre che ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia ISEE è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata. In assenza di ISEE, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati.

 

Lettera aperta di fine anno ''Tempi di vacche magre, ma non per tutti…''

 

Tempi di vacche magre, ma non per tutti…

In quest’ultimo scorcio di anno in tanti Atenei molti rettori si stanno dando da fare per aumentare le loro indennità di carica ai vertici della governance delle università e agli organi di controllo, in alcuni casi fino ad oltre il 500% delle attuali indennità di carica, idem per i pro rettori, i consiglieri di amministrazione ed i revisori dei conti!

E’ pur vero che qualche rettore ha rinunciato a questi aumenti, pochissimi a dire la verità, quasi tutti gli altri hanno applicato il massimo aumento consentito, così vediamo,  per esempio in un ateneo medio,  che l’indennità del pro rettore vicario passa a  33.000 euro annui , l’indennità dei consiglieri di amministrazione oltre 13.000 euro, il presidente dei revisori circa 16.000 euro, i revisori oltre 13.000 euro etc.., qui vacche magre non ce ne sono, c’è semmai il mercato, delle “vacche..”

Tutto questo accade mentre il personale TAB da loro amministrato è penalizzato dal blocco del salario accessorio fermo al 2016, deciso dal governo di allora e confermato dai governi successivi fino a oggi, ‘’erano tempi di vacche magre ’’, dicevano, per cui può capitare ed anche spesso,  purtroppo, che a fronte di una disponibilità di poco più di 20.000 euro per le progressioni economiche (sempre in un medio ateneo) ci siano oltre 800 dipendenti che possono concorrervi e per pochi spiccioli!  (vedasi art. 102 nuovo CCNL).  Di ciò, parrebbe, che ai datori di lavoro,  (i rettori),  non gli freghi un granché.

Su questi aumenti spropositati delle attuali indennità di carica (per i rettori, pro rettori, i consiglieri di amministrazione ed i revisori dei conti)  la stampa, i mass media in genere, che si buttano a capofitto nel darne notizie , in questo caso, chissà perché non hanno visto, non hanno sentito e… non hanno parlato.

Purtroppo, come abbiamo già avuto modo di dire in altri recenti e passati nostri comunicati, i lavoratori e le lavoratrici neppure si indignano più, è quasi palpabile una sorta di rassegnazione grazie alla quale la parte datoriale riesce a far ingoiare di tutto, anche questa ennesima porcata, senza che nessuno fiati.

Noi non ci stiamo! E lo gridiamo forte per coinvolgere tutti i lavoratori e le lavoratrici a reagire per uscire da questa impasse nella quale siamo inchiodati da almeno tre decenni e le cui prospettive future dipendono in gran parte da una sentita o meno partecipazione alla vita sindacale.

Oltre al blocco dell’accessorio i recenti rinnovi dei CCNL, tutti, ma in particolare quello del nostro settore università, (come d'altronde  riscontrato anche negli altri comparti), non ha tenuto conto neppure dell’inflazione reale di questi ultimi tre anni, circa il 18 % come rilevato dall’ISTAT, per cui i lavoratori sono sempre più poveri.

Noi, come FGU Università faremo la nostra parte cercando di coinvolgere sempre di più i lavoratori e perché  il prossimo possa essere un buon anno per davvero e non solo un auspicio, non dipenderà soltanto da noi, ma da quanti lavoratori si sentiranno in dovere di riavvicinarsi in occasioni di incontri, che siano assemblee locali o nazionali,  dove vengono evidenziate le problematiche che investono in prima persona il PTAB e per porre soluzioni. Nel prepararci quindi, a nuove battaglie sindacali con l’intento di contrastare queste politiche che continuano a drenare risorse pubbliche in danno dei lavoratori, formulo i migliori Auguri di Buon Anno a tutti.

Roma, 31.12.2023

Arturo Maullu

Segretario Generale FGU Università

 

Messaggio INPS n. 4640 del 22/12/2023: Chiarimenti sulle nuove fasce di reperibilità per le visite fiscali - Al via l’uniformità tra pubblico e privato

L'obbligo di reperibilità per i dipendenti pubblici è ridotto a sole  4 ore come per il privato, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi).

Con il messaggio,  n. 4640 del 22/12/2023 l’Inps  fornisce, le necessarie indicazioni operative per l’espletamento degli accertamenti medico-legali domiciliari.

Le visite mediche di controllo domiciliare nei confronti dei lavoratori pubblici, fino a nuove disposizioni, dovranno essere effettuate nei seguenti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni (compresi domeniche e festivi) è in sostanza  quanto riportato nel messaggio n 4640 a seguito della sentenza del Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio n. 16305/2023, pubblicata il 3 novembre 2023, che ha annullato l’articolo 3 del decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 del Ministro della Semplificazione e della pubblica amministrazione, nella parte riguardante: “In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi”.

Resta inviariata la parte inerente " L’obbligo di reperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi”.''

 

Auguri di Buone Festività Natalizie

Care colleghe e colleghi,

siamo prossimi al Natale. È venuto il momento in cui si riuniscono le famiglie, l’avvenimento in cui si riabbracciano i propri familiari che rientrano anche da paesi lontani. Il rito delle festività natalizie si perpetua nel tempo, ma non per tutti, chi ha perso un proprio caro è in questi giorni che ripensa anche con più tristezza a chi non c'è più.

Le ingiustizie, le prepotenze e le violenze verso i più deboli non si fermano neanche durante il Santo Natale e i ricchi sono sempre più ricchi mentre la platea di chi non arriva a fine mese diventa ogni giorno più numerosa.

Noi del sindacato FGU Università  con le nostre idee e le nostre energie, sempre a fianco del personale T.A.B., cerchiamo di migliorarne le condizioni economiche e il benessere nei luoghi di lavoro. È con questo spirito che invitiamo tutti gli iscritti a continuare a darci fiducia e forza.

La FGU Dipartimento Università augura a tutti Buone Feste e un 2024 ricco di soddisfazioni.

Cordialmente,

Francesco Lavorato

Presidente FGU Dipartimento Università

 

NOTA UNITARIA AI MASSIMI VERTICI ISTITUZIONALI : SEGNALAZIONE DI CRITICITA’

 

Cambio al vertice della FGU Università di Foggia: Eletto Michele Savastano nuovo segretario d’ateneo.

Eletto Michele Savastano nuovo segretario generale d’ateneo.

Si informa che il 15 dicembre us si è svolta l’assemblea congressuale in presenza e  da remoto degli iscritti al Dipartimento Università FGU Gilda Unams dell’Ateneo di Foggia, per eleggere i nuovi quadri  dirigenti,  tra cui il nuovo segretario di ateneo, a causa  del recente passaggio alla qualifica dirigenziale di Tommaso Campagna, costretto a dimettersi dalla carica di segretario generale di ateneo. L’assemblea ha votato all’unanimità Michele Savastano, segretario generale e legale rappresentante del sindacato c/o l’Ateneo di Foggia ed ha eletto il nuovo Consiglio Ateneo che risulta così composto: Michele Savastano, Manuela Del Prete, Bruno Mazzi, Maria Lops, Michele Villani, Giulio Esposito, Sandro Stallone, per il Collegio dei Revisori dei Conti:  Carmela Marseglia (presidente); Anna Maria Di Lorenzo e  Stefania  D’Alessandro (componenti).

Ha  presieduto l’assemblea Michele Poliseno, segretario nazionale aggiunto in rappresentanza della segreteria nazionale. Nel suo intervento, Poliseno dopo aver ringraziato i convenuti e  il segretario uscente Campagna per l’invito, ha espresso a nome e per conto del Nazionale un plauso per l’ottimo lavoro espresso durante il suo mandato, che ha visto crescere in maniera esponenziale il numero degli associati e, dopo una ampia disamina sulle diverse problematiche attinenti alle università che coinvolgono  il  PTAB, ha informato i presenti anche sui  lavori in corso per il rinnovo del CCNL, la cui attenzione al momento è concentrata soprattutto sulla situazione dei Policlinici e sulla questione  del lettori di madre lingua. Al termnine dei lavori, a nome e per conto del sindacato tutto, ha inviato a Savastano ed al suo gruppo dirigente i migliori auguri di buon lavoro.

 
INPS
Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali: 1 luglio 2024 - 30 giugno 2025



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