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Previdenza. Nuove regole per andare in pensione

Nuove regole per andare in pensione per effetto dell'aumento delle speranze di vita di quattro mesi. I lavoratori del comparto pubblico non potranno congedarsi prima del compimento di 66 anni e 7 mesi. Le lavoratrici del settore privato potranno farlo a 65 anni e 7 mesi, quelle autonome a 66 anni e 1 mese. Cambia anche il requisito contributivo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.

 

Opzione Donna, ecco cosa cambia nel 2016

Cosa cambia nel 2016. Con l'approvazione della legge di stabilità 2016 è venuta sostanzialmente meno la restrizione prevista dall'Inps con le Circolari 35 e 37 del 14 marzo 2012 che avevano interpretato la data del 31 dicembre 2015 come termine entro il quale si dovesse maturare la decorrenza della prestazione. Ora le lavoratrici del settore pubblico e privato hanno la possibilità di andare in pensione a 57 anni e 3 mesi (58 e 3 mesi se autonome) con 35 anni di contributi a condizione di accettare una pensione calcolata con il metodo contributivo.

 

INPS: la FIALP CISAL chiede un piano operativo per la consegna delle buste arancioni ai lavoratori

Roma, 15 gennaio 2016 – La struttura aziendale FIALP CISAL dell’INPS, in coerenza con le politiche confederali in tema previdenziale, ha pubblicamente chiesto all’amministrazione l’avvio di un piano operativo, nel quadro del contratto integrativo di ente, per provvedere alla consegna delle buste arancioni e per fornire in merito spiegazioni adeguate ai lavoratori.  “L’operazione non è ulteriormente prorogabile” dichiara Davide Velardi, Segretario generale FIALP CISAL e Segretario confederale CISAL per il Pubblico Impiego

 

STABULARI:cenni sulla sicurezza e i potenziali rischi per gli operatori

L’allegato documento dal titolo: Stabulari: cenni sulla sicurezza e i potenziali rischi per gli operatori, a cura della dott.ssa Barbara Tuveri*, vuole essere di ausilio e monito per tutti coloro che operano negli Stabulari, rammentando loro quali possono essere i possibili rischi connessi a tale specifica attività svolta in questi ambienti di lavoro. Per chi non è un ''addetto ai lavori'' ricordiamo succintamente cosa sono gli Stabulari. Questi sono locali per il mantenimento e l’utilizzazione degli animali da laboratorio, che permettono di svolgere l’attività scientifica ‘’in  vivo’’ in ottemperanza alle direttive CEE. In questi locali operano alcune categorie di personale docente e non docente:  i Ricercatori e/o Professori  Universitari,  i Veterinari,  i Tecnici di Stabulario e gli Stabularisti. Ognuna con specifiche funzioni. Il personale che vi opera, a salvaguardia della propria sicurezza e per il benessere degli animali, deve attenersi a tutta una serie di normative di riferimento tra cui  il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs 81/2008) integrato dal D.Lgs 106/2009; il D.Lgs 116/92 art. 2) e il D.Lgs 26/2014Leggi tutto il documento

* Componente della Segreteria Tecnica Nazionale CSA della Cisal Università - Referente per le Problematiche degli Stabulari e dei Laboratori

 

Tribunale Milano: prescrizione quinquennale dei crediti di lavoro

Il Tribunale di Milano, con sentenza del 16 dicembre 2015, ha affermato che, dopo le novità introdotte dalla legge n. 92/2012 ( e, a maggior ragione, per i nuovi assunti dal 7 marzo 2015 per effetto del decreto legislativo n. 23/2015), essendo venuta, nella sostanza, meno, nella maggior parte dei casi, la tutela reale prevista dall’art. 18 della legge n. 300/1970), la prescrizione quinquennale per i crediti di lavoro decorre, in ogni caso, dalla cessazione del rapporto di lavoro e non più, per le aziende dimensionate oltre le quindici unità, in “costanza” di rapporto. Fonte www.dottrinalavoro.it

 

Sentenza Corte di Cassazione - Le festività “cadono” di domenica? Il dipendente pubblico non ha diritto al compenso aggiuntivo

Nessun compenso extra al lavoratore pubblico se la festività coincide con la domenica. L’art. 1, comma 224, legge n. 266/2005, nell’escludere l’applicabilità ai lavoratori pubblici della norma recante la previsione del diritto ad una retribuzione aggiuntiva nel caso in cui le festività ricorrano di domenica, all’indomani della stipulazione dei contratti collettivi del quadriennio 1994/1997, non viola i principi espressi dall’ art. 6 della CEDU. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione – Sez. VI civile con l’ordinanza n. 11/2016, depositata il 4 gennaio 2016. Cass., VI sez. civ., ordinanza 11/2016

Fonte  studiocataldi.it

 

Pubblicata la Circolare Inps sulla rivalutazione delle pensioni nel 2016.

Pensioni leggermente più basse dal 1° gennaio 2016. Ma i pensionati non dovranno restituire il debito pensionistico maturato nel 2015. Lo conferma l'Inps nella Circolare 210/2015 con la quale l'istituto determina, come di consueto, i valori dei trattamenti pensionistici e assistenziali in via definitiva per l'anno uscente e in via provvisoria per il nuovo anno.

 

LEGGE DI STABILITÀ 2016. TUTTO CAMBIA PERCHÈ NIENTE CAMBI

Anche per il prossimo anno, una Legge di Stabilità … Instabile!

Pensioni - No Perequazione e No Flessibilità in uscita.

Pubblico Impiego - Stanziamento irrisorio per il Rinnovo contrattuale e Turnover di fatto ancora bloccato.

Occupazione - Nessun intervento concreto per il Lavoro, si continua a tradire il ricambio generazionale.

Sanità - Finanziamenti ridotti del Fondo Sanitario Nazionale.

Mezzogiorno - Soliti "Pannicelli caldi" per il Sud.

Trasporto Pubblico Locale - Finanziamenti insufficienti al TPL.

Fisco - Ancora in attesa di una riforma seria e radicale ... per la gioia degli evasori.

Welfare - Tagli a CAF e Patronati e nuovi oneri per pensionati e cittadini, ancora incertezze per gli esodati, ritardi preoccupanti per i "nuovi" ammortizzatori sociali.

 

Cavallaro CISAL: no alla Legge di Stabilità,sì a un nuovo modo di fare Sindacato

Francesco Cavallaro - Segretario Generale CISAL

"A distanza di sei mesi dal Congresso Confederale di Rimini, prendiamo atto che la disoccupazione continua a rappresentare per il Paese un gravissimo problema, al di là della confusione, maliziosamente indotta, tra trasformazione di precedenti contratti "precari" e nuove assunzioni. Certamente numerose le prime, fortemente incentivate dalla decontribuzione per tre anni, scarsissime le seconde, specie se rapportate ai valori assoluti di occupazione, sostanzialmente invariati anche per effetto del calo sconfortante della stessa ricerca di lavoro".

 

Infortuni sul lavoro: la Cassazione allarga la tutela

La Suprema Corte di Cassazione (Sez. IV^, sentenza 18 giugno – 9 novembre 2015, n. 44793 - Presidente Romis – Relatore Izzo) e' tornata recentemente sui limiti della responsabilità del datore di lavoro per gli infortuni avvenuti negli ambienti di lavoro. La decisione della Corte apre le maglie dele ipotesi di colpa, con notevoli possibilità di ricadute pratiche nelle attività delle diverse figure soggettive che compongono la pubblica amministrazione, innanzitutto, statuisce la Corte, in materia di prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, il soggetto beneficiario della tutela è anche il terzo estraneo all'organizzazione dei lavori, sicché dell'infortunio che sia occorso all"extraneus" risponde il garante della sicurezza, sempre che l'infortunio rientri nell'area di rischio definita dalla regola cautelare violata.

 

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