Cassazione: concetto di immediatezza della contestazione disciplinare
Se viene violato l'obbligo di sicurezza dei lavoratori è legittimo il rifiuto di questi alla prestazione lavorativa. Con la sentenza n. 836 del 19 gennaio 2016, la Corte di Cassazione ha ribadito che è diritto del lavoratore astenersi temporaneamente dalla propria prestazione lavorativa quando non vi siano le condizioni di tutela relative alla salute e sicurezza sul lavoro, in quanto l’ambiente lavorativo risulta oggettivamente pericoloso.
Formazione per la sicurezza nelle Pmi, pubblicato bando Inail da 14,5 milioni di euro
I fondi, trasferiti all’Istituto dal Ministero del Lavoro, saranno assegnati a progetti realizzati in almeno quattro regioni, una per ciascuna delle macroaree nord, centro, sud e isole. I soggetti attuatori potranno presentare la domanda di finanziamento, singolarmente o in forma aggregata, entro il prossimo 19 aprile.
Pensione Anticipata, nelle Pa pensionamento d'ufficio anche prima dei 62 anni
Le Amministrazioni pubbliche potranno collocare in quiescenza forzosa il dipendente al perfezionamento della massima anzianità contributiva anche prima del 62° anno di età. Ma sino al 2017. Confermata anche quest'anno la possibilità per le pubbliche amministrazioni di far ricorso alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro nei confronti dei dipendenti che abbiano già maturato i 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne), ovvero il diritto alla pensione anticipata.
Lavori Usuranti ''In Pensione con 5 anni di anticipo''
Coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti, riconosciuti come usuranti, (Categorie di lavoratori) hanno la possibilità di andare in pensione prima rispetto all'età ordinaria per la vecchiaia con un'anzianità contributiva di almeno 35 anni ed un'età di 61 anni e 7 mesi. Rientra nella categoria di lavoro usurante, anche quello che obbliga il lavoratore a prestare la propria opera per almeno 78 giorni annui nelle ore notturne e per almeno 6 ore tra le 24.00 e le 05.00.
Previdenza. Nuove regole per andare in pensione
Nuove regole per andare in pensione per effetto dell'aumento delle speranze di vita di quattro mesi. I lavoratori del comparto pubblico non potranno congedarsi prima del compimento di 66 anni e 7 mesi. Le lavoratrici del settore privato potranno farlo a 65 anni e 7 mesi, quelle autonome a 66 anni e 1 mese. Cambia anche il requisito contributivo: 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
Opzione Donna, ecco cosa cambia nel 2016 Cosa cambia nel 2016. Con l'approvazione della legge di stabilità 2016 è venuta sostanzialmente meno la restrizione prevista dall'Inps con le Circolari 35 e 37 del 14 marzo 2012 che avevano interpretato la data del 31 dicembre 2015 come termine entro il quale si dovesse maturare la decorrenza della prestazione. Ora le lavoratrici del settore pubblico e privato hanno la possibilità di andare in pensione a 57 anni e 3 mesi (58 e 3 mesi se autonome) con 35 anni di contributi a condizione di accettare una pensione calcolata con il metodo contributivo.
INPS: la FIALP CISAL chiede un piano operativo per la consegna delle buste arancioni ai lavoratori Roma, 15 gennaio 2016 – La struttura aziendale FIALP CISAL dell’INPS, in coerenza con le politiche confederali in tema previdenziale, ha pubblicamente chiesto all’amministrazione l’avvio di un piano operativo, nel quadro del contratto integrativo di ente, per provvedere alla consegna delle buste arancioni e per fornire in merito spiegazioni adeguate ai lavoratori. “L’operazione non è ulteriormente prorogabile” dichiara Davide Velardi, Segretario generale FIALP CISAL e Segretario confederale CISAL per il Pubblico Impiego
STABULARI:cenni sulla sicurezza e i potenziali rischi per gli operatori
* Componente della Segreteria Tecnica Nazionale CSA della Cisal Università - Referente per le Problematiche degli Stabulari e dei Laboratori Tribunale Milano: prescrizione quinquennale dei crediti di lavoro Sentenza Corte di Cassazione - Le festività “cadono” di domenica? Il dipendente pubblico non ha diritto al compenso aggiuntivo
Fonte studiocataldi.it |












Cosa cambia nel 2016.
Roma, 15 gennaio 2016 – La struttura aziendale FIALP CISAL dell’INPS, in coerenza con le politiche confederali in tema previdenziale, ha pubblicamente chiesto all’amministrazione l’avvio di un piano operativo, nel quadro del contratto integrativo di ente, per provvedere alla consegna delle buste arancioni e per fornire in merito spiegazioni adeguate ai lavoratori. “L’operazione non è ulteriormente prorogabile” dichiara Davide Velardi, Segretario generale FIALP CISAL e Segretario confederale CISAL per il Pubblico Impiego
L’allegato documento dal titolo:
Il Tribunale di Milano, con sentenza del 16 dicembre 2015, ha affermato che, dopo le novità introdotte dalla legge n. 92/2012 ( e, a maggior ragione, per i nuovi assunti dal 7 marzo 2015 per effetto del decreto legislativo n. 23/2015), essendo venuta, nella sostanza, meno, nella maggior parte dei casi, la tutela reale prevista dall’art. 18 della legge n. 300/1970), la prescrizione quinquennale per i crediti di lavoro decorre, in ogni caso, dalla cessazione del rapporto di lavoro e non più, per le aziende dimensionate oltre le quindici unità, in “costanza” di rapporto. Fonte 











