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Pensioni, in Gazzetta la Circolare Madia che vieta gli incarichi ai pensionati nelle PA

La Circolare spiega il divieto di attribuire incarichi ai pensionati all'interno delle Pubbliche Amministrazioni. La norma era stata introdotta con il decreto legge di riforma della Pa la scorsa estate. E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 Febbraio la Circolare della Funzione Pubblica numero 6/2014 che introduce il divieto di affidare ai pensionati incarichi direttivi all'interno delle pubbliche amministrazioni.

 

Dipendenti Pa, Madia firma la circolare sul pensionamento obbligatorio

Titolo chilometrico - «Soppressione del trattenimento in servizio e modifica della disciplina della risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro» - per la circolare del ministero della Pa che conferma e regola l'uscita obbligatoria (con poche eccezioni) dalla Pubblica amministrazione per chi abbia raggiunto l'età della pensione e ridefinisce la disciplina della risoluzione unilaterale.

 

Comunicato Stampa - Velardi (CISAL Fialp): Agenzia Unica, un regalo ai disonesti

Roma, 18 febbraio 2015 – “L’istituzione dell’Agenzia Unica per la Vigilanza è un provvedimento non solo inutile, ma addirittura dannoso”. E’ quanto dichiara Davide Velardi, Segretario Confederale CISAL per il pubblico impiego, in merito al nuovo ente previsto dai decreti attuativi del Jobs Act attualmente al vaglio della Commissione Lavoro della Camera.

 

Sanità "Ogni anno 66 eventi avversi in ogni struttura ospedaliera"

Diffusi i dati 2004-2013 del Medmal Claims Italia: crescono anche i costi per l'assicurazione degli operatori sanitari. Sono 66 gli incidenti, fra traumi ed errori, che avvengono ogni anno, in media, in una struttura ospedaliera italiana. Eventi avversi che nella maggior parte dei casi si traducono in una richiesta di risarcimento danni.

 

Sentenza Corte di Cassazione '' Infortunio in itinere: l’auto non è un “mezzo normale” per andare a lavoro

Con sentenza n. 22154 del 20 Ottobre 2014, la Suprema Corte – sezione lavoro – affronta il tema del risarcimento del danno causato da infortunio in itinere, soffermandosi sugli elementi necessari affinché detta domanda risulti essere fondata. Com’è noto, esso opera, per regola generale, nei limiti del c.d. “rischio elettivo“. Ove, infatti, sia lo stesso danneggiato a porsi – più o meno volontariamente – nelle condizioni per poter riportare con un certo grado di probabilità danni durante l’orario di lavoro, nonché nel tempo immediatamente precedente e successivo necessario a raggiungere il luogo di lavoro, tale risarcimento è escluso.

 

Sentenza Corte di Cassazione '' Legittimo il licenziamento di chi svolge attività sportiva ''fisicamente provante''

La Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, con la sentenza n. 144 del 9 Gennaio 2015 afferma che è legittimo licenziare il dipendente che pratica un’attività sportiva fisicamente provante, idonea a ridurre sensibilmente la sua capacità lavorativa. È stato deciso da una recentissima sentenza della Corte di Cassazione civile, sezione lavoro, la n. 144 del 9 Gennaio 2015. Così come già statuito in primo e in secondo grado, la Suprema Corte ha ribadito “ l’obbligo di fedeltà a carico del lavoratore subordinato ha, impone correttezza e buona fede anche nei comportamenti extralavorativi, necessariamente tali da non danneggiare il datore di lavoro”.

 

Cavallaro (CISAL): su Previdenza e Fisco il Governo si svegli!

Francesco Cavallaro - Segretario Generale CISAL

Roma, 16 febbraio 2015 – “Anche se la Corte Costituzionale ha respinto il referendum relativo all’abolizione della legge Fornero sul sistema pensionistico, solo il Governo non si è reso conto che essa è già stata ampiamente bocciata, respinta, rifiutata dai cittadini italiani”. E’ quanto dichiara Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL, in relazione a quanto sostenuto dal Ministro Poletti, intenzionato a riaprire la tematiche previdenziali non appena saranno approvati i decreti attuativi del Jobs Act.

 

I precari di oggi saranno anziani poveri - il Censis: "Meno di mille euro di pensione''

I precari di oggi saranno degli anziani poveri. E' quanto sottolinea una ricerca del Censis, realizzata con Fondazione Generali e presentata oggi a Padova, indica che "la 'generazione mille euro' avrà ancora meno a fine carriera. Con pensioni molto basse".   Il 40% dei lavoratori dipendenti di 25-34 anni ha una retribuzione netta media mensile fino a mille euro: di questi, 65% "avrà una pensione sotto i mille euro, pur con avanzamenti di carriera medi assimilabili a quelli delle generazioni che li hanno preceduti". 

 

Fondo Pensione Sirio – Bilancio dicembre 2013

CARO LAVORATORE ATTENTO ALLA FREGATURA!

Come già avevamo annunciato nelle nostre riunioni nazionali è in atto la campagna acquisti clienti per il fondo pensione Sirio che tra gli altri, fa rifer imento anche ai dipendenti Universitari. Come saprete, il nostro sindacato, a differenza di CGIL- CISL- UIL- e SNALS/CISAPUNI  non ha firmato l’accordo per il suddetto fondo, non per la validità dei fondi pensione, ma per il modo in cui si gestiscono gli stessi nel nostro Paese. Facciamo riferimento soprattutto ad alcune OO.SS. che siedono nei consigli di amministrazione dei fondi (con oneri e spese a carico dell’iscritto) e non si inseriscono nel comitato di vigilanza (appunto per vigilare sui soldi degli iscritti). Ma prendiamo in esame il nostro fondo Sirio con il bilancio al 31 dicembre 2013 (ultimo depositato) e più precisamente il libro delle adunanze e deliberazioni del collegio dei sindaci

 

Statali, nelle Pa restano solo i "vecchi"

L'età media dei dipendenti pubblici continua a salire per effetto del blocco del turnover e dall'inasprimento dei requisiti per andare in pensione. L'età media nel pubblico impiego sale sempre piu'. A discapito dei giovani. E' quanto emerge dal resoconto annuale della Ragioneria generale dello Stato. Solo nel 2013 l'età media «è aumentata di sette mesi, sfiorando ormai i 50 anni». I giovani appiano così sempre più come «mosche bianche», tanto che gli under 30 sono appena 108 mila, il 3,3% del totale. E se si porta l'asticella fino ai 34 anni la quota resta comunque inferiore al dieci per cento (8,6%).

 

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