Decreto Legge n. 90 del 24 giugno 2014 ''Riforma della P.A.''
Decreto Legge n. 90 del 24 giugno 2014 - Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari. (14G00103) (GU n.144 del 24-6-2014) Vigente al: 25-6-2014
Sulla Gazzetta Ufficiale sono stati quindi pubblicati il provvedimento di 53 articoli sulle "misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari" - cosiddetto decreto di riforma della p.a. - e quello sulla competitività delle imprese che interessa le norme sull'agricoltura e l'ambiente e il taglio della bolletta energetica. I decreti entrano in vigore oggi, 25 giugno 2014. I provvedimenti riguardanti la P.A. sono: ricambio generazionale,turn over e mobilità obbligatoria, distacco e permessi sindacali.
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Sentenza Corte di Cassazione - Malattia professionale e mancata promozione: il lavoratore sia preciso nell’allegazione dei fatti
Quando il lavoratore assume di aver subito un danno per perdita di chance deve allegare e dimostrare quale norma generale o pattizia sia stata violata dal datore di lavoro, poiché il Giudice, nel rispetto della libertà di iniziativa economica ex art. 41 Cost., può sindacare la mancata promozione solo qualora sia espressione di una deliberata violazione delle regole di buona fede e correttezza che presiedono il rapporto di lavoro. Così ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 13863/2014, depositata il 18 giugno 2014 Fonte. dirittoegiustizia.it
Il Ministro Giannini all'Assemblea della CRUI
Stefano Paleari, Presidente della CRUI ‘’il taglio di altri 170 milioni previsto per il 2015 rischia di far naufragare anche le migliori intenzioni del Governo sull’Università”.
Nell’ambito della seduta ordinaria dell’Assemblea Generale, la CRUI ha incontrato il Ministro Giannini, che ha illustrato ai Rettori alcuni degli interventi previsti per l’Università nei prossimi mesi. I principali punti toccati dal Ministro:
Ufficio Studi '' Nuovo Sistema di Rintracciabilità dei Rifiuti Speciali SISTRI '': quali sono le competenze, quali sono le tutele per gli operatori?
A cura di Barbara Tuveri *
Il varo del nuovo Sistema di Rintracciabilità dei Rifiuti Speciali SISTRI (Testo Unico Ambientale D.Lgs. 03/04/2006 n°152), può creare potenziali ostacoli per una corretta applicazione delle norme, in considerazione del fatto che attualmente gli interessati a cui spetta la gestione del procedimento negli atenei sono colleghi in servizio presso vari Dipartimenti, indicati dalla normativa come “produttori iniziali dei rifiuti” e addetti alla compilazione e aggiornamento dei registri cartacei; gli stessi sono parte in causa, vuoi perché direttamente interessati, vuoi perché incaricati da tempi non recenti a seguire la pratica, senza avere ricevuto adeguata formazione e lasciando al caso e alla buona volontà dell’individuo tutto l’iter, con evidenti rischi che può comportare la non adeguata preparazione.
Considerato che il sistema non si basa più tanto su registri cartacei bensì su supporti informatici si rende ancora più necessaria una rivalutazione della situazione attuale che prenda in esame alcuni aspetti:
· chi deve seguire il procedimento
· con quali competenze
· con quali tutele
Non bisogna infatti dimenticare che buona parte del personale “delegato ufficialmente nominato”, rientra nelle categorie B e C, con qualche raro collega inserito nella categoria D e qualche ricercatore, gentilmente prestato alla causa perché la carenza di personale comporta anche “l’ampliamento” di certe mansioni. Nella categoria B tra l’altro, sono inseriti gli operatori di stabulario che spesso non hanno a disposizione neanche un PC, strumento essenziale per caricare il software ministeriale di cui trattasi.
Una Pubblica Amministrazione più moderna e giusta. Ma Chi la vuole?Francesco Cavallaro - segretario generale CISAL Non è da ieri, ma da settimane, da mesi, da anni, anzi da decenni, per non dire da sempre, che si parla, si discute, si promettono e si decidono "riforme della pubblica amministrazione’’ L'ultima, in ordine di tempo, quella varata dall'attuale Governo con un Decreto Legge (tipo omnibus) e con un Disegno di Legge Delega (più o meno in coerenza con la prassi!). Il Ministro Madia, l'ha definita " una riforma per una PUBBLICA AMMINISTRAZIONE più moderna e giusta". Come darle torto? Chi non la vorrebbe una pubblica amministrazione così, magari anche più snella, più efficiente, sempre in grado di assicurare servizi tempestivi e adeguati ai cittadini e alle imprese? Domanda retorica, ma legittima. Ancor più legittimo, però, è chiedersi il perché finora non si sia riusciti a realizzarla, nonostante la periodica e ricorrente pioggia di norme, scaturita dalle numerose riforme precedenti (forse dieci, a partire da quella ‘’GIANNINI", mai varata e compresa la "Brunetta’’, addirittura ritenuta "epocale’’). Circolare INPS n° 73 del 05/06/2014 ''Le nuove regole in materia di pagamento rateale e di termini di erogazione dei Tfs e dei Tfr''Le nuove regole in materia di pagamento rateale e di termini di erogazione dei Tfs e dei Tfr, introdotte dall’art. 1, commi 484 e 485, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) - Chiarimenti -
Diritto del lavoro; ieri diritti acquisiti, poi diritti inquisiti, oggi diritti requisiti….A cura di Arturo Maullu*
Se ciò che sta facendo questo presidente del consiglio lo avesse solamente ipotizzato Berlusconi, Monti, Letta o chiunque altro sarebbe stato immediatamente proclamato lo sciopero generale a oltranza, ora invece, stranamente, tutto tace. E non ci riferiamo solo al modo in cui è stata presentata la cosiddetta “riforma della pubblica amministrazione” in totale assenza di un confronto con le parti sociali adottando il metodo del prendere o lasciare. I pochi, ultimi diritti ancora rimasti in essere del tanto vituperato Statuto dei Lavoratori il signor 41% li sta demolendo senza che nessuno fiati, al massimo, come dichiara il segretario generale della CISL che minaccia una protesta "Gandhiana e senza casino" (?). Il signor Renzi ha detto a chiare lettere che se ne frega del consenso, che lui è stato messo lì (o si è messo da solo ?) per decidere e se a qualcuno non gli sta bene può anche tornarsene a casa, alla faccia della democrazia ! Vedasi i recenti casi dei 14 PD autosospesi ed il defenestramento di Corradino Mineo.
Ci sembra oltremodo strano che a non fiatare, oltre agli altri, sia soprattutto il sindacato di riferimento del PD, la CGIL la cui segretaria generale si è limitata a definire la proposta “deludente", "senza coraggio" e che "si accanisce contro i lavoratori", in altri tempi e per molto meno portarono in piazza un milione di lavoratori facendo cadere uno dei tanti traballanti governi di centrodestra. O Renzi ha in saccoccia elementi tali da poterli zittire con il ricatto di chissà quale ritorsione, oppure chissà cosa gli avrà promesso in cambio del silenzio sul gioco al massacro che sta portando avanti, che qualcuno degli addetti ai lavori (e favori) ci illumini per favore !....
Approvate dal CdM nella riunione del 13 giugno 2014 le misure urgenti per la semplificazione e per la crescita del Paese. Tra queste quelle riguardanti la riforma della P.A.Fonte IlSole24ore.it Arriva la riforma della Pa. Non ci saranno prepensionamenti per dipendenti in esubero e la mobilità obbligatoria sarà tra sedi fino a 50 chilometri. Porte aperte nella pubblica amministrazione per 15mila giovani grazie alla cosiddetta "staffetta generazionale". È uno degli obiettivi principali che il governo si è posto con la riforma della Pa. E che punta a ottenere grazie all'abrogazione del trattenimento in servizio. L'abolizione dell'istituto che consente ai dipendenti pubblici di restare al lavoro anche oltre i termini della pensione scatterà per tutti al 31 ottobre 2014 (dirigenti medici inclusi). Ma non per i magistrati che strappano la proroga fino a fine 2015. Il riordino della Pa passerà anche dal ricorso alla mobilità volontaria e obbligatoria. Quest'ultima scatterà per i trasferimenti entro lo stesso comune di residenza oppure in un raggio di 50 chilometri.Incontro tra OO.SS. e Ministro Madia: le risultanzeIn relazione alla proposta di riforma della PA avviata dal Governo Renzi, nel corso dell’incontro tenutosi in data odierna con il Ministro Madia, hanno trovato conferma alcune anticipazioni diffuse nei gironi scorsi. In particolare l’ipotesi di riavviare il rinnovo dei Contratti del Pubblico Impiego almeno a partire dal 2015 resta ancora estremamente vaga; sul punto abbiamo ribadito che non verrà avviato alcun negoziato limitato solo agli aspetti giuridici, essendo ormai imprescindibile che si arrivi ad un incremento degli stipendi, fermi dal 2009 e fortemente erosi dall’inflazione. Abbiamo altresì riaffermato che la misura degli “80 euro” non può in alcun modo essere considerata un “risarcimento” al mancato rinnovo, trattandosi di un provvedimento fiscale che non ha riguardato in modo specifico solo il pubblico impiego, senza considerare che, come è noto, di esso hanno beneficiato solo alcune fasce di dipendenti in base al reddito; in sostanza: il diritto al rinnovo del contratto di lavoro non può essere confuso con una misura di natura fiscale come di fatto è stata quella sugli 80 euro! |