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Cavallaro, CISAL: Renzi e la Riforma del Lavoro che non c'è

“Ancora una volta solo annunci di interventi destinati a ridurre la pressione fiscale sul Lavoro. Annunci purtroppo inutili per fare ripartire consumi interni, lavoro e occupazione”. E’ l’amaro commento del Segretario Generale CISAL, Franco Cavallaro, al discorso programmatico di Renzi sui “mille giorni”. “Solo misure incisive, rapide e credibili sul costo del lavoro, in materia fiscale e per un forte rilancio degli investimenti - precisa Cavallaro - possono invertire la spirale recessiva in cui versa il Paese. Altrimenti, arriviamo al paradosso di riformare il Lavoro quando ormai il Lavoro, in Italia, non c’è più”. Roma 17.09.14 - Ufficio Stampa CISAL

 

Pubblico impiego e rientro anticipato dalla malattia: l’INPS specifica

Il Messaggio INPS n. 6973 del 12 settembre è giunto per fornire chiarimenti ai numerosi quesiti formulati in materia di assenza per malattia e alla casistica del rientro anticipato nel luogo di lavoro. Il Messaggio n. 6973/2014 chiarisce come nel caso di dipendente assente per malattia che, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi formulata dal medico curante, il diretto interessato potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato di rettifica dell’originaria prognosi.

 

Permessi e Congedi ‘’Il congedo può essere richiesto anche dal genitore non convivente del disabile’’

E' possibile concedere la fruizione del congedo al genitore del disabile, pur in presenza di convivente non coniugato di quest’ultimo? L’Interpello proposto dall’ANCI è volto a conoscere la corretta interpretazione dell’art. 42, d.lgs. n. 151/2001, concernente la disciplina del congedo per assistenza disabili in situazione di gravità. In particolare si chiede se, ai sensi del quadro normativo, sia possibile concedere la fruizione del congedo al genitore del disabile, pur in presenza di convivente non coniugato di quest’ultimo.

 

PENSIONE ANTICIPATA DONNE - Sono già 15.000 le domande

Le domande fatte per poter accedere alla pensione anticipata sono già 15mila, una vera corsa, prima che scattino le limitazioni sull’opzione donna. Le recenti stime quantificano che per il 2014 il numero delle donne che ha richiesto il trattamento di pensione anticipata si attesta intorno alle 7,700 unità, una cifra notevole se rapportata alle 8.846 dipendenti che hanno richiesto di andare in pensione in anticipo nel 2013 e le 5.646 del 2012. La possibilità di andare in pensione anticipata entro la fine del 2014 con l’opzione donna riguarda al momento solo le donne del pubblico impiego. Per le lavoratrici autonome i termini sono già scaduti lo scorso 31 maggio, mentre resta attiva fino al prossimo 30 novembre per le lavoratrici dipendenti delle aziende. Vediamo quali sono i requisiti per poter accedere all’uscita anticipata dal lavoro.

 

Approvate in Commissione Lavoro al Senato le ‘’ferie solidali ‘’ ora se sei in difficoltà il collega può regalarti i suoi giorni di ferie’’

Lo Stato si rimette al ''buon cuore dei lavoratori''. Con l’emendamento approvato in Commissione Lavoro al Senato, in Italia si potrà prevedere la possibilità da parte di un dipendente (sia pubblico che privato) di rinunciare a uno o più giorni di ferie per farne «regalo» a un collega di ufficio o di reparto che abbia specifiche esigenze familiari. E’ stato deciso, per ora, di garantire questa possibilità a coloro i quali si trovano nelle condizioni di grave difficoltà: in caso di figli minori affetti da gravi malattie, patologie, handicap o vittime di incidenti che necessitino di presenza fisica e cure.

 

Cavallaro - CISAL: Il Governo Renzi cambia passo. Da lepre a tartaruga

Ma non si doveva "voltare pagina’’ ''cambiare verso'', ‘’andare di corsa’’ addirittura con una riforma al mese? Se lo chiede Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL, all'indomani di un'estate ‘’anomala’’ e in presenza di una situazione economico/sociale italiana decisamente peggiorata. Alla persistente recessione (PIL ancora con il segno meno), infatti, e all'aumento della disoccupazione (al12,6%, con punte del 46% quella giovanile), si è aggiunta la pericolosissima deflazione, con il conseguente drammatico ingresso del Paese nellaperversa spirale del crollo dei consumi e quindi della produzione e dell'occupazione. Come risponde il Governo, continua a chiedersi il segretario della Cisal? Praticamente, si direbbe in gergo, ‘’allungando il brodo’’.

 

Rino Di Meglio CGU-CISAL '' Blocco dei Contratti:non è più possibile accettare la vecchia logica delle “deroghe” per categoria''

Rispetto alla dichiarata volontà del governo di confermare il blocco delle retribuzioni del pubblico impiego anche nel 2015, con possibile derogare per il “comparto sicurezza” (polizia e militari), la CGU CISAL ritiene che si imponga una seria riflessione su due temi fondamentali. Il primo riguarda il fatto che se è vero che nella P.A., come ha dichiarato recentemente il Presidente Renzi, c’è ancora molto “grasso che cola”, quel grasso non è certo rappresentato dalle retribuzioni della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici, che hanno stipendi netti compresi tra i 1.100 e i 1.500 euro mensili.

 

UNA NUOVA STANGATA PER I LAVORATORI ''dal 1° settembre scatta il contributo di solidarietà''

A cura del dott. Damiano Curcio*

Come al solito, a pagare sono sempre i soliti noti. Dal 1° settembre scatterà il contributo sul fondo di solidarietà residuale per i lavorato ri non coperti dalla cig (valida per le imprese con oltre 15 dipendenti). Il nuovo contributo è dello 0,50% della retribuzione lorda ( di cui 1/3 a carico del lavoratore) e partirà dal questo mese con il calcolo degli arretrati a partire da gennaio u.s. . L’Inps ha precisato che l’art. 3 della legge 28 giugno 2012, n. 92 (governo Monti) “… ha la finalità di assicurare ai lavoratori dipendenti da imprese che operano in quei settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria”.

 

Blocco contratti P.I., CGU-Cisal: “risorse per rinnovo o sarà scontro aperto”

Una decisione inaccettabile che non può essere giustificata con la solita mancanza di risorse. I soldi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego devono essere reperiti o sarà scontro aperto''. E' la posizione di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Cgu-Cisal, sul blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti fino al 2015 annunciato dal ministro Madia. '' Il contributo di solidarietà non servirà a placare gli animi, ma soltanto – avverte Di Meglio – ad alimentare una guerra tra poveri. I dipendenti pubblici attendono da quattro anni il rinnovo di un contratto che non è possibile rinviare ancora perchè gli stipendi non reggono più il passo con l'aumento vertiginoso del costo della vita. Se il Governo non cambierà strada – conclude Di Meglio – stia pur certo che troverà nei sindacati un fronte compatto di lotta”.'' Fonte Cgu-cisal.it

 

Cavallaro Cisal: crisi, restituire alle famiglie adeguato potere d'acquisto

Roma. ''Attendiamo di prendere visione dei documenti prodotti nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri, ma dalla lettura dell'ordine del giorno sul sito della Presidenza del Consiglio, non sembra che vi siano elementi significativi di risposta ai drammatici dati sulla recessione che sta colpendo pesantemente il Paese''. Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL sottolineando che ''sarebbe ora che il Governo, oltre che con il web, si 'connettesse' finalmente alla difficile realta' che vivono i lavoratori, i pensionati, le aziende''. Per Cavallaro ''con i consumi che continuano ad arretrare, se non si provvede immediatamente a restituire alle famiglie un adeguato potere di acquisto, intervenendo sulla leva fiscale, il Paese non avra' la possibilita' di ripartire, anche se avra' autostrade e strade ferrate nuove di zecca''.Fonte - www.asca.it

 

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Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali: 1 luglio 2024 - 30 giugno 2025



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