Comunicato del Segretario Generale del 27/10/14
A cura di Arturo Maullu - Segretario Generale CSA della Cisal Università
Già nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di denunciare i comportamenti “autoritari” che questo governo assume rispetto alle problematiche inerenti il mondo del lavoro.
E’ sempre più evidente l’intento di mettere fuori gioco ogni filtro o intermediazione tra governo e lavoratori, le ultime vicende dimostrano che tra Renzi e i lavoratori non c’è più nulla.
Nel frattempo che le tre maggiori confederazioni, con vari sotterfugi, lavoravano per fare fuori dalla scena sindacale gli autonomi, qualcun altro, anche nei partiti che un tempo erano di loro riferimento, operava per far fuori loro.
Infortunio del dipendente ed obblighi del datore di lavoro
Quali sono gli obblighi amministrativi del datore di lavoro nel caso in cui ad un suo dipendente occorra un infortunio sul lavoro.
Il datore di lavoro deve denunciare alla sede circoscrizionale dell’INAIL nella quale si svolgono i lavori (salvo che l’Istituto stabilisca una sede diversa), entro due giorni da quello in cui ne ha avuto notizia, gli infortuni da cui siano colpiti i dipendenti prestatori d’opera e che siano pronosticati non guaribili entro tre giorni, indipendentemente da qualsiasi valutazione circa la loro indennizzabilità (D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, art. 53, c. 1).Sentenza Corte di Giustizia Europea del 15/10/14: Part time, legittima la trasformazione in tempo pieno anche senza consenso dell'interessato
Legittimamente un datore di lavoro può trasformare il rapporto di lavoro part time in tempo pieno anche senza il consenso del lavoratore. E’ quanto affermato dalla Corte di Giustizia Europea, sentenza C-221/2013 del 15 ottobre 2014, pronunciandosi sul ricorso di una funzionaria del Tribunale di Trento che ha visto cambiare il suo orario di lavoro senza sentire preventivamente il parere. I giudici di Lussemburgo hanno dichiarato così legittimo l’articolo 16 L.183/201 (c.d. Collegato Lavoro) nella parte in cui prevede la possibilità, per le Pubbliche Amministrazioni, di trasformare unilateralmente il rapporto di lavoro da part-time a tempo pieno.
Legge di Stabilità: Cavallaro (Cisal), "basta manovre lacrime e sangue"
LEGGE DI STABILITA' P.a., confermato il blocco del Ccnl
Congelamento prolungato al 31/12/2015 - Confermato il blocco della contrattazione e dei salari per i dipendenti pubblici. Come già ampiamente annunciato nelle settimane scorse dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, la legge di stabilità 2015 prolunga fino al 31 gennaio 2015 il congelamento degli emolumenti (..) Fonte Italiaoggi.it
NdS Un annuncio ufficiale che si paventava da tempo. infatti Arturo Maullu segretario generale del CSA della Cisal Università nel suo recente articolo del 7 ottobre us pubblicato su questo sito aveva scritto che L’Aran nell’ultimo incontro tenutosi con i sindacati aveva già confermato la totale chiusura del Governo per la riapertura dei Contratti nel Pubblico Impiego. L’Aran infatti nel corso dell’incontro si era limitata a discutere esclusivamente di argomenti inerenti la parte normativa, …. Leggi tutto
CISAL: Jobs Act insufficiente senza riforma del FiscoFrancesco Cavallaro - segretario generale CISAL Il decreto Poletti, ormai legge, per espressa dichiarazione dello stesso Ministro rappresenterebbe il primo dei tanti passi che il Governo intende compiere sul tortuoso terreno del mercato del lavoro. Ad avviso del Segretario Generale della Cìsal, comunque, si tratta di un provvedimento insufficiente per raggiungere i pur dichiarati obiettivi di rilancio dell'occupazione e di semplificazione degli adempimenti a carico del datore di lavoro. Vedremo cosa succederà con il jobs act presentato però sotto forma di disegno di legge delega e tutt’ora all'esame della Camera, dopo una contrastata prima approvazione con ricorso alla fiducia da parte del Senato. Resta purtroppo irrisolto il problema del come creare lavoro ed è del tutto semplicistico per non dire strumentale, ritenere l’art. 18 la causa di tutti i mali, eliminata la quale come per incanto si risolverebbe il drammatico problema dell'occupazione. Non è cosi, purtroppo. Il lavoro si crea con gli investimenti. Problematiche Ud'A - il CSA della Cisal Università chiede l'intervento del prefetto di ChietiRete8 Intervista il segretario nazionale Giuseppe Polinari Chieti 8.10.2014 " Prima di tutto chiederemo un incontro urgente al prefetto di Chieti, subito dopo andremo in Procura e anche lì pretenderemo di sapere, da chi sta svolgendo le indagini su talune ormai note vicende interne alla d'Annunzio, perchè nulla si muove, ma soprattutto perchè questo signore continua a permettersi certe azioni dal sapore spudoratamente antisindacale!". Senza mezzi termini il segretario nazionale Cisal-Università Giuseppe Polinari: è arrivato oggi da Roma per incontrare gli iscritti al suo sindacato, tra gli oltre 300 amministrativi Ud'A in stato di agitazione da ormai tre mesi ( ossia da quando è scoppiata la bomba dell'IMA tagliata in busta paga dal dg Del Vecchio), Polinari si domanda "come sia possibile che un direttore generale di un'università, perlaltro così rappresentativa del territorio abruzzese anche solo per il nome che porta, possa gestire questioni così delicate per l'immagine dell'Ateneo e la vita dei suoi dipendenti con fare mai conciliante, anzi alzando ogni giorno un muro sempre più alto".CISAL - richiesta interpellanza parlamentare per mancata convocazioneLa Confederazione CISAL, alla luce della mancata convocazione da parte del Governo per l'incontro con i rappresentanti sindacali del 7 u.s. si è attivata a chiedere una interpellanza parlamentare di cui si riporta il testo quì di seguito.
COMUNICATO STAMPA CISAL - Il Governo Renzi discrimina la CISALFrancesco Cavallaro - Segretario Generale CISAL Roma, 07/10/2014 – Escludendo la CISAL dal confronto di questa mattina tra il Governo e i vertici sindacali, il Governo Renzi ha attuato una grave forma di discriminazione nei confronti della Confederazione storica dell’autonomia sindacale, presente nel mondo del lavoro dal 1957. “Non è un bel gesto”, commenta il Segretario Generale Francesco Cavallaro. “Non lo è in assoluto e contraddice lo stesso Premier, che lamenta un deficit di democrazia sindacale nel nostro Paese e per questo sostiene la necessità di una legge sindacale. Ma la democrazia, intanto, perché non comincia a rispettarla lo stesso Presidente del Consiglio?”. Fonte cisal.org
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