Pensione Anticipata, l'Inps conferma lo stop alla penalizzazione dal 1° gennaio 2015
Una circolare dell'Inps conferma lo stop alla penalizzazione solo sui trattamenti aventi decorrenza dal 1° gennaio 2015. Chi matura i requisiti entro il 2017 potrà accedere alla pensione senza penalità anche successivamente.
Trova conferma ufficiale lo stop alla penalizzazione introdotto dalla legge di stabilità 2015 sino al 31 dicembre 2017 per i lavoratori iscritti alla previdenza pubblica. Lo ribadisce la Circolare Inps 74/2015 pubblicata sul sito internet dell'istituto.
CGU-CISAL:Osservazioni su schema DPCM e Tabelle di Equiparazione per la mobilità intercompartimentale.
P.A. Per gli statali è in arrivo la mobilità. Chi si sposta rischia il taglio allo stipendio. Nessun assegno ad personam se non ci sono risorse
Madia incontra sindacati, illustrate tabelle equiparazione P.A.
Statali, sempre piu' lunghi i tempi per la liquidazione della buonuscita
Aran - Orientamenti applicativi - Si possono concedere ad un dipendente i permessi di cui alla legge 104/1992 per frazioni orarie giornaliere inferiori ad un’ora purchè il totale mensile non superi le 18 ore?L’art. 33, comma 3, della legge 104/1992 prescrive che il lavoratore “ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa”, non prevedendone una fruizione alternativa in ore. L’art. 30 del CCNL 16/10/2008 relativo al personale del comparto università disciplinando i permessi retribuiti, al comma 6, nel richiamare l’art. 33, comma 3, della legge n. 104/1992 si limita a stabilire che tali permessi non sono computabili ai fini del raggiungimento dei limiti fissati per le assenze per malattia, non riducono le ferie e sono utili ai fini della determinazione della tredicesima mensilità e, dunque, non ha operato una quantificazione in ore per la fruizione di questa tipologia di permesso. Sentenza Corte di Cassazione '' E' esagerata la sanzione del licenziamento per il dipendente che salva i documenti di lavoro sul pc con parole volgari''Dipendente salva i documenti di lavoro come file di “mer…a”: condotta disdicevole ma licenziamento illegittimo È esagerata la sanzione del licenziamento per il dipendente che salva i documenti di lavoro sul pc con parole volgari. Così la Cassazione (con sentenza n. 5878 del 24 marzo 2015) ha “salvato” dalla perdita del lavoro l’impiegata di una cooperativa che aveva pensato bene di salvare sul computer dell’ufficio i file chiamandoli “me…a” e “nuova me…a” e per questo era stata licenziata per giusta causa.CHE COS'È E A CHI SPETTA L'INDENNITA' DI ACCOMPAGNAMENTOPer il 2015 l'importo è pari a 508,55 euro mensili (per 12 mensilità) per coloro per i quali è stata accertata l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore oppure l'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. CHE COS'È - L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita. Pubblicato in G.U. il DPCM del 31/12/14 sui limiti di spesa delle UniversitàDisposizioni per il rispetto dei limiti delle spese di personale e delle spese di indebitamento da parte delle università, per il triennio 2015-2017, a norma dell’articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 49. (15A02094) (GU n.66 del 20-3-2015)T DPCM 31 dicembre 2014, limiti di spesa delle Università
Il dipendente che denuncia un reato nella PA ha diritto ad essere tutelatoPienamente applicabile l'art.54 bis del D. Lgs. n. 165/2001 in caso di comportamenti discriminatori accertati. La Corte di Appello di Brescia, Sezione Lavoro, con sentenza del 19 febbraio 2015, afferma la piena vigenza ed applicabilità del principio di cui all'art. 54 bis del D. Lgs. n. 165/2001 (testo unico del pubblico impiego) che ha "introdotto, nel nostro ordinamento, un nuovo tipo di discriminazione tutelata e prevede delle particolari garanzie per i dipendenti che si siano trovati, per senso del dovere, nella condizione di denunciare condotte illecite di cui erano venuti a conoscenza". |