Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL



L'INPS dà il via libera alle domande per richiedere il Congedo Parentale. Elevazione dei limiti temporali di fruibilità del congedo parentale da 8 a 12 anni ed elevazione dei limiti temporali di indennizzo a prescindere dalle condizioni di reddito da 3 a 6 anni. Modalità di presentazione della domanda nel periodo transitorio.
L’INPS con il messaggio n° 4576 del 06 luglio 2015 informa gli interessati sulle modalità di presentazione delle domande nel periodo transitorio per richiedere il Congedo Parentale, così come previsto ed ampliato dal Decreto Attuativo n° 80 del 15 giugno 2015 e pubblicato sulla G,.U del 24 giugno “Misure per la conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione dell'articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, Decreto che tende a tutelare la maternità delle lavoratrici e a favorire le opportunita' di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per la generalita' dei lavoratori.
Il presidente del Consiglio Universitario Unificato (CUN) in data 02/07/2015 ha inviato al Ministro, una lettera che ha per oggetto: raccomandazione relativa al rapporto tra Università - Facoltà di Medicina e SSN sulla predisposizione dello ''schema tipo delle convenzioni al quale devono attenersi le università e le regioni per regolare i rapporti in materia di attività sanitarie svolte per conto del SSN'' Leggi la lettera in formato pdf
Tra i capitoli più inquietanti del Jobs Act, la conversione delle università in fondazioni

Ricercatori e Tecnologi possono determinare autonomamente il proprio periodo di fruizione delle ferie?
In materia, trovano applicazione l'art. 58, comma 2, del CCNL del 21/2/2002 e l'art.59,commi 1 e 2 del CCNL del 21/2/2002 in base ai quali:
2. I ricercatori e tecnologi hanno l’autonoma determinazione del proprio tempo di lavoro. La presenza in servizio è assicurata correlandola in modo flessibile alle esigenze della propria attività scientifica e tecnologica, agli incarichi loro affidati, all’ orario di servizio della struttura in cui operano, tenendo conto dei criteri organizzativi dell’Ente.
Tratto da ‘’Una nuova politica economica per il benessere del Paese’’ Fonte CISAL
In base ai recenti dati Istat, rispetto al quarto trimeste 2013, il PIL italiano è calato dello 0,3% e, dopo oltre 50 anni, l’Italia è in deflazione. Come se non bastasse, dopo i dati negativi sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, arriva un’altra doccia fredda:la disoccupazione balza al 12,6%, con punte che sfiorano il 40% per i giovani e le donne, soprattutto al Sud. Anche secondo le stime dell’Ocse la disoccupazione comincerà a diminuire nel 2016, ma resterà a livelli molto elevati, mentre gli aumenti dei salari sembrano destinati a rimanere modesti. Si stima un tasso di senza lavoro del12,3% nel 2015 e del12,1% nel 2016. La fotografia più drammatica dell’attuale crisi la fornisce la stessa BCE secondo la quale a subire la perdita di occupazione sono stati soprattutto i lavoratori con scarsa istruzione, presumibilmente i più deboli e, dunque, i più poveri.